Spaventoso, terribilmente potente e meravigliosamente terrificante.
Fu quello che pensò Billy quando vide esplodere tutto il vero potere che Riley aveva dentro di se. L'acqua poteva sembrare placida e innocua, ma quando si scatenava, non la potevi fermare in nessun modo. Il fuoco lo potevi domare, il vento imbrigliare, ma la forza del mare... beh, quella era tutt'altra storia. Non a caso, Percy Jackson era definito da tutto il semidio più potente del suo tempo.
Tutti stavano sempre dietro a Zeus, ma forse Poseidone era davvero il dio più forte di tutti, controllava tre quarti del mondo, dato che la Terra era composta principalmente da oceani; o, se non altro, se la giocava alla pari con suo fratello. Il cielo e il mare... entrambi sconfinati, immensi e grandiosi.
Mentre mulinelli d'acqua di una potenza inaudita continuavano a bloccare Anteo, che gorgogliava impotente, Billy decise di rischiare e fece una gran corsa verso la gabbia in cui era rinchiusa Rachel. Riley era grandiosa, certo, ma anche Anteo era un figlio di Poseidone e per di più la mamma era Gea, quindi potevano al momento arginarlo, ma non distruggerlo del tutto.
- Stai indietro, ora ti tiro fuori-
Rachel si allontanò dalle sbarre e Billy ruppe il pensate lucchetto con l'Egida. Aprì la porta e aiutò la donna ad uscire, come lui era fradicia. Quando prese la mano di Rachel tra le proprie, notò che aveva le braccia piene di piccole ferite.
- Che cosa ti hanno fatto?- le chiese, guardandola.
Rachel cercò di usare le maniche bagnate per coprirsi il più possibile.
- Sono ancora viva, questo è quello che conta- rispose, ma si vedeva che era provata, sia fisicamente che psicologicamente.
Billy capì che l'avevano torturata, sicuramente era stato Cotto. Farla gridare di paura e dolore era stato il suo miglior piano per attirare Jordan e far ottenere a Gea ciò che voleva, ma per fortuna loro erano riusciti ad evitarlo. Sembrava assurdo, ma Rachel e Jordan non dovevano assolutamente incontrarsi, non ancora, almeno. Il nipote di Giove sospettò che prima il figlio di Ares dovesse essere liberato dal suo fardello.
- E' scatenata, eh?- fece Rachel, riprendendo un po' di vitalità.
- Già- assentì Billy, in un misto di orgoglio e frustrazione- a quanto pare, sta dimostrando di meritare di esser un'eroina-
Era certo che anche Adam ce l'avrebbe fatta, qualcosa glielo diceva. Ma lui? Sempre l'ultimo, come al solito. Aveva faticato davvero tanto per arrivare dov'era, per cambiare quel suo dannatissimo carattere del cavolo, eppure non sembrava bastare. Malgrado i suoi miglioramenti e gli incoraggiamenti di Afrodite e Zeus, non sembrava pronto per essere anche lui un semidio. Mi sa che Zeus si era scordato, con lui.
- Non sento nessuna fiamma dentro di me, come diceva prima Riley- pensò, osservando la sua Egida- ma forse non dovrei lamentarmi. Forse ho già ricevuto tanto, molto più degli altri. Zia Talia mi ha dato il suo scudo, papà e mamma mi hanno trasmesso i loro poteri, Afrodite mi protegge con la sua benedizione e Zeus mi ha concesso un'arma straordinaria e il potere di modificare il mio scudo. Alla fine, non importa, ho già tutto ciò che mi serve-
A quel proposito, fece trasformare l'Egida in mantello e lo drappeggiò sulle spalle di Rachel.
- Tienilo, ti proteggerà- le disse- noi dobbiamo combattere e dobbiamo saperti al sicuro-
- Ma lo scudo ti serve...-
- Non ne ho bisogno, c'è Riley!-
Le sorrise e prese la spada, facendola trasformare in giavellotto. Un gruppo di mostri era apparso dal cunicolo.
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Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo 2 [CONCLUSA]
Fanfic#1 in AVVENTURA Seguito della lunghissima, infinita fanfiction "Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo", dovevo snellirla prima mi sa, troppi capitoli. Continuate a seguirmi per favore! [CONCLUSA]