Billy

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Mentre le porte dell'ascensore all'Empire State Building si aprivano, Billy si augurò che il divino nonno fosse di buonumore. Gli dei tendevano ad essere molto umorali, quindi potevano passare dal donarti un mantello magico a trasformarti in un gerbillo nel giro di mezzo secondo.

- Teso?- gli chiese Jason, osservandolo con la coda dell'occhio.

- Beh, un po'. Zeus è famoso per essere tempestoso come il suo potere- rispose Billy.

- Tutti gli dei sono volubili. Speriamo sia una buona giornata-

Le porte si aprirono con il solito DLING, ma prima di entrare, padre e figlio si sentirono afferrare per una spalla. Si voltarono e videro Talia Grace.

- Dove pensavate di andare, senza di me?- disse, sorridendo.

- Mai stato così felice di vederti, sorella- le disse Jason, abbracciandola.

- Zia Talia, sei venuta per darci una mano con Zeus?- domandò Billy, mentre tutti e tre entravano nell'ascensore.

La figlia di Zeus annuì.

- Beh, anche io sono la sua progenie e ho pensato potesse essere utile la mia presenza- spiegò- inoltre, Artemide mi ha diciamo chiesto di perorare la vostra causa. Avete la mia signora dalla vostra parte!-

Anche Billy si ritrovò sollevato, meglio esserci tutti. Si toccò quasi istintivamente il bracciale d'argento che nascondeva l'Egida e Talia sorrise.

- Ti è utile?- gli domandò.

- Moltissimo e da quando il nonno l'ha potenziata, direi che non posso farne a meno-

Dopo un'eternità, le porte si aprirono e apparve davanti a loro l'Olimpo, in tutto il suo splendore. Anche se Billy ci era stato più volte, rimase senza fiato. Seguì padre e zia fino al palazzo degli olimpi, ripassandosi mentalmente cosa dovevano dire, perché col signore del cielo c'era poco da scherzare, meglio essere chiari e diretti, ma molto rispettosi.

- Non abbiamo chiesto udienza, dite che è lo stesso?- bisbigliò.

- Non c'era tempo- rispose suo padre.

- Andrà bene- lo rassicurò Talia, sempre molto tranquilla malgrado tutto.

Alzando un sopracciglio, Billy sperò avesse ragione. Appena arrivarono davanti alla sala dei dodici troni, le massicce porte di bronzo si spalancarono, mostrando la grande e immacolata sala. Gli dei erano tutti riuniti, sembrava li stesso aspettando. Intimorito, Billy trovò conforto nel sorriso rassicurante e caldo di Estia, seduta accanto al braciere centrale come suo solito. Tutti e tre avanzarono nella sala e si inginocchiarono.

- Bene, bene, una visita alquanto interessante, tre discendenti di Zeus in una volta sola!- esclamò Ares, con un ghigno divertito.

Zeus in persona gli lanciò un'occhiataccia e si voltò di nuovo verso i tre.

- Alzatevi- brontolò, col solito fare burbero- e ditemi perché siete qui. Artemide ci aveva avvisati del vostro arrivo-

Talia ringraziò con un piccolo inchino la sua dea, la quale sorrise appena. Artemide era sempre tenuta molto in considerazione da Zeus, era una buona cosa che fosse intervenuta. Jason e Billy si scambiarono un'occhiata.

- Parlo io se non ti dispiace, papà-

- Assolutamente no. Vai pure-

Con un certo orgoglio, Jason lasciò che fosse il figlio a fare un passo avanti.

- Divino Zeus, siamo qui perché abbiamo ritrovato la profezia nascosta da Gea e siamo riusciti a decifrarla- spiegò Billy, con calma.

- Questo lo so, ragazzo- rispose Zeus, guardandolo coi suoi occhi blu come il cielo.

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo 2 [CONCLUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora