La riunione venne convocata seduta stante, anche se erano le quattro del mattino. Fu difficile per molti svegliarsi, ma alla fine l'intero campo si riunì all'anfiteatro, in attesa di scoprire finalmente la profezia che Gea aveva tenuto loro nascosta tutto quel tempo.
- Ho come la sensazione che non ci piacerà per niente questa profezia- sbadigliò Adam, passando accanto a Riley per unirsi alla casa di Ares.
- Chissà come mai- fece lei, sospirando- come se le altre ci fossero mai piaciute!-
Presero tutti posto, in attesa. I gradini di pietra erano gelati e Riley sussultò nel sedersi. Nessun fuoco ardeva, solo i primi, timidi raggi di sole iniziavano a stiracchiarsi e a fare luce.
- Amanita è riuscita a leggere la profezia- annunciò Chirone- e ora la leggerà per voi-
Fece cenno alla giovane di farsi avanti. Amanita annuì, tenendo tra le mani un foglietto che probabilmente era la traduzione degli scarabocchi illetterati che prima non riusciva a comprendere.
Il Cercatore va nella terra oscura, dove il prezioso monile impolverato riposa,
La madre col cuore del figlio in mano, cede colui la cui magia mai si posa.
Tra selvatiche valli e ruscelli cantando,
l'anima del Tutto tra due mondi vien attraversando.
Con sangue innocente la Terra nutrirsi dovrà,
nè Maghi, nè Dei o Eroi il lungo assedio impedirlo potrà.
Di colei che il muto grido serba rancore,
il passato dono ascolta finalmente il giusto cuore.
Una sola scelta potrà infin l'arcano svelare,
se il Padre è disposto alla fedel progenie confessare.
D'oro e fango il mondo coperto sarà,
se alla profonda chiamata il sangue non risponderà.
Il silenzio di tomba che seguì la lettura fu poco rassicurante. Chirone si fece nuovamente avanti, schiarendosi la voce.
- Credo che quattro versi su sei della profezia siano di facile interpretazione e sono in effetti già avvenuti- disse, lanciando un'occhiata verso i satiri- il cercatore di cui si parla è Sam, che stava cercando Emeraude e la terra oscura è Londra, avvolta quasi sempre dalla nebbia-
Sam belò appena, scambiando un'occhiata con Emeraude, che nelle sue nuove vesti di oracolo se ne stava dietro Chirone e il signor D.
- Emeraude è quel "prezioso monile", giusto?- domandò Riley, procurandosi sguardi interrogativi. Sospirò- Emeraude in francese significa smeraldo, inoltre è figlia di Ade, signore tra le altre cose anche di tutte le pietre preziose esistenti-
Chirone annuì.
- Esattamente- confermò- sappiamo che Gea ha rallentato in ogni modo il recupero di Emeraude, perché era scritto nella profezia che Sam l'avrebbe trovata. Ora, la seconda riga non mi era inizialmente chiara, ma poi ho capito: parlava di Iris e del fatto di aver momentaneamente perso Alabaster-
- Il secondo verso parla di Reeve che diventa il nuovo Dio delle Selve- fece Annabeth- dico bene, Chirone?-
- Sì, Annabeth, direi che si riferisce a lui. La terza invece... beh purtroppo abbiamo scoperto troppo tardi a che si riferiva-
A poca distanza da lui, Jordan gli lanciò una veloce occhiata. Sì, Rachel era finita nelle mani di Gea ed era lei il sangue innocente da versare. Purtroppo, Jordan lo aveva realizzato in ritardo e non era riuscito a salvarla.
Mentre Chirone continuava la spiegazione, con il quarto verso chiaramente riferito alla profetessa Cassandra, Riley rifletté sulle esatte parole della profezia. Cosa voleva dire che maghi, dei o eroi non potevano impedirlo, che Rachel era spacciata? Che Gea sarebbe risorta? Era da brividi quella parte.
Le ultime due strofe, invece, ancora erano criptiche. Mentre ascoltava i vari tentativi di capirci qualcosa, Riley pensò al valore semantico di ogni parola. Spesso, se erano con la lettera maiuscola, c'era un motivo. E se quel "padre" fosse stato con la p maiuscola? C'era un solo padre più in alto di tutti gli altri.
- Dobbiamo parlare con Zeus- sbottò, balzando in piedi- Padre... il padre degli dei. Zeus, il signore del cielo ha la risposta-
- Ma risposta a cosa?- le chiese Piper.
- Non lo so... ma sento che parlare con Zeus è la soluzione giusta-
- Non dimentichiamoci che, oltre alla questione della profezia, Gea è ancora a caccia del vaso di Pandora e noi non sappiamo dove Zeus lo abbia nascosto- intervenne Annabeth- non può essere un caso-
Billy alzò un sopracciglio.
- Forse la progenie siamo io e mio padre- ipotizzò- e forse dobbiamo andargli a chiedere qualcosa riguardo il vaso! Magari deve rivelarci dov'è nascosto-
Mentre i ragazzi parlavano tutti tra loro, eccitati, Jordan si chinò verso Chirone, comunicandogli qualcosa a bassa voce. Il centauro annuì.
- Un momento- esclamò, interrompendo il brusio- Jordan mi fa notare che andare tutti sull'Olimpo non è la soluzione giusta. La profezia parla chiaramente di progenie di Zeus, dunque solo Jason e Billy andranno a parlare col signore del cielo. Credo spetti a loro. Nel frattempo, dal campo romano ci informano che un'orda di giganti e altre creature uscite dal Tartaro si sta dirigendo verso di noi e dobbiamo fortificare i nostri confini e prepararci alla battaglia-
- Che belle notizie- sbuffò Percy.
- Vogliono bloccarci per impedirci di cercare Rachel, ovviamente- disse Alabaster.
Chirone lo guardò un momento, poi annuì molto lentamente.
- Dobbiamo trovarla. Se disgraziatamente Gea dovesse venire in possesso anche del vaso, temo non ci sarebbe più nulla da fare... nemmeno la magia di Ecate è in grado di localizzarla, questo significa che dobbiamo chiedere aiuto agli dei. Ma dobbiamo trovarla in fretta-
Chiedere aiuto agli dei... quella sì che era una cosa non da poco! Riley continuò a rifletterci sopra anche dopo che Chirone ebbe mandato tutti nelle rispettive case. Non era riuscito a convincerla a riposare, malgrado si fosse ripromesso di studiare con Jordan e gli altri un piano efficace su come agire. Rachel era scomparsa da meno di un giorno, erano ancora in tempo.
- So che stai riflettendo sulla profezia e su quanto detto poco fa-
Annabeth entrò nella capanna di Poseidone, andando a sedersi accanto alla figlia, sul letto.
- Mi chiedo cosa sia questa profonda chiamata di cui parla l'ultimo verso- rispose la nipote di Poseidone- devi ammettere che sono parole molto criptiche-
- Le profezie non sono mai facilmente interpretabili e, come sappiamo, spesso il loro significato si manifesta nei modi più inaspettati. Però alla fine un indizio lo danno sempre... in questo caso, ammetto di essere al buio più totale in proposito-
- Non credo abbia a che fare con quello che deve dirci Zeus- continuò a sforzarsi di riflettere Riley- ma non riesco proprio a venirne a capo! Se l'avessimo trovata e letta prima, forse... ora abbiamo come sempre poco tempo. Forse dovrei dormire davvero-
Annabeth la osservò senza dire nulla per un po'. Riley era così concentrata a borbottare che non si accorse dello sguardo fisso della madre su di sé. Almeno finché, quasi timidamente e da prima esitando, la figlia di Atena non le accarezzò i capelli, come faceva quando la figlia era bambina.
- Mamma?-
- Niente, scusa. Ogni tanto lasciami fare la mamma svenevole che guarda con orgoglio la sua bellissima figlia cresciuta, ok? Ma credo tu abbia ragione, devi riposare. Dobbiamo riposare tutti, perché domani non sappiamo cosa ci aspetta-
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Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo 2 [CONCLUSA]
Fanfiction#1 in AVVENTURA Seguito della lunghissima, infinita fanfiction "Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo", dovevo snellirla prima mi sa, troppi capitoli. Continuate a seguirmi per favore! [CONCLUSA]