Ancora non riusciva a credere a cosa stava per fare e soprattutto dire, ma ormai era già in direzione della Casa Grande.
Quando arrivò, affacciandosi dal portico in silenzio, nessuno la notò. C'erano Luke, Amanita, Jordan, Chirone e Alabaster intenti in una fitta conversazione, mentre il signor D se ne stava spaparanzato sul divano, sgranocchiando annoiato degli snack al formaggio.
- Forse vorrete sapere che la conversazione non è più privata- fece, indicando con un cenno del capo Riley.
Quando tutti si voltarono verso di lei, la ragazza uscì dall'ombra.
- Non intendevo origliare, ma eravate così concentrati che non sapevo come intromettermi senza interrompervi- spiegò.
- Parla pure, bambina, non preoccuparti- le disse gentilmente Chirone.
- Ecco, ho sentito cosa stavate dicendo. Credo che Alabaster abbia ragione, è la nostra unica possibilità-
Non sapeva da quanto ne discutevano, ma le era bastato captare le poche parole del figlio di Ecate per realizzare che avevano avuto la stessa, folle idea. Alabaster annuì.
- Mi rendo conto che è estremamente pericoloso- parlò- ma visto? Anche lei la pensa come me. Lo pensiamo tutti, solo che nessuno ha il coraggio di dirlo! È la soluzione più rapida e forse anche l'unica attuabile. Vi siete chiesti perché, malgrado usiamo magie, non troviamo Rachel? È in un posto che non si può trovare, che esiste e non esiste al contempo-
Il signor D sbadigliò, Chirone si mise a girare sulla sua sedia motorizzata, visibilmente nervoso e Amanita scosse il capo.
- Usare il Labirinto potrebbe peggiorare le cose, in effetti- convenne Luke- credetemi, so di che parlo. Con tutto il rispetto, Alabaster, tu non ci sei stato... io sì. È terrificante e si è riformato in maniera differente da prima, chissà come è cambiato!-
- Però ammettete che Rachel potrebbe trovarsi lì- insistette il semidio.
- E'...possibile- ammise Luke.
- No, Alabaster ha ragione- sbottò Riley, facendosi avanti- lei deve essere lì! Ho fatto dei sogni e... non l'ho vista, ma percepita. So che è lì e lo so che è tremendamente rischioso, ma sarebbe una rapida scorciatoia-
Jordan la guardò ma non disse nulla, restandosene in disparte in fondo alla sala. Erano tutti tesi e nervosi, ovviamente. Riley prese un bel respiro.
- Fidatevi, usare il Labirinto è la nostra unica speranza- ribadì e con una tale fermezza che tutti la fissarono attoniti.
- Forse hai ragione- disse incredibilmente Chirone- anzi, so che è così. Il piano di Alabaster era pericoloso, ma se trovassimo il modo di non perderci nel Labirinto, potremmo trovare Rachel e riportarla al campo-
- Posso usare la mia magia per aiutarvi- fece Alabaster.
Riley scosse il capo.
- No, no. Ricordate? La profezia ha detto che non serviranno magie o dei o eroi. Le scelte sono limitate, me ne rendo conto, ma... andrò io. Ci sono già stata, nella mia prima, vera impresa, circa tre anni fa. Allora ero troppo impaurita, senza l'aiuto di Luke non avrei fatto nulla. Ma ora è diverso! Io non sono una dea, una semidea o una maga... sono solo io-
- La profezia potrebbe non riguardare questo- puntualizzò Amanita- ma in effetti, ha senso-
Calò di nuovo un certo silenzio. Chirone si spostò sulla sua sedia, andando a mettersi di fianco a Luke e Amanita. Dalle ombre in fondo alla stanza, emerse di colpo Jordan.
- Allora verrò anche io- sbottò- non sono più un eroe, per così dire, non da quando ho perso i favori di Ares... inoltre, la responsabilità di quanto accaduto è solo mia. Avrei dovuto fare più attenzione, essere più forte e forse lei sarebbe qui-
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Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo 2 [CONCLUSA]
Fanfic#1 in AVVENTURA Seguito della lunghissima, infinita fanfiction "Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo", dovevo snellirla prima mi sa, troppi capitoli. Continuate a seguirmi per favore! [CONCLUSA]