Riley

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Scendere nelle profondità del Tartaro fu come cadere nel vuoto da un'altezza indefinita e non sapere per quanto tempo saresti precipitato. Nico era stato chiaro: tutti assieme e mai divisi, perdersi era facile e dovevano fare in fretta, non aveva idea di quanto loro tre avrebbero potuto resistere in un luogo simile.

Il problema era che le cose non erano andate esattamente così. Il figlio di Ade li aveva condotti all'ingresso buio e inquietante del Tartaro, ma qualcosa era andato storto subito. Un alito gelido li aveva letteralmente risucchiati e poi risputati dall'altra parte, ma Riley, Adam e Billy si erano separati da Nico.

Il capitombolo fu non indifferente e persero tutti e tre i sensi alla caduta, risvegliandosi solo una decina di minuti dopo. L'ultima cosa che Riley vide prima di svenire, fu l'oscurità che la inghiottiva e artigli invisibili che tentavano di ghermirla.



- Riley... svegliati, forza. Dobbiamo rimetterci in piedi e trovare Nico. Andiamo!-

Sentendosi chiamare, Riley tentò di aprire gli occhi, ma li sentiva gonfi e come fossero pieni di sabbia. Sbatté con fatica le palpebre e cercò di alzarsi, ma il solo pensarci le provocò un dolore acuto in tutto il corpo. Per un secondo credette di essere in piena autocombustione, si sentiva bruciare dall'interno. Sentì del movimento accanto a sé e riconobbe la sagoma di Adam, che tentava di alzarsi come lei. Spostando ancora lo sguardo, notò un paio di Converse bordeaux coi lacci consumati che conosceva fin troppo bene.

- Billy... come accidenti riesci a stare in piedi?-

Adam la precedette con quella domanda. Persino lui, discendente di Ares, faticava a resistere a quella orrenda sensazione che sembrava sopraffarli.

- Mi sono solo svegliato qualche minuto prima e mi sono abituato- rispose lui. Dal tono di voce, era chiaro che si stava sforzando- coraggio mollaccioni!-

Adam sbuffò e si alzò con un certo sforzo, facendo scrocchiare le ossa come se fosse stato rannicchiato per mesi.

- Dannazione, mi sembra di bruciare- si lamentò, osservandosi le braccia.

- Lo so- gli disse Billy- mi è venuto un colpo quando mi sono svegliato... siamo ricoperti di bolle e bruciature. Ma, soprattutto, abbiamo perso Nico-

Riley si guardò attorno. Sembravano degli appestati, inoltre faceva un caldo incredibile, che ti scioglieva le ossa e la gola era più arida di un fiume in secca. Mentre si alzava, dalla tasca dello zaino le cadde qualcosa, un foglietto. A fatica si chinò a raccoglierlo e lo aprì, leggendolo.

- Morirò se non bevo dell'acqua- fece Adam, toccandosi la gola e tossendo.

- ...il Flegetonte- sbottò Riley, guardando lui e Billy- dobbiamo trovarlo, bere la sua acqua e staremo meglio. Seguiamone il corso, sicuramente lo starà facendo anche Nico, se non troveremo lui, almeno troveremo Bob e Damaseno-

- Come sai queste cose?- le chiese Billy, stupito.

Accennando un sorriso, Riley mostrò il foglietto, sul quale erano scritte a mano alcune note.

- Mamma e papà mi hanno dato degli appunti di viaggio per sopravvivere nel Tartaro- rispose- esattamente quello che ci serve! Troviamo Nico, prima di tutto, poi penseremo ad Alabaster, ma attenzione ai mostri e... ai Titani e ai Giganti. Qui è pieno-

Malgrado le preziose informazioni lasciate da Annabeth e Percy, Riley e i compagni non riuscirono a trovare Nico. Seguirono il corso del Flegetonte appena fu visibile, non incrociando però mai la strada del figlio di Ade.

Evitarono parecchi mostri, non erano nelle condizioni di combattere, anche solo alzare lo scudo era qualcosa di impossibile, a malapena camminavano dritti.

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo 2 [CONCLUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora