0.3 Una vita per una vita

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La paura si fece spazzio nel giovane corpo del bambino mentre guardava con occhi velati di lacrime la guardia, che ricambiava lo sguardo con occhi gelidi e senza emozioni. E a quel punto Alec capì,che quella era la sua fine,chiuse gli occhi,da cui iniziarono a scendere lacrime salate,e aspettò il colpo che lo avrebbe condotto nel regno di Osiride.

Il colpo però non arrivò,al suo posto,il bambino sentì chiaramente le lacrime e le suppliche disperate di una donna. Bahiti era prostrata in ginocchio davanti alla guardia, e con le lacrime agli occhi lo supplicava di risparmiare la vita a quello che era solo un bambino.

Trascorsero interminabili secondi fin quando la guardia,con un ghigno, allontanò il kopesh dall'agiugulare di Alexander, e con dispezzo afferrò la schiava per i capelli alzandola in piedi e disse

-una vita per una vita.

Alec pur essendo un bambino,aveva perfettamente inteso ciò che la guardia intendeva, e stava per replicare,stava per offrire la sua vita in cambio di quella della donna che lo aveva cresciuto, ma tutto fu vano, essendo che le sue gambe erano immobili,come pietrificate, e dalla sua bocca non riuscì a far trapelare alcun suono.

Il suo sguardo caddè infine sul bambino sconosciuto,che era ancora fermo immobile a guardare la scena,Alec pensò che non si fosse mosso per la paura,ma ancora una volta,si sbagliava.

Sul viso del bambino infatti si poteva vedere l'ombra di un ghigno e i suoi occhi felini prima ignettati di paura,adesso avevano una luce strana,quasi cattiva e gioiosa

-Altezza vi riporto nelle vostre stanze...a te penserò dopo puttana

Disse poi l'uomo rivolgendosi a Bahiti,e la donna con grande dignità guardò negli occhi la guardia,senza timore o paura,per poi spostare lo sguardo su quello che lei considerava un figlio,gli sorrise dolcemente prima di dirgli

-Gli Dei hanno grandi progetti per te nobile Alexander,loro ti guideranno alla gloria che meriti,non piegarti al volere di nessun mortale, non rendere vano il mio sacrificio

Prima che potesse continuare la frase la guardia gli sferrò uno schiaffo in pieno viso e con disprezzo la trascinò via,avviandosi verso una delle entrate che conducevano al palazzo, seguiti dal bambino dalla pelle ambrata che rivolse un ultimo sguardo ad Alec, che sostenne con orgoglio facendo spuntare un ghigno di disgusto sul viso di Magnus,e ben presto quest'ultimo si affrettò a seguire la scorta

Stronzo fin da bambino il piccolo Magnus! Se questa storia è letta da qualcuno (non ho ancora capito bene come funziona Wattpad) o magari diventerà più seguita in futuro,io ci spero tantissimo visto l'impegno che ci metto e mi piacerebbe avere qualcuno che apprezza e comprende le mie idee, vi avviso che DETESTERETE Magnus quasi fino alla fine, mi piacerebbe magari sapere se effettivamente la storia piace a qualcuno anche se so che molti lettori preferiscono rimanere "nell'ombra" ovviamente a me non interessano più di tanto i voti, mi interessa molto di più sapere il vostro parere, ma di sicuro continuerò questa storia anche solo per sfogarmi nello scriverla e pubblicarla. Avviso: Ho scritto una Larry ispirata all'opera Shakesperiana "Giulietta e Romeo" si intitola "Harry e Louis" la trovate sul mio profilo. In fine questa storia la aggiorno tutti i giorni,devo ancora trovare un orario preciso, tranne la domenica

Cupido

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