94.Pazzia

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Dopo pochi minuti, il sovrano si alzò scappando lontano da quella stanza ma soprattutto, lontano da quegli occhi così terrificanti.

Si rifugiò nel proprio studio e lì rimase per giorni interi, uscendo esclusivamente la notte, per vedere come stesse il suo amato.

In quei giorni anche il castello cominciò a cambiare, le guardie e gli schiavi sparivano a vista d'occhio, ogni giorno erano sempre di meno le persone all'interno del castello.

L'unico che sembrava essersene accorto era Raphael, il consigliere infatti fra i suoi innumerevoli compiti, aveva anche quello di controllare la schiavitù, e le guardie al servizio del suo sovrano.

Inizialmente aveva ipotizzato la fuga di qualche servo ma questa ipotesi fu subito scartata quando anche le guardie iniziarono a sparire.

Di notte spesso udiva delle risate, una in particolare che conosceva egregiamente bene ma, quando andava a controllare da dove venissero quelle risa, esse sparivano.

Tutto questo stava andando a peggiorare la salute mentale del corvino che, ogni sera, colto da innumerevoli incubi peggiorati da quei suoni misteriosi, temeva di stare impazzendo totalmente.

Quella sera era stata una fra le più critiche, così tanto da spingere Raphael ad ispezionare ogni angolo del palazzo fino ad arrivare ad una stanza da cui provenivano dei singhiozzi silenziosi, la aprì senza pensarci un attimo e la scena che si ritrovò davanti lo sconvolse: Una delle poche guardie rimaste, stava spingendo violentemente nel corpo di uno schiavo, non uno schiavo  qualsiasi, stava abusando di Simon.

Con uno Strattone riuscì ad allontanare la guardia dal ragazzo, che intanto si era rannicchiato su se stesso, bastarono poche parole intimidatorie per far sì che la guardia si rivestisse allontanandosi spaventata.

Raphael allora si voltò a guardare quello che era, a tutti gli effetti, solo un ragazzo ancora troppo giovane per ciò che era costretto a subire, lo vide tentare in vano di coprirsi trattenendo i singhiozzi, non volendo dare fastidio al suo salvatore con il  proprio pianto.

Il corvino si commosse a quella vista ma non permise al suo cuore di prendere il sopravvento e, con un ghigno crudele, sovrastò il corpo di Simon alzandosi lo shedit, penetrando il giovane con un unica spinta.

Il piccolo allora scoppiò a piangere disperato scuotendo la testa nel vano tentativo di fermarlo ma, l'unica cosa che ottenne furono vari schiaffi.

Non era la prima volta che Raphael usufruiva del suo corpo, ma era la prima volta che lo prendeva con violenza.

Simon era ormai abituato all'essere la presenza notturna preferita del corvino, anzi apprezzava quasi la sua dolcezza a letto che si contrastava alla sua abituale cattiveria, ma quella sera non sembrava neanche lui, era come se fosse un altra persona, e questo aumentò soltanto il  suo dolore.

Spero che il capitolo vi piaccia e vi ringrazio per i consigli che mi avete dato per il mio piccolo problema ❤️

Ho aggiornato anche Stardust quindi andate a leggere se vi va.

Prossimo aggiornamento: martedì alle 14:00.

Votate e commentate ^-^

Cupido

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