60. Occhi ingannatori

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Il Faraone arrestò i suoi movimenti non appena vide il sorriso dolce, e macchiato di tristezza, che lo schiavo gli aveva rivolto, allontanò le mani dal collo di quest'ultimo che riprese a respirare con fatica.

Lo vide tossire e tenersi la pancia per il dolore, ma non gli si avvicinò, lo guardò un ultima volta e scappò via.

Quando arrivò nella stanza che condivideva con la moglie ella lo guardò perplessa, non capendo perché il marito fosse tanto sconvolto.

"Tesoro perché sei così agitato? È successo qualcosa?"

Si avvicinò a lui mettendogli le braccia al collo e stringendolo a se, gli baciò le labbra con dolcezza ma vedendo che il compagno non ricambiava provò ad ottenere la sua attenzione sfoderando tutte le sue armi migliori.

Gli si avvinghiò addosso baciandogli il collo, toccandolo ovunque, cercando di sciogliere i muscoli del moro che erano ancora troppo tesi.

"Mio signore sembri sconvolto...è successo qualcosa?"

Magnus parve svegliarsi da uno stato di dormiveglia e la guardò profondamente negli occhi, ne rimase stregato e si Leccò le labbra stringendola a se.

"Niente di importante"

La prese in braccio spingendola contro il muro, facendo scontrare le loro labbra in un bacio scoordinato fatto di morsi e saliva.

"A-attento al bambino"

Gemette lei allontanandosi leggermente dalle labbra di suo marito, quest'ultimo annuì disinteressato strappandole, come meglio poteva dalla scomoda posizione che avevano assunto, la parte superiore della tunica godendosi la vista del seno perfetto della consorte.

Per un attimo parve perdere la lucidità,  ma a fargliela tornare ci pensò proprio Camille alzandogli il volto e baciandolo con trasporto, senza mai smettere di guardarlo negli occhi.

Il moro allora tornò a concentrarsi sul corpo esposto della corvina, baciandole il collo, marchiandola con vari segni violacei, fino a scendere sui seni a cui dedicò la sua più totale attenzione beandosi dei gemiti acuti della donna.

In poco tempo si ritrovò ad alzarsi la tunica pronto a possedere completamente il corpo della moglie, quest'ultima lo guardò assicurandosi che facesse attenzione al loro bambino, prima di concedersi completamente a lui.

Si amarono per ore, passando dalla scomoda posizione assunta inizialmente, all'occupare il letto presente nella stanza, dove raggiunsero il piacere crollando sfiniti sul giaciglio.

Lì Camille si assicurò di baciare nuovamente le labbra rosse e gonfie del suo amato, prima di guardarlo negli occhi e lasciare che quest'ultimo si addormentasse profondamente con la testa appoggiata sul suo petto.

Immagino, e temo,  che in questo momento tutti voi, o quasi, vorreste uccidermi e uccidere Camille ma tranquilli oggi aggiornerò due volte dato che odio questo capitolo, ho odiato scriverlo, mi ha disgustata scriverlo proprio per questo non l'ho riletto, quindi scusatemi per eventuali errori, ed ho anch'io bisogno di rifarmi gli occhi.

Ho pubblicato un libro "challenge" se vi va andate a dargli un occhiata :3.

Prossimo aggiornamento: oggi alle 17:00/19:00.

Votate e commentate ^-^

Cupido

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