Il Dominio dei Re||malec||

81. L'uomo più fortunato del mondo

Il moro si avvicinò lentamente al letto, cercando di non svegliare il corvino che dormiva tranquillo, con un espressione stranamente serena.

Gli si stese di fianco e si perse ad osservarlo in tutti quei piccoli difetti che possedeva, come le smagliature dovute al parto, o la leggera pancetta, che un tempo lo avrebbero sicuramente disgustato, ma che ora trovava stranamente attraenti.

Spostò poi lo sguardo sul delicato e piccolo corpicino che lo schiavo stringeva possessivamente al petto, era un bambino bellissimo, era così piccolo, così bisognoso di protezione, a Magnus ricordava vagamente il corvino.

Si ricordò dei momenti in cui lo schiavo aveva dimostrato forza e resistenza nei suoi confronti, quando poi si era lasciato andare, come stanco di combattere una guerra ormai persa, e si sentì ancora più in colpa.

Sospirando appoggiò lentamente la mano sul fianco morbido del giovane, accarezzandolo lentamente, sorrise quando sentì il giovane avvicinarsi di più a lui stringendosi al suo petto come a voler aumentare quel contatto così delicato, ma così forte allo stesso tempo.

E allora Magnus si lasciò andare, lo strinse al petto, facendo attenzione al bambino, e gli accarezzò i capelli, baciandogli la fronte.

Passarono solo pochi minuti prima che due grandi occhi azzurri si posassero sui suoi, con un espressione spaesata, spaventata forse, ma lui tentò di rassicurarli sorridendo allo schiavo  e rafforzando la presa intorno ai suoi fianchi.

Piano piano il corvino si lasciò andare nuovamente in un sonno profondo, baciando il petto del moro e stringendo a se il suo bambino, e Magnus si credette la persona più fortunata del mondo, avrebbe ceduto tutti i suoi poteri e i suoi regni pur di poter rivivere quella situazione ogni giorno per il resto della sua vita, e magari in una prossima eternità.

Scusate se è un po' corto spero comunque che vi piaccia.

Prossimo aggiornamento: Venerdì alle 10:00/12:00.

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Cupido