86. I Rischi Del Destino

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E se per i più nobili quei mesi erano stati carichi di brutti pensieri, idee maligne e paure, per gli schiavi erano passati in placida tranquillità, per Alexander in particolare quei mesi erano volati! Li aveva trascorsi svolgendo il suo lavoro in serenità, non importava quanto fosse faticoso, libero da qualsiasi soppruso.

La sua vita era ormai una serie continua di eventi già programmati, si svegliava presto per allattare il suo piccolo, lo lasciava addormentato sul suo stesso pagliericcio e si raccomandava con alcune donne di vegliare sul bimbo di tanto in tanto, poi si dirigeva a svolgere i suoi compiti, a volte nelle cucine, altre nelle sale reali, altre ancora nei tempi.

Trascorreva le ore con il pensiero fisso del suo piccolo raggio di sole nel cuore, di tanto in tanto Simon passava a salutarlo, ad assicurarsi che stesse bene, o a sostituirlo quando il bambino necessitava di mangiare.

Simon, Alec doveva molto a quel giovane e goffo ragazzo, sempre così paziente, così gentile con tutti, era una benedizione averlo come amico, lui che spesso si prendeva la responsabilità davanti alle guardie del perché il corvino non stesse lavorando, lui che si privava anche del cibo pur di far mangiare il giovane padre, lui che nonostante dentro al cuore avesse una tempesta inarrestabile, aveva sempre un dolce sorriso pronto per far placare le tempeste altrui.

Spesso Alec lo aveva visto immerso nei suoi pensieri, e i suoi occhi, solitamente color ambra, assumevano una tonalità più scura e tenebrosa, questo capitava in quei momenti in cui il giovane aveva contatti con il consigliere dell'imperatore, oh quanto odiava quell'uomo! Il corvino non poteva proprio sopportarlo! Sempre così sgarbato, così violento, soprattutto con Simon, lo schiavo non capiva proprio il perché dello strano comportamento di Raphael, sapeva solo che ne era infastidito.

Se da un lato Simon si incupiva quando il moro lo maltrattava, Alec era sempre lieto di vedere il suo Faraone, i loro incontri erano fatti per lo più di sguardi fugaci e poche, brevi, parole ma, nonostante questo, lui era felice di poterlo vedere sapere che in fondo, aveva lasciato un piccolo segno nel cuore di pietra di quell'uomo.

Se solo avesse saputo che quel cuore ormai era privo della sua corazza così dura e pesante, e batteva furiosamente ogni volta che i loro sguardi si incontravano.

Ma c'erano molte cose che Alec non sapeva, alcune però più rischiose di altre, magari se avesse potuto prevedere il suo futuro, quella sera sarebbe rimasto nella sua piccola stanza, facendosi sostituire da Simon, come quest'ultimo gli aveva proposto più volte, anziché andare a lavorare a quel dannato banchetto, un banchetto che gli costò più caro di quanto avrebbe mai potuto immaginare.

Ciao a tutti! Vi ho fatto venire un po' di ansia? Spero di sì, e spero che non mi odierete ❤️ ho anche pubblicato con un giorno di anticipo.

Volevo chiedervi in oltre, vorrei pubblicare un altra storia contemporaneamente a questa, basata sull'opera "molto rumore per nulla" che ne dite? Vi potrebbe interessare?

Prossimo capitolo: mercoledì alle 10:00

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Cupido

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