100. La Fine È Solo Un Nuovo inizio

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Vagò per l'intero palazzo, fino a trovare l'ingresso ai corridoi dei sotterranei, erano decenni che nessuno varcava quelle porte, o almeno così aveva sempre pensato.

Percosse gli stretti cunicoli, fino a quando, come nel sogno fatto solo poche ore prima, non si ritrovò in una stanza, illuminata, grande, con un trono imponente, e sopra di esso vi era Maryse ad osservarlo con un ghigno sul volto.

"È questo ciò che cercavi nobile Faraone?"

Con uno schiocco di dita, la donna gli mostrò Alexander, il suo Alexander, il giovane urlava dal dolore costretto su quella graticola incandescente che lo stava bruciando vivo, le lacrime rigavano il suo volto, un volto così bello, che ora mostrava solo una smorfia di dolore disumano.

Il moro si avvicinò al suo amato ma non riuscì a fare neanche pochi passi perché una forza che non riuscì a spiegarsi lo inchiodò al terreno, era come se la terra lo stesse risucchiando, iniziò ad urlare il nome del corvino volendogli almeno far capire che lui era lì, ed era lì per salvarlo, non sapeva ancora come ma ci sarebbe riuscito.

"È giunta la tua ora figlio di Iside, hai sprecato il tuo tempo, e ormai è troppo tardi"

Una risata agghiacciante Uscì dalle labbra della donna, Camille al suo fianco lo guardava con un aria da superiore, come a volerlo sfidare con lo sguardo, Magnus urlò tentando ti muoversi ma senza successo, i suoi occhi emanavano fiamme, il suo corpo sembrava andare a fuoco per la rabbia.

"ABBI IL CORAGGIO DI AFFRONTARE LA MIA IRA!"

Il tereno tremò, e Magnus fu finalmente libero, fece per avvicinarsi alla donna sul trono, ma Camille gli si scagliò contro tentando di morderlo all'agiugulare.

Il moro non aveva mai visto tanta forza da parte della donna, si trovò in difficoltà, non riusciva a togliersela di dosso, la mora era ostinata, non si sarebbe arresa senza combattere con tutti i mezzi in suo possesso.

Ma fu un attimo, Magnus si sentì libero dalla morsa di Camille, e vide la donna scaraventata contro la parete a loro parallela, prima che la figura di Raphael le si fiondasse contro, in quel momento il figlio di Iside fu grato all'amico per non averlo ascoltato la mattina stessa quando si era raccomandato di non seguirlo.

Si rimise in piedi puntando di nuovo lo sguardo verso il suo obbiettivo, Maryse però non era affatto una sprovveduta, e, nel mentre che Camille lo distraeva, ella aveva già iniziato a leggere il libro dei morti, invocando a se Anubi, le mancava così poco, solo altre poche parole e avrebbe portato a termine i suoi piani, prima che potesse avere il tempo di reagire Magnus le strappò il libro di mano, ma era ormai tardi, la donna fece per sgozzare il bambino, ma qualcuno lo aveva già allontanato dalle sue grinfie, il figlio di Iside ne rimase sconvolto, sulla graticola non si trovava più il suo Alexander, a prendere il suo posto vi era quel servo così amico di Raphael, Simon.

Il giovane corvino pareva brillare di luce propria, pronunciò le ultime parole per invocare il Dio e guardò il moro dritto negli occhi, il Faraone a quel punto estrasse il pugnale che aveva portato con se, sgozzando la mora che supplicante implorava la sua pietà.

La terra inziò a tremare, tanto che il moro cadde guardandosi intorno sconvolto, un carro di sabbia dorata attraversò la stanza, prendendo con sé le due donne, al loro posto lasciò solo una cesta dalla quale proveniva il pianto di un neonato.

Fu solo quando tutto parve essersi calmato che Magnus alzò lo sguardo da terra, la prima cosa a cui pensò fu Alexander, che giaceva in terra sfinito, la prima cosa che fece fu avvicinarsi al suo corpo abbracciandolo e, credendolo morto, lo strinse a se con l'istinto di urlare, e piangere ma non lo fece, non aveva più abbastanza lacrime da versare, una mano si posò sulla sua spalla e quando egli si voltò per vedere chi aveva interrotto un momento così importante, non poté fare a meno che abbassare la testa sconfitto.

"Perdonatemi madre, ho rovinato tutto, non sono degno di essere rispettato come sovrano... Ne come vostro figlio"

La donna gli sorrise con tutto l'amore che solo una madre può avere e accarezzò il viso di Alexander, la sua bellezza era rimasta immutata nonostante le bruciature sul corpo.

"Ti sbagli Magnus, oggi hai dimostrato a tutti gli Dei che sei pronto a morire per salvare questo giovane, hai mostrato tanto coraggio figlio mio, hai riscattato la tua vita rimediando ai tuoi errori"

Posò un bacio sulla fronte del figlio prima di svanire come un lontano ricordo, fu a quel punto che Magnus si rese conto di tutto ciò che lo circondava, si alzò lasciando Alexander delicatamente sdraiato al suolo, e si avvicinò alla graticola ancora scoppiettante, sopra di essa vi erano Raphael e Simon, mano nella mano, il suo consigliere era stato ucciso da Camille con un morso letale e forse, in un ultimo momento di forze, si era avvicinato al compagno per dargli un ultimo saluto, quest'ultimo era poi deceduto arso vivo.

Circondato dalla morte, il Faraone si pietrificò, fino a quando il pianto dei due bambini non lo fece destare, si avvicinò ai pargoli e rimase sconvolto nel vedere che il suo primogenito era lì, sano e salvo, come se mai nulla gli fosse accaduto, due bambini così diversi, eppure così uguali, Magnus li abbracciò entrambi, e solo allora, si concesse un ultimo pianto, un pianto carico di disperazione, lacrime così amare che le sentiva bruciare sulla sua pelle, corrodendola.

Urlò cosi forte da far spegnere le lanterne, ma non gli importò, nulla per lui aveva più senso ormai.

"È tutto finito..."

Quando si fu calmato, l'unica cosa che vide furono due occhi dello stesso blu del cielo che parvero sorridergli, per poi udire una dolce voce sussurrare:

"A volte la fine è solo un nuovo grande inzio"

FINE

Non odiatemi per il finale :') così sarete ancora più curiosi di leggere il secondo libro che uscirà a breve, so che questo capitolo non è uscito al meglio, ma è ciò che volevo, qualcosa che lasciasse in sospeso con mille dubbi per la testa.

Spero davvero che questo libro vi sia piaciuto, nonostante tutti gli imprevisti, ho amato scriverlo, e spero che seguirete anche il suo sequel "il dominio dei vice Re" tecnicamente sarebbe dovuto essere "il dominio dei principi" ma vice Re suona meglio anche se è completamente un altra cosa.

Per sapere esattamente quando verrà pubblicato il secondo libro, vi consiglio di aggiungere alla biblioteca il libro degli avvisi, intanto oggi stesso aggiornerò Stardust.

Votate e commentate ^-^

Cupido

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