Il Dominio dei Re||malec||

88. Amarsi Inconsapevolmente

Alexander era rimasto di sasso, stupito dalle parole del figlio di Iside, che sembravano come uscite fuori per errore, quella gentilezza, mai appartenuta al moro, risuonava quasi come una menzogna alle orecchie del corvino che, ancora sconvolto da quella situazione per lui così nuova, non riuscì neanche a ricambiare il Bacio, si limitò a tentare di inseguire le labbra del Faraone muovendo le proprie con movimenti goffi ed inesperti.

Quando il più grande si allontanò da quell'amplesso di labbra scoordinate, Alec lo guardo ridacchiare e non poté impedire alle proprie guance di arrossire e al suo sguardo di abbassarsi lontano dagli occhi del moro,

Magnus era incantato da tanta innocenza, era abituato a possedere amanti esperti con molta esperienza, vedere lo schiavo in chiaro imbarazzo era come una ventata d'aria fresca, aria pulita, aria nuova, sul suo corpo.

Ed era proprio quel suo essere così innocente ed inesperto che provocava nel Faraone una ancor più evidente eccitazione, un eccitazione tale che gli fece perdere la poca lucidità rimasta fiondandosi nuovamente sulle labbra del corvino con un bacio rude, fatto di piccoli morsi su quelle labbra perfette che tentavano in vano di seguire il suo ritmo.

In poco tempo il moro aveva già strappato via i pochi, e logori, indumenti dello schiavo e si era enormemente compiaciuto nel vedere che, finalmente, era Alec a desiderarlo, a bramare i suoi tocchi, si era soffermato ad osservare ogni più piccolo dettaglio presente sul corpo del giovane che, nonostante la gravidanza e tutte le cicatrici presenti sul corpo, si era conservato restando di una bellezza disarmante.

Prese a torturargi il collo niveo, riempiendolo di baci voraci e morsi, accarezzandolo sui fianchi ghignando nel sentire la pelle del giovane rabbrividire al suo tocco, si spogliò lentamente senza mai allontanare del tutto le proprie labbra dal corpo del corvino e, quando si ritrovò nudo, si allontanó lasciandosi guardare, ridendo allo sguardo di timore e imbarazzo che il più giovane gli aveva rivolto.

Ma, in quell'amplesso così intimo, il Faraone non poteva immaginare che lo sguardo di Alec non era l'unico che gli veniva rivolto in quel'istante, bensì due occhi carichi di rabbia e disprezzo lo stavano osservando da un piccolo passaggio presente sulla parete parallela al loro giaciglio, due occhi che saettavano fiamme cariche d'odio, e che, quella stessa notte, avrebbero distrutto molte vite a scopo di vendetta.

Ignaro del pericolo incombente, il moro, aveva allargato le gambe del corvino, circondano il membro di quest'ultimo con le proprie labbra preoccupandosi di dargli piacere con esse mentre le sue dita, unte di un olio con un odore sgradevole, erano intente ad accarezzare l'apertura del giovane che si contorceva sotto di lui, ansimando e respirando affannosamente, con i pensieri offuscati da quella nuova, e così piacevole, sensazione.

Un gemito mal trattenuto sfuggì dalle labbra del corvino quando il figlio di Iside lo violò entrando due dita in lui, muovendole con accurata delicatezza beandosi nel sentire i suoi gemiti ed ansimi.

Pochi minuti dopo Magnus tolse le dita, sostituendole col proprio membro, in quel momento Alexander si sentì spaccare a metà, Come se qualcosa lo stesse lacerando dall'interno, il moro allora, capendo lo stato del corvino, rimase fermo in lui aspettando finché quest'ultimo non si abituò alla nuova ed imponente presenza nel suo corpo.

Quando Alexander si abituò alla presenza del Faraone, quest'ultimo iniziò a spingere con forza in lui per lunghi istanti, ben presto la stanza si riempì dei loro gemiti, del suono dei loro corpi che si univano, finché un urlo strozzato da parte del corvino squarcio il silenzio presente nelle altre stanze del palazzo e lo fece accasciare sfinito nel letto col corpo del moro steso su di lui.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ho fatto del mio meglio ma non sono un granché con le scene smut 😅.

Questa è la calma prima della tempesta che ci sarà nel prossimo capitolo, quindi vi lascio con la consapevolezza che tremende cose avverranno.

Prossimo aggiornamento: lunedì alle 17:00

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Cupido