0.7 odio o desiderio?

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Alessandria, dieci mesi dopo

L'aria che si respirava a palazzo quel giorno era frenetica, erano ormai settimane che tutto il palazzo era intento ai grandi preparativi, per la festa che si sarebbe tenuta nella sala più vistosa del castello, in onore del figlio di Iside, e del suo compleanno.

In quei mesi la situazione a palazzo era drasticamente cambiata, dopo il periodo di lutto per la grande regina d'Alessandria, qualcosa era cambiato, il neo faraone infatti si era rivelato degno del suo nome, era riuscito a farsi rispettare non appena messo piede sul trono, gli schiavi lo temevano, le guardie lo ammiravano, i sacerdoti, molti dei quali provenienti dalle città vicine, lo veneravano come un dio.

Il giovane Tolomei aveva anche dato prova in quei mesi, di essere molto selettivo e pretenzioso, Alec si era reso conto di questo quando per la prima volta, lo aveva visto entrare nell'harem, lui per osservare bene la situazione si era nascosto in un passaggio a muro che aveva scoperto all'età di dodici anni nel mentre giocava con Harry, solitamente gli veniva raccontato dalle schiave anziane, che i  faraoni precedenti al figlio di Iside non andavano mai di presenza a scegliere le proprie conquiste, mandavano al loro posto dei servitori accontentandosi del gusto e delle scelte di questi ultimi.

Ma questo non era stato di certo il caso del Tolomei che, dopo a aver fatto mettere in riga tutte le schiave e gli schiavi presenti  nell'harem, ne aveva scelti due, una ragazza dai lunghi capelli neri e gli occhi del medesimo colore, proveniente dalla persia, e un ragazzo anch'esso con tratti scuri e mascolini, molto avvenente, di cui non si sapeva esattamente la provenienza.

Da allora quel rito si ripeteva ogni giorno, a volte il sovrano portava con se più schiavi, altre volte, solitamente le notti in cui era più stanco, ne sceglieva solo uno o una, il corvino era disgustato da tutto quello e non comprendeva come fosse possibile dare così poca importanza a un atto, che lui riteneva estremamente importante, come fare l'amore.

Alexander infatti proteggeva la sua verginità con le unghie e con i denti fin da quando a tredici anni, delle guardie avevano provato a prendere il suo corpo con la forza, ma senza alcun risultato se no quello di finire a terra grondanti di sangue, e lì ancora una volta era dovuto intervenire Harry con una somma estremamente consistente di denaro.

Tuttavia, nonostante gli fosse capitato di vedere il faraone qualche volta, non si era mai soffermato a guardarlo limitandosi a spostare lo sguardo infastidito anche solo dalla presenza di quello che lui definiva, "la misera copia di un sovrano", e odiava sentire i monologhi delle conquiste del Tolomei, che dopo aver provato le sue prestazioni, continuavano a elogiarlo per giorni interi, per la bellezza per le sue doti amatorie e per altre inutili accortezze che il moro ignorava completamente.

Ma il fato volle che proprio quella sera il corvino incastonasse i suoi occhi in quelli del sovrano, e che quell'incontro di sguardi facesse nascere qualcosa, odio o desiderio?

Finalmente ho di nuovo il computer quindi riuscirò ad aggiornare con più frequenza

Cupido

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