76. Shai

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Alec era terrorizzato, il suo bambino era sparito, lui era solo, la stanza era vuota e il sangue ormai secco sulle sue gambe lo stava facendo sentire più sporco di quanto non fosse mai stato, aveva provato ad alzarsi ma la troppa debolezza che attanagliava il suo corpo glielo aveva impedito.

L'ultima cosa che ricordava era di aver affidato il bambino a Simon, poi nient'altro, e ora si ritrovava completamente solo ed impossibilitato nei movimenti, a pregare che il suo piccolo e Simon stessero bene.

Sentì la porta aprirsi e richiudersi lentamente e, non appena alzò lo sguardo un dolce sorriso gli si dipinse sul volto, davanti a se c'era il castano con in braccio il piccolo lavato è cambiato.

Tese le braccia verso il ragazzo nell'attesa che gli posasse in grembo il suo bambino, e così fece e Alec non poté trattenere le lacrime alla vista del suo bellissimo principe dagli occhi un po' speciali.

"Come vuoi chiamarlo?"

"Shai*"

Sorrise il corvino stringendo al petto il piccolo Shai, baciandogli ripetutamente le guance piene e paffute, godendosi la loro morbidezza, una consistenza così differente rispetto a quella delle sue labbra così rovinate, secche e screpolate.

"Come hai fatto a-a lavarlo?"

Chiese all'amico temendo che la risposta fosse stata qualcosa di negativo come l'aver lavato il suo piccolo nell'acqua gelida del fiume.

"L'ho portato nelle sale da bagno dei sacerdoti, e lì L'ho sistemato"

Il corvino sgranò gli occhi, nessuno poteva entrare in quelle sale tranne i sacerdoti stessi o gli schiavi che ne avevano il permesso, e lui si ricordava bene quanto fossero severe le punizioni per chi invadeva quel territorio senza permesso dato che da ragazzino invaderli gli era costato ben venti frustate.

"Non temere- si affrettò Simon a rassicurarlo- nessuno gli
Ha torto un capello, ho avuto qualche imprevisto ma è tutto risolto"

"Imprevisto?"

Scettico com'era il corvino non si sarebbe di certo accontentato di essere liquidato senza una valida spiegazione, così aspettò che il ragazzo dinanzi a lui parlasse guardandolo con occhi indagatori e severi.

"Ho incontrato un ragazzo, si chiama Louis io temevo che volesse uccidermi ma in realtà era solo spaventato dalla mia presenza, è stato lui ad aiutarmi con Shai"

Louis, lo schiavo sgranò gli occhi talmente tanto che per poco non gli uscirono dalle orbite, se era quel Louis allora con lui doveva per forza esserci anche lui.

*Shai nella mitologia Egizia è l'incarnazione del destino, mi sembrava il nome più adatto per il figlio dei malec che ne pensate?

Prossimo aggiornamento: Venerdì alle 10:00/12:00.

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Cupido

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