0.6 Sostituito

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Da quel giorno la vita a palazzo divenne un inferno. Persino i sacerdoti scappavano da quella, che un tempo era stata la loro casa, ora era solo un luogo desertico e privo della regalità che lo caratterizzava un tempo.

E se per i sacerdoti la fuga era stata la soluzione migliore così non si poteva di certo dire per gli schiavi, che appartenenti alla famiglia Tolomei non avevo la libertà necessaria per andarsene liberamente, scappare? Chi ci provava veniva cercato e ucciso prima ancora di varcare le soglie del porto dove le possibili navi li avrebbero condotti alla libertà.

I giorni passarono, gli schiavi quasi tutti morirono, i sacerdoti che venivano dopo pochi mesi sparivano, le schiave dell'harem morivano a causa di cruente orge o gravidanze indesiderate che stavano scomode a qualcuno che non trovava altra soluzione se non eliminare il problema alla radice; uccidendole.

Alexander invece aveva sfruttato questo doloroso destino per dimostrare il suo animo da guerriero, non esisteva nessun'altro come lui a palazzo, lui che andava contro i suoi padroni, lui che difendeva i suoi compagni, lui che aveva ormai perso il conto delle cicatrici che ricoprivano il suo giovane corpo, e lui che non aveva versato una lacrima, davanti alla scorta che avrebbe portato Il suo unico amico al sicuro, a Roma, non versò una lacrima quando lo vide portare con se Louis il nuovo schiavo e non lui, lui che era stato il suo migliore amico da quando si era presentato a palazzo, lui che lo aveva consolato nei pianti, lui che lo aveva fatto sorridere nei momenti bui, lui che c'era sempre stato.


Rimpiazzato, da uno sconosciuto; Sempre lui che quella notte pianse come non aveva mai fatto, pianse così forte che il suono dei suoi singhiozzi rimbombò tra quelle quattro mura, per giorni senza mai fermarsi, o forse era solo la mente di Alec che sentiva quei pianti? Lui non lo sapeva, ormai non credeva di conoscere più nessuna risposta alle sue domande, l'unica cosa che era convinto di sapere era che: la sua vita non poteva andare peggio, ma si sbagliava, e in futuro si sarebbe ricreduto comprendendo che non esiste fine al peggio.



Il mio computer è ancora rotto quindi mi scuso per eventuali errori ecc..

Cupido

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