54. La perdita di una stella

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In quella stanza risuonavano i gemiti e gli schiocchi di baci dei due uomini che giacevano abbracciati sul grande letto, posto al centro del locale.

I "Ti amo" echeggiavano nell'aria come una dolce melodia, mentre gli occhi scuri del corvino si perdevano in quelli color nocciola del castano.

Raggiunsero il piacere e rimasero stretti l'uno all'altro, senza dire una parola, accarezzandosi dolcemente.

La testa del castano era poggiata sul petto ampio ed olivastro del moro, e la sua mano lo accarezza disegnando piccoli cerchi inesistenti sulla sua pelle, il sorriso sereno che gli incorniciava il volto dolce, e gli occhi che brillavano di luce propria, facevano innamorare sempre di più il corvino del suo piccolo tesoro.

"Vorrei che questo momento fosse eterno amore mio"

Il corvino sorrise e fece alzare la testa al moro, baciandogli dolcemente le labbra.

"L'eternità è un potere che posseggono solo gli Dei piccolo, ma tu sei già eterno...le stelle come te sono destinate a brillare per sempre"

Il sorriso del castano si ingrandì, se possibile, ancora di più e getto le braccia al collo del suo amato, travolgendolo in una serie di baci passionali.

"Tu sei il mio cielo Raphael, una stella non può brillare senza il dolce calore dell'abbraccio del cielo"

Il corvino strinse a se il suo tesoro, baciandogli la testa e sussurrandogli
Parole dolci per farlo addormentare.

Ma la sua pace mutò in terrore non appena vide le sue mani macchiarsi di sangue, e il corpo del suo amato inerme con la gola deturpata.

Si girò e vide Camille ridere di lui, sentì l'amaro sapore del sangue scivolargli lungo la gola e urlò, urlò disperatamente.

"Riportalo da me!"

Urlava contro la donna, ma ella rideva, si beffava del suo dolore.

"Ti prego! Riportalo da me! Ti darò la mia vita in cambio della sua!"

Piangeva, urlava, scuoteva il corpo che stringeva fra le braccia nella speranza di svegliarlo, ma senza riuscirci.

"Sei proprio sicuro?"

Sussurrò una voce femminile al suo orecchio e lui, senza pensarci neanche per un istante, annuì freneticamente.

"Sarai il mio servo per L'eternità..."

"Accetto!"

Urlò, la donna avvolse il corpo del giovane in Una nuvola di fumo e spari
Con esso.

"Lui vivrà ma il ricordo che ha di te svanirà..."

Raphael si svegliò di colpo, urlando, immerso in una valle di lacrime, si guardò intorno ma accanto a se non vide il dolce corpo del suo Simon, ma solo il freddo letto vuoto.

Mi scuso per eventuali errori.

Capitolo di estrema importanza che vi rivelerà di più su uno dei personaggi principali, spero vi piaccia.

Prossimo aggiornamento: mercoledì alle 10:00/12:00.

Votate e commentate ^-^

Cupido

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