29. È la legge.

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Alexander aveva ringraziato gli Dei quel pomeriggio, nonostante fosse quasi morto soffocato, l'Imperatore era stato veloce, e, appena venne tra le fauci del ragazzo, si allontanò di scatto, tornando a sedersi.

"Ora puoi andare"

Non alzò neanche lo sguardo dalle pergamene che stava leggendo, così lo schiavo non facendoselo ripetere due volte, e uscì dalla stanza.

Si avviò lungo i corridoi, con una leggera difficoltà, e in poco tempo arrivò in quella che sarebbe stata le sua stanza per chissà quanto tempo, forse per sempre.

Si sdraiò sul pagliericcio, e chiuse gli occhi, nella speranza di addormentarsi e non svegliarsi mai più.

Dall'altro lato della domus, il Faraone non si era ancora mosso dalla sua scrivania, aveva ancora le stesse pergamene in mano, e rileggeva sempre lo stesso rigo, senza sosta.

Voleva urlare, piangere, mandare tutto all'aria, ma non poteva, avrebbe voluto addormentarsi, addormentarsi e non svegliarsi più, ma non poteva lasciarsi andare ad un sonno infinito, la paura che qualcuno potesse avere il controllo dei suoi regni lo bloccava. Così si limitava a chiudere di tanto in tanto gli occhi, senza mai addormentarsi, sapeva che se si fosse addormentato avrebbe patito le pene degli incubi più tremendi, che la sua mente era in grado di creare per lui.

"Magnus?"

Il moro alzò lo sguardo dalla pergamena che aveva in mano, rivolgendolo al suo consigliere.

"Cosa vuoi?"

"Ricordarti i tuoi impegni"

Il Sovrano sbuffò infastidito, non era in vena di sentire quali fossero i suoi obblighi, non era proprio in uno stato mentale adatto anche solo a sentir parlare Raphael.

"Domani ti ricordo che devi controllare come procedono i restauri al senato, domani pomeriggio hai una riunione con i reali Greci, e in fine questa sera verranno qui La sorella del senatore Titus, e la figlia di lei."

Il Faraone stava per ribattere, non ne poteva più di tutta quella vita.

"Prima che tu apra bocca, voglio ricordarti che secondo le leggi tu devi sposare una donna e avere un erede"

"Cambierò le leggi! Per Ra! Sono l'Imperatore!"

Il consigliere alzò gli occhi al cielo, esasperato dal comportamento egoista del suo amico.

"Ci vorrebbe troppo tempo, e poi hai bisogno del consenso anche dei senatori quindi smettila di parlare a vanvera! Saranno qui prima che tramonti il sole"

Scusate il piccolo ritardo ho avuto un problema con le bozze.
Spero che il capitolo vi piaccia, stanno per entrare due nuovi personaggi molto molto importanti :) chi saranno secondo voi?

Perdonatemi gli eventuali errori ma non ho avuto tempo di ricontrollare.

Votate e commentate ^-^

Prossimo aggiornamento: mercoledì alle 10:00

Cupido

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