73. Possiamo salvarli

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"Lo fece per te"

"Sì...stavamo insieme io l'amavo con tutto me stesso, avevo preparato i soldi per liberarlo, saremmo stati liberi e felici...poi una notte mentre tornavo a casa, ricordo che avevamo appena finito di allenarci insieme io e te, conobbi una donna. Lei era bellissima...portava un lungo mantello nero, non so perché ma mi convinse a seguirla dietro ad un vicolo...mi lasciai ammaliare da lei, fu il più grande sbaglio della mia vita"

Grosse lacrime iniziarono a scendere lungo gli occhi del corvino, la presa sul suo collo sembrò alleggerirsi, ma sapeva che Magnus non avrebbe perso tempo ad ucciderlo se avesse voluto.

"Quella non era una donna, era una bestia! Una bestia assetata di sangue, il mio sangue...non so cosa mi fece quale strano maleficio, ma da allora sento la necessità di nutrirmi anch'io...di uccidere per sopravvivere"

"Bella storia amico mio, ora dimmi cosa cazzo c'entra tutto questo con te che aiuti quella sgualdrina di mia moglie a vendere il padre di mio figlio"

Le parole del Faraone erano taglienti come lame, e il consigliere sentiva la ferita sul suo collo farsi sempre più profonda, le lacrime solcargli imperterrite le guance, e la paura di non sopravvivere farsi sempre più reale.

"U-una notte...i-io non so come, ma persi il controllo...uccisi Simon...mi nutrì della sua vita...e-e quella donna...quella donna tornò e donò la vita al mio amore ma gli strappò il mio ricordo dalla mente, quella donna era Camille"

Il moro perse per un attimo la lucidità, quella confessione lo aveva spiazzato, aveva capito che la moglie, se così poteva ancora chiamarla, era un mostro ma mai avrebbe pensato che potesse essere maledetta, succube della magia oscura.

"Sono ad Alessandria Magnus! L'ho aiutata per paura...non volevo che lo uccidesse, l'ho fatto per proteggerlo!"

"Hai preferito salvare il culo del tuo fidanzatino smemorato piuttosto che quella di mio figlio?!"

La rabbia si era totalmente impossessata dell'Imperatore che, impugnando in alto la spada stava per troncare la testa al suo consigliere, ma egli lo fermò.

"Tu avresti fatto lo stesso! Non puoi dire che tu non avresti sacrificato Simon per salvare Alexander e tuo figlio!"

Urlò, era disperato, ormai altro non gli restava se non implorare in una morte poco dolorosa e veloce.

I movimenti del moro si arrestarono, la spada gli cadde dalle mani scontrandosi con il pavimento, e lui cadde in ginocchio, piangendo per la rabbia e la disperazione.

"Stammi a sentire, possiamo salvarli, ma tu devi lasciarti aiutare"

Scusatemi per eventuali errori .

Attenzione:
Domani insieme alla pubblicazione del prossimo capitolo di questa storia uscirà sulla Edcob un capitolo dedicato ad un altra coppia di Twilight sulla coppia formata da Jasper e Seth, è un esperimento e mi farebbe davvero piacere se andaste a dargli un occhiata ^-^

Prossimo aggiornamento: sabato alle 12:00/14:00.

Votate e commentate ^-^

Cupido

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