46. Fuoco maledetto

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Attenzione: capitolo contenete scene esplicite di cannibalismo e violenza. Sconsiglio la lettura a persone estremamente sensibili.

Il suono di passi echeggiava per l'intero palazzo, e se si seguiva il suono si giungeva in uno stretto corridoio, dove una figura avvolta da un mantello fin sopra la testa, si faceva spazio tra gli stretti passaggi della casa.

La figura si fece l'argo all'interno di un passaggio nascosto tra le mura, ed entrò in una stanza lievemente illuminata, dove si sentiva il mormorio del parlare dei sacerdoti.

"Ti stavo aspettando"

Disse la voce di una donna, dal sopra un alto trono elegantemente decorato.

"È un piacere rivederti Camille, dimmi cara di cosa hai bisogno sta volta?"

Continuò la voce, la Matrona sorrise sghemba, erano cinquecento anni che non vedeva Maryse, dal giorno in cui lei le donò la vita.

"La profezia si sta avverando"

Esordì la donna, togliendosi il mantello, le luci si moltiplicarono rendendo l'ambiente ben visibile e i sacerdoti tacquero.

"Ne sono consapevole"

Maryse era tranquilla, non mostrava segni di agitazione, ma dentro di se si stava scatenando una tempesta di rabbia.

"Se quel bambino dovesse nascere-"

"Alexander andrebbe al potere del regno degli Dei e noi bandite per sempre nelle acque del caos*"

La donna scese dal suo alto trono aiutata da degli schiavi, e si avvicinò alla Matrona.

"Ma ciò non accadrà se sarai tu a concepire il figlio del caos prima di lui"

Camille sgranò gli occhi incredula, da ciò che le era stato riferito dalla sua fonte, lo schiavo era già al sesto mese di gravidanza.

"C-come potrei?"

La corvina ghignò, si avvicinò ad una catasta di legna al centro della stanza dandole fuoco con un gesto della mano, sussurrò ad uno dei sacerdoti qualcosa all'orecchio, e in pochi istanti questo ritornò con un pargolo fra le braccia.

La sacerdotessa Sorrise soddisfatta, prese in mano il suo fedele pugnale, e squarciò in due il piccolo corpo del neonato, prima di gettarlo nel fuoco maledetto.

Le fiamme presero un colorito bluastro e gli occhi della sacerdotessa divennero bianchi, iniziò a sussurrare parole incomprensibili, immerse la mano nel fuoco e da esso ne estrasse un piccolo cuore ancora battente.

"Mangialo"

Si rivolse alla Matrona che la guardò sconvolta se non spaventata.

"Mangialo e poi corri da Magnus, seducilo, la gravidanza sarà assicurata, è molto più veloce di quello che pensi"

Camille chiuse gli occhi e divorò quello che un tempo era stato l'organo vitale di un bambino puro ed indifeso.

Maryse sussurrò un ringraziamento alle fiamme, prima che queste ultime si placassero tornado rosse e calme.

"Ora vai"

E la matrona obbedì.

*Le acque del caos nella mitologia egizia sono le acque da dove è nato il creatore e il resto degli Dei quindi della vita.

Perdonatemi per eventuali errori non ho potuto ricontrollare.

Scusatemi il piccolo ritardo ma dovevo accertarmi la veridicità di alcuni riferimenti, mi rendo conto che per alcuni la scena può essere sembrata un po' cruenta quindi chiedo scusa se qualcuno si è "impressionato".

Prossimo aggiornamento: mercoledì alle 12:00

Votate e commentate ^-^

Cupido

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