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Il cuore di Serin incominciò a battere in modo spropositato, e nelle orecchie le sembrò di avere dei tamburi che suonavano rumorosamente e smorzavano tutti i suoi intorno a lei.

Deglutì velocemente mentre i suoi occhi si spalancavano sempre di più e la sua mascella calava verso il basso per l'incredulità mentre le sue dita digitavano velocemente sulla tastiera del suo cellulare, prima di inviare il messaggio.

Dall'altra parte della strada c'era Choi Minseok, il quale era appena uscito da un piccolo bar, che lei frequentava spesso dopo la fine delle lezioni universitarie e, teneva in mano il suo cellulare.

Le sue gambe si mossero involontariamente e quando fu quasi a mezzo metro di distanza dal suo rapper preferito, l'amore della sua vita, sentì il suo cuore pomparle con maggior intensità e un enorme groppo le si formò in gola.

Non poteva presentarsi davanti a lui in quel modo. Non voleva sembrare una stalker, anche se Minseok sapeva del fatto che fosse uscita di casa per comprare le gocce di cioccolato e non per cercare lui quindi poteva provare a salutarlo, no? Un piccolo sorriso e un timido «ciao» poi sarebbe scappata e avrebbe smesso di disturbarlo.

Spostò un piede in avanti per fare un altro passo verso il suo rapper preferito, quando una vocina nella sua testa le disse che era meglio evitare per non passare per la stupida di turno, dato che non sapeva nemmeno cosa dirgli quindi a malincuore, si voltò dall'altra parte, così da dirigersi verso la sua vera destinazione: il minimarket.

Quando Serin fu sul punto di allontanarsi, una voce profonda e che avrebbe riconosciuto tra mille, la chiamò, facendola bloccare sul posto con il cuore impazzito nel petto e venire la pelle d'oca in tutto il corpo.

«Serinie, sei tu?», Minseok si avvicinò con curiosità alla ragazza mentre quest'ultima stava impazzendo poiché il suo idolo l'aveva riconosciuta e voleva parlare con lei. Oltre per il modo in cui aveva pronunciato il suo nome, con una voce così profonda e intensa da farle tremare tutto il corpo.

Serin deglutì pastosamente poi annuì, senza voltarsi verso di lui poiché aveva le guance in fiamme, «S-sì, s-sono i-io.»

F*cked  [Youth Series ~ Book #17]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora