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Serin stava uscendo dall'università in compagnia di Cassie, quando all'improvviso si sentì chiamare da qualcuno alle sue spalle e voltandosi per vedere chi era, perse un battito poiché si trattava del ragazzo più bello del loro corso di economia.

«Manuel, ciao», la ragazza abbozzò un sorriso insicuro quando lui si fermò davanti a lei, passandosi una mano nei capelli biondo e dal ciuffo ribelle.

Cassie, al suo fianco, emise un sonoro sbuffo poi alzò gli occhi al cielo, «Che vuoi, Patterson?», sibilò infine, non sopportando la prese di quel ragazzo fastidioso, tanto quanto vanitoso.

Manuel fissò inespressivamente la ragazza castana poi fece spallucce, tornando a guardare Serin, «Volevo chiederti se ti va di uscire con me questo sabato.»

La ragazza coreana sbatté lentamente le ciglia, sentendo la mascella calare verso il basso. Manuel Patterson le aveva chiesto di uscire, quando aveva migliaia di ragazze disposte ad uscire con lui, ai suoi piedi?

«Prego? Serin non è disponibile!», lo aggredì Cassie, portando la sua migliore amica dietro le sue spalle e fissando in cagnesco il ragazzo, che roteando gli occhi, si passò nuovamente e con disinvoltura una mano nei capelli.

«Non mi sembra di averlo chiesto a te, ma alla tua amica che stai cercando inutilmente di nascondere dietro di te», replicò con un tono di voce scazzato poi si stampò sul viso un finto sorriso e guardò ancora Serin che fissava entrambi visibilmente confusa.

Erano stati più di semplici compagni di lezione o era solamente una sua impressione? Cos'era tutta quella tensione che si percepiva nell'aria? E perché Cassie sembrava così contraria all'idea di fare uscire Serin con Manuel? Cosa sapeva che lei non era a conoscenza?

«Cassie... Dai, è solamente un'uscita, cosa potrebbe andare storto?», le bisbigliò all'orecchio la ragazza coreana, stringendo le dita intorno ad un avambraccio dell'amica.

Cassie digrignò i denti per il nervoso, stringendo i pugni lungo i fianchi per non scaraventarli sulla faccia piena di strafottenza di Manuel, il quale stava ghignando davanti alle due ragazze.

«Potrebbe andare storta ogni cosa! Questo pezzo di merda vuole solamente portarti a letto e aggiungerti come suo trofeo», sbraitò, attirando l'attenzione di alcune ragazze che domandarono a Serin se fosse tutto okay. Lei annuì solamente, sforzandosi di sorridere.

Manuel ampliò il suo ghigno, incrociando le braccia al petto e fissando di sottecchi la ragazza, «Voglio solamente uscire con Serin, non portarmela a letto.»

La castana scocco la lingua contro il palato, indispettita mentre Serin ascoltò e guardò la discussione senza fiatare. Si sentiva di troppo in quel momento. Sembrava avessero molte cose in sospeso da parlare e lei era semplicemente d'intralcio.

«Io... Io torno a casa!», esclamò poi di punto in bianco, facendo voltare la sua migliore amica verso di lei, la quale le chiese se volesse un passaggio, ma lei scosse il capo, «Faccio un giro a piedi. Ciao!»

«Aspetta!», gridò Manuel, ma Cassie gli tirò un pugno nello stomaco per farlo zittire poi si avvicinò a lui, ancora piegato in due dal dolore e ghignò perfidamente.

«Non provare ad avvicinarti a lei, se non vuoi che ti spacco la faccia a suon di pugni», sussurrò rabbiosamente poi si voltò per seguire la sua migliore amica, ma Manuel l'afferrò per un polso e la fermò.

«Hai così tanto paura di far sapere alla tua migliore amica che sei venuta a letto con me, eh?»

La ragazza scoppiò a ridere mentre lo fissava con uno sguardo tagliente e gelido come la neve, «No, ho sola paura che non possa venir soddisfatta da uno col cazzo così piccolo. Ci si vede, coglione.»

🌈 Angolo Autrice
Arrivano i guai? Chi lo sa 🙈

F*cked  [Youth Series ~ Book #17]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora