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«Che noia, devo studiare economia!», sbraitò di punto in bianco Serin, dopo aver letto il messaggio della sua migliore amica che le ricordava cos'aveva da studiare.

«Vuoi una mano, amore?», le domandò Minseok, accarezzandole un braccio, stando ancora sdraiati uno al fianco dell'altro sul suo letto matrimoniale.

Serin gli afferrò una mano, sorridendo come una stupida. «Che stai facendo?», chiese nuovamente lui, inarcando un sopracciglio, leggermente confuso.

«Accetto la tua mano», replicò lei con nonchalance per poi scoppiare a ridere, aggrappandosi al fianco del suo ragazzo e appoggiando la testa sul suo petto, dove poté ascoltare il battito del suo cuore che pian piano aumentavano di velocità.

«Dai, sai cos'intev—», il suonò del campanello gli mozzò le parole in bocca, facendogli scattare subito il viso verso la porta della sua camera da letto.

«Chi diavolo è? Non ho mai visite...», inarcò un sopracciglio, pensando a chi potesse essere, ma non ne aveva proprio idea. Come aveva detto, lui non aveva mai visite quindi chi diavolo era?

«Magari è l'amante», bofonchiò Serin, mettendosi seduta sul letto e sistemandosi i capelli arruffati.

«Il tuo però», ribatté Minseok, fissandola con aria di sfida poi alzò gli occhi al cielo mentre sulle sue labbra crebbe un sorriso divertito.

«Io non ho nessun amante. Amo solo te, Minnie-oppa», la ragazza gli baciò una guancia poi appoggiò la testa su una spalla e fece intrecciare le loro dita.

Il ragazzo strinse maggiormente la presa intorno alle dita della ragazza poi le baciò dolcemente la fronte ed infine le diede un piccolo colpetto su di essa, facendole emettere un versetto infastidito, «Be', nemmeno io ne ho una perché amo solo te, stupidina.»

Il campanello suonò nuovamente ed entrambi i ragazzi sbuffarono sonoramente.

«Ha suonato ancora quindi non è meglio se vai ad aprire?», Serin non aveva alcuna intenzione di alzarsi dal letto e andare ad aprire la porta quindi diede delle leggere spallate al suo ragazzo per fargli capire di muoversi lui.

«Vado, vado», borbottò Minseok, alzandosi dal letto per poi trascinarsi sino alla porta di ingresso che spalancò, senza nemmeno controllare chi fosse dallo spioncino.

«Jisoo-ah?», domandò stupito, spalancando gli occhi per l'incredulità mentre lei continuava a sorridergli con felicità. Cosa diavolo ci faceva sua sorella lì?

F*cked  [Youth Series ~ Book #17]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora