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Minseok spinse la sua ragazza sul suo letto poi gattonando sino a lei, piantò i gomiti al lato del suo viso e prese a baciarla con foga.

Serin avvolse le sue gambe intorno alla vita magra del suo ragazzo poi affondò le mani nei suoi capelli mentre la sua lingua si intrecciò con quella di lui.

Pesanti ansiti riempirono la stanza di eccitazione mentre i due ragazzi continuavano a scambiarsi baci bollenti e carezze che infiammavano la pelle di entrambi.

La pelle della ragazza fremeva ad ogni tocco di Minseok che prese a succhiarle con veemenza il labbro inferiore, facendola ansimare profondamente nella sua bocca.

Serin era completamente in balia delle labbra e delle mani del suo ragazzo che ora avevano preso ad accarezzarle con dolcezza le guance arrossate e a farle battere con furia il cuore nel petto.

«M-minnie-oppa», gemette lei, quando lui intrappolò fra i denti un lembo di pelle del suo collo.

Minseok passò la lingua su quel pezzo di pelle, martoriato dai suoi denti poi succhiò, lasciandole un segno violaceo sul collo.

«D-dimmi piccola mia», ansimò lui, dopo essersi staccato dal collo della sua ragazza per poi far intrecciare i loro occhi lucidi di passione e incontrare le loro labbra gonfie e dagli angoli rivolti verso l'alto, in un dolcissimo sorriso.

Una volta separate le loro labbra rosse e turgide, Serin intrecciò le sue dita dietro la nuca di Minseok e gli mostrò un sorriso che in quel momento valeva più di mille parole.

Serin sapeva che lui sarebbe tornato sempre da lei e glielo aveva appena dimostrato quindi non aveva bisogno di preoccuparsi della lontananza che tra pochi giorni li avrebbe divisi ancora.

Serin era felice, piena di gioia che traboccava da tutti i pori. Felice perché stava insieme ad una persona che le faceva provare così tante emozioni insieme da mandarla in confusione, ma proprio per quello lo amava ancora di più.

Era innamorata. Così innamorata che se fosse per lei, prenderebbe il primo aereo per la Corea pur di star con lui, ma Minseok non voleva e non perché non la volesse intorno, ma perché non voleva che sprecasse i suoi anni di università per lui e non voleva che abbandonasse tutti per seguirlo.

E in parte a Serin andava bene così perché significava che gli importava davvero del suo futuro quindi avrebbe aspettato che fosse lui a chiederle di seguirlo in Corea - sperando lo facesse.

«Ti amo Minseok», mormorò infine lei, facendo scontrare ancora e ancora le loro bocche, scambiandosi baci bagnati, ma semplici e delicati.

«Anche io ti amo, Serin», replicò lui tra un bacio e l'altro, prima di stringerla in un fortissimo abbraccio che la lasciò senza fiato, ma che ricambiò all'instante.

Minseok affondò il viso nel collo della sua ragazza mentre quest'ultima prese ad accarezzargli con dolcezza e lentamente la testa per rilassarlo, finendo poi con l'addormentarsi, del resto era mattina ed era molto presto.

F*cked  [Youth Series ~ Book #17]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora