I tre ragazzi erano al Green Lights da circa un'oretta e Jisoo non aveva fatto altro che parlare della sua infanzia e della sua adolescenza, non tralasciando nessun dettaglio su quella di Minseok, che per tutto il tempo era stato col viso coperto per l'imbarazzo.
«Va bene, direi che ora può bastare», brontolò lui, tappando la bocca di sua sorella con un pezzo di pane.
Serin arricciò le labbra, scocciata, «Cosa? No, voglio sentire altri aneddoti sulla tua infanzia», borbottò lei e Jisoo ghignò perfidamente, lanciando uno sguardo di sfida a suo fratello.
«Jisoo-ah, ti prego, basta», piagnucolò Minseok, sentendosi sempre più in imbarazzo. Perché sua sorella doveva fargli questo? Perché con tutti i bei ricordi sulla sua infanzia, doveva proprio raccontare quelli imbarazzanti?
La ragazza gli pizzicò una guancia, facendolo mugugnare infastidito e non smettendo nemmeno per un secondo di avere quel ghigno divertito sulle labbra.
«Ma la tua ragazza vuole ascoltare altri racconti... Ti vergogni così tanto?», chiese poi, sporgendo il labbro inferiore in fuori per prenderlo un po' in giro.
«Appunto! Anche io ho sempre avuto paura di mio padre. Era un uomo spaventosamente pauroso», si intromise Serin, facendo voltare entrambi verso di lei con delle espressioni dispiaciute sul viso. Il padre di Serin era morto?
«Era?», chiese Minseok, deglutendo per lo stupore. Non ne aveva avuto proprio idea...
«Oh, lui... Lui ha chiesto il divorzio a mia madre quattro anni fa e d'allora non lo vedo più quindi per me è come se fosse morto, anche perché sono uscite fuori cose che avrei preferito non sapere», biascicò lei, sventolandosi una mano davanti al viso, come se facendo così scacciasse via i ricordi di quell'uomo violento.
«Piccola mia...», Minseok le baciò con delicatezza una guancia, accarezzandole con due dita l'avambraccio che sfiorava con il suo.
«Serinie...», Jisoo incurvò le labbra verso il basso per la tristezza poi le afferrò una mano e la strinse nella sua.
«Non importa! Ora sto bene mentre mia madre no, ma mia zia la sta aiutando a superare il fatto che mio padre si è diventato papà di un altro bambino, rinnegando quasi del tutto me e lei.»
«Cazzo, che pezzo di merda», sbraitarono i fratelli Choi a denti stretti.
«Sì, lo è, ma adesso non è più nella mia vita e, poi sono comunque felice perché un uomo traditore e meschino come lui non mi serve proprio.»
«Questo è vero, però...», si impensierì la cantante, picchiettando un dito sul tavolo di legno.
«Jisoo», l'ammonì suo fratello con durezza.
«Sì, scusa Serinie», Jisoo appoggiò la sua testa sulla spalla della ragazza che sorrise dolcemente poi le diede un buffetto sul naso, facendoglielo arricciare.
«Ma di che? Non sono triste perché ho riportato a galla la mia situazione famigliare. Sto bene quindi non devi assolutamente scusarti.»
«Anzi, perché non torni a raccontarmi qualcosa di Minnie-oppa e la sua copertina rosa», ridacchiò Serin, ammiccando in direzione della cantante che tornò a ghignare, lanciando un secondo sguardo di sfida a suo fratello.
Minseok emise un profondo sospiro, sconfortato, «Vi prego risparmiatemi.»
«No», gridarono le due ragazze in coro per poi scoppiare a ridere come due sceme.
🌈 Angolo Julis
Cupcakes, perdonatemi se non sto aggiornando regolarmente le storie, ma sono in quel periodo in cui non ho voglia di fare niente.
Mi metto al portatile, ma subito mi passa la voglia di scrivere 😭
Spero passi in fretta questa fase perché non voglio lasciare incomplete le mie storie e le due serie 😢
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F*cked [Youth Series ~ Book #17]
Teen FictionDICIASSETTESIMO LIBRO DELLA SERIE "YOUTH" Dove a una ragazza si spacca il cellulare quindi decide di usare quello della sua migliore amica, ma ha perso tutti i contatti e invia per sbaglio una sua foto ad un numero che pensava fosse quello della sua...