«Prima ero al telefono con un mio amico e questo mi ha detto di starti lontano perché potresti, uhm... Rovinarmi la carriera se non ti do quello che vuoi... Tipo una relazione o quant—»
Serin non lo fece finire di parlare perché incominciò a muoversi sul letto per poi alzarsi in piedi e mettersi davanti a lui, fissandolo con gli occhi ridotti a due fessure e le braccia conserte, cosa che lo fece deglutire.
«Io non potrei mai rovinarti la vita, anche se dovessi decidere di non vedermi più dopo oggi o di bloccarmi sul cellulare. Non mi arrabbierei, anzi lo capirei... Del resto sono solamente una fan che non avrebbe dovuto avere il tuo numero quindi non mi offenderei o quant'altro se dovessi farlo», pronunciò quelle parole con una dolorosa fitta al cuore, ma era consapevole del fatto che prima o poi avrebbero dovuto parlare della possibilità di cancellare il suo numero e di dimenticarsi di tutta quella faccenda. Lo sapeva eppure faceva dannatamente male lo stesso.
«Non potrei mai rovinarti la carriera. Hai lavorato così tanto per arrivare a dove sei ora e, io chi sono per distruggere ogni cosa? Nessuno. Non sono nessuno quindi non ho alcun diritto di farlo e, poi detto sinceramente: non te lo meriti assolutamente. Sei una persona meravigliosa, Minseok-oppa. Una persona così umile e gentile che si merita il mondo intero», Minseok le mostrò un dolcissimo sorriso gommoso, poi le afferrò una mano e la strinse nella sua, percependo il calore della pelle di lei sotto la sua, cosa che lo fece stare meglio. Stessa cosa per la ragazza che, timidamente, accarezzò il dorso della mano di lui con i polpastrelli.
«Oppa, quando avevi diciassette anni scrivevi canzoni e le rappavi in mezzo alla strada per guadagnare degli spiccioli per comprarti qualcosa da mangiare, dato che tu e la tua famiglia faticavate ad arrivare a fine mese e guardati ora... Sei un rapper famosissimo e grazie a questo, sei riuscito ad aiutare la tua famiglia. Minseok-oppa con la tua voce, le tue canzoni e i tuoi testi hai aiutato tantissime persone, tra cui la sottoscritta e proprio per questo meriti solamente di essere sempre felice perché il tuo sorriso è la cosa più importante per me. Saperti felice, rende anche me felice.»
Serin aveva gli occhi lucidi mentre parlava a cuore aperto a Minseok. Con la sua musica era riuscito ad aiutarla in tantissimi momenti bui della sua vita. Con il solo sentire la sua voce, vedere una sua foto o un video dove sorrideva oppure scherzava, era sempre riuscito a farla stare meglio, a farle dimenticare il motivo per cui stava male e proprio per quello non avrebbe mai e poi mai cercato di distruggere la sua carriera perché lui era la sua ancora di salvezza.
«Sei la mia ancora di salvezza, oppa quindi se affondi tu, affondo anche io», biascicò infine con gli occhi lucidi e la voce tremante per l'emozioni che stava provando in quel momento mentre le sue guance si colorarono di rosso e i battiti del suo cuore accelerarono nel petto.
Pure Minseok aveva gli occhi lucidi per la commozione. Quelle che aveva appena ascoltato erano parole meravigliose. Erano parole stupende che gli avevano fatto capire che Serin non era quel tipo di persona che si attaccava ad una persona famosa solamente per la fama e i soldi. Serin era una persona vera e buona.
Senza dire niente, il ragazzo strattonò Serin dalla mano ancora stretta nella sua, facendola cadere fra le sue gambe mentre dalle sue labbra sfuggì un verso sorpreso poi avvolse entrambe le braccia intorno alla sua vita magra e la strinse fortemente a sé, desiderando di non lasciarla mai andare.
La ragazza avvampò fino alla punta delle orecchie, affondando il viso nel petto del ragazzo e stringendo le mani a pugno intorno alla felpa che stava indossando per tenerlo vicino a sé. Non voleva lasciarlo andare. Era tutto così bello e surreale. Desiderava che il tempo si fermasse in quell'esatto momento con loro due abbracciati sul suo letto.
Dovette trattenersi dal piangere dalla gioia e gridare come una pazza perché Minseok la stava abbracciando. La stava stringendo a sé e per quello, riusciva a sentire il battito del suo cuore impazzito battere contro il suo e il suo respiro farsi sempre più affannoso per quella vicinanza piena di imbarazzo, ma anche di calore inebriante.
Stettero abbracciati, fermi in quella posizione, per un paio di minuti mentre i loro cuori continuavano ad impazzire nel petto. Fu Minseok a rompere il silenzio, schiarendosi la voce piena di imbarazzo e spostando le sue braccia dalla schiena di Serin al materasso ai suoi fianchi.
Serin emise un verso di disappunto perché avrebbe tanto voluto rimanere qualche altro minuto in quella posizione, con le braccia di Minseok intorno alla sua vita, ma a quanto pare lui non voleva o almeno era così che lei lo aveva interpretato. La verità invece era che il ragazzo si era staccato da lei per l'imbarazzo che stava provando, dato che era la prima volta che si comportava in quel modo con una ragazza e quindi si sentiva veramente tanto impacciato e stupido.
«Grazie Serinie. Grazie per le bellissime parole. Sappi che ho intenzione di vederti e sentirti ancora quindi non cancellare assolutamente il mio numero.»
STAI LEGGENDO
F*cked [Youth Series ~ Book #17]
Teen FictionDICIASSETTESIMO LIBRO DELLA SERIE "YOUTH" Dove a una ragazza si spacca il cellulare quindi decide di usare quello della sua migliore amica, ma ha perso tutti i contatti e invia per sbaglio una sua foto ad un numero che pensava fosse quello della sua...