Serin, torturandosi l'interno di una guancia, si voltò verso Minseok e alla vista etera del suo rapper preferito, perse un battito mentre le sue gote divennero di un rosso acceso e luminoso.
Indossava un capellino nero che nascondeva una chioma castana scura e una mascherina del medesimo colore che gli copriva metà viso. Tutto ciò che vedeva erano i suoi meravigliosi occhi color cioccolato contornati dalle occhiaie, i quali sembravano trasparire una grande stanchezza.
I suoi occhi divennero delle mezzelune quando sorrise da dietro la maschera e Serin, in quel preciso istante, si sentì morire perché lui le aveva sorriso. Choi Minseok le aveva davvero sorriso.
La ragazza, dal viso completamente bordeaux fino alla punta delle orecchie, ricambiò il sorriso, mostrando al ragazzo i denti bianchi poi fece un piccolo inchino, percependo i battiti del suo cuore aumentare, quando lui emise un ridacchio.
«Sei carina», confessò lui, inclinando il capo di lato e tirandosi un pochino giù la mascherina per mostrarle un mezzo sorriso. Serin sentì le forze mancarle e le sue gambe presero a tremolare velocemente, fin quando per sbaglio non si sbilanciò in avanti e finì tra le braccia di Minseok che ridacchiò nuovamente.
Serin venne inebriata dal forte profumo del ragazzo e dalle sue braccia avvolte con titubanza intorno alla sua vita magra, poi incominciò a balbettare vergognosamente, desiderando di venir inghiottita da una buca sotto ai suoi piedi.
«Stai bene?», le domandò lui, tenendola ancora stretta fra le sue braccia, anche se stava incominciando a sentirsi a disagio, dato che non era abituato a tutto quel contatto.
La ragazza sussultò poi fulminea si staccò da lui, incominciando a fare degli inchini e a chiedere umilmente scusa, «N-non v-volevo... Io... I-io, mi dispiace», strillò, attirando l'attenzione di alcuni passanti che tornarono a camminare pochi attimi dopo.
Minseok ridacchiò, «Tranquilla, non è successo nulla», replicò lui con gentilezza, alzandole il viso da sotto il mento per poi incrociare il suo sguardo con quello dalla ragazza che avvampò nuovamente, «Che ne dici se prepariamo insieme questi muffin? Andrò avanti più tardi con la canzone.»
Serin lo fissò per alcuni secondi poi dopo aver elaborato quello che le aveva proposto, spalancò gli occhi con incredulità. Choi Minseok voleva preparare dei muffin con lei? Stava per caso sognando?
«V-vuoi davvero aiutarmi? Cioè... Oh Dio, sto per caso sognando?», blaterò, sventolando una mano sul viso, sentendosi leggermente stordita per via di tutte quelle emozioni.
«Sì, perché no, d'altronde tu ti sei offerta di preparameli e io per ringraziarti, ho deciso di aiutarti», scrollò le spalle con nonchalance poi sorrise da sotto alla maschera, «Non vuoi?»
«Certo che voglio!», strillò a gran voce lei e con molto euforia, sprofondando poi dalla vergogna, quando un ragazzo dall'altra parte della strada replicò con «bene, allora vediamoci da me alle nove per scopare.»
Minseok lanciò un'occhiataccia, che avrebbe fatto rabbrividire chiunque, al ragazzo, anche questo ultimo non poteva vederlo perché dall'altra parte della strada. Senza pensarci troppo, afferrò per un polso Serin e la trascinò via da quella strada che pian piano si sta affollando, mormorando poi a denti stretti che era meglio se andavano a comprare l'occorrente per farli, piuttosto che stare impalati in mezzo al marciapiede. La ragazza annuì semplicemente, percependo la pelle riscaldarsi sotto al suo tocco deciso e ferreo.
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F*cked [Youth Series ~ Book #17]
Teen FictionDICIASSETTESIMO LIBRO DELLA SERIE "YOUTH" Dove a una ragazza si spacca il cellulare quindi decide di usare quello della sua migliore amica, ma ha perso tutti i contatti e invia per sbaglio una sua foto ad un numero che pensava fosse quello della sua...