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«Ciao fratellone, ho interrotto qualcosa?», domandò con un ghigno malizioso dipinto sulle labbra a forma di cuore.

«Amore chi è alla porta?», gridò Serin dalla camera da letto mentre rispondeva ai messaggi delle sue amiche.

Il ghigno di Jisoo si ampliò, «Oh, oh, quindi siete insieme. Che bello! Almeno potrò conoscere la tua ragazza», canticchiò maliziosamente, battendo le mani fra loro con entusiasmo.

Minseok fece spallucce, annoiato dall'espressione di sua sorella, «Non hai interrotto niente, eravamo semplicemente sdraiati a letto a parlare. Comunque che diavolo ci fa qui?»

«Sicuro?», ammiccò lei, alzando e abbassando le sopracciglia più volte.

«Secondo te cosa ci faccio qui? Mi sembra ovvio! Sono venuta a trovarti e a conoscere Serin», strillò Jisoo con trasporto per poi gettare le braccia al collo di suo fratello che alzando gli occhi al cielo, la strinse in un abbraccio per niente coinvolgente.

«E non ti è sembrato il caso avvisarmi?», borbottò infine lui.

La ragazza balzò indietro, passandosi una mano nella chioma castana e leggermente mossa, «Be', così non sarebbe stata una sorpresa. In ogni caso sono qui anche per festeggiare il tuo compleanno.»

Minseok inarcò un sopracciglio. Sua sorella faceva sul serio? «Non vorrei che ci rimanessi male, ma mancano ancora due settimane al mio compleanno», le fece notare, spalmandosi poi una mano sul viso per l'esasperazione.

«Lo so, questo lo so! Diciamo che è anche una piccola vacanza per la sottoscritta», borbottò lei in risposta, gesticolando per aria con le braccia.

«E dove pensi di alloggiare?», chiese lui.

«Qui, mi sembra ovvio.»

«Oh mio Dio, Jisoo-unnie, sei davvero tu?», strillò una voce femminile alle spalle di Minseok e questo scosse il capo poi alzò gli occhi al cielo, sorridendo per la dolce espressione che aveva in volto Serin mentre Jisoo allargò appena gli occhi, sentendosi interpellata.

Serin aveva gli occhi e la bocca spalancati dallo stupore. Non poteva crederci. Aveva davanti a sé Choi Jisoo in tutta la sua bellezza.

Quando la ragazza non aveva ricevuto risposta dal suo ragazzo, aveva deciso di scendere dal letto e controllare lei stesso chi fosse la persona che aveva suonato al campanello, e si era aspettata di tutto, ma non di certo Jisoo in carne ed ossa.

«Ciao Serinie, sì, sono proprio io», Jisoo allargò le braccia per farle capire di avvicinarsi a lei e Serin ci si tuffò in mezzo pochi secondi dopo, stringendo le braccia intorno alla schiena della cantante.

«Io... Io... Sto per piangere, scusate», farfugliò la più piccola, affondando il viso nell'incavo del collo della cantante che ridacchiò, accarezzandole lentamente la schiena.

«Ohh, quanto sei carina!», strillò poi Jisoo, stritolandola in quell'abbraccio dolcissimo mentre Minseok assistette a tutta la scena con le braccia conserte e con un'espressione stressata sul volto.

«Non puoi restare qui, Jisoo», borbottò il ragazzo, facendo voltare entrambe le ragazze verso di lui, le quali lo guardarono con le sopracciglia aggrottare e il labbro inferiore sporto in fuori in un'espressione da cucciolo bastonato.

«Eh? Perché unnie non può stare qui?», quasi piagnucolò Serin, stringendo il braccio della ragazza e appoggiando la testa sulla sua spalla mentre quest'ultima mostrò la lingua a suo fratello, senza farsi vedere dalla più piccola.

«Ha! Guarda, persino la tua ragazza mi vuole qui.»

Minseok sospirò, «Va bene, puoi restare qui, ma vedi di non invadere i miei spazi.»

Serin esultò felicemente mentre Jisoo si accigliò, arricciando le labbra, «Quando mai l'avrei fatto?»

«Sempre.»

«Sono così felice! Dobbiamo uscire a festeggiare», esclamò infine la ragazza bionda, saltellando sul posto e facendo sorridere i fratelli Choi che acconsentirono ad uscire a festeggiare.

F*cked  [Youth Series ~ Book #17]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora