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Completamente ricoperti di farina, tornarono a preparare l'impasto dei muffin e quando furono pronti, li infornarono, continuando a ridere per quanto fossero buffi in quel momento.

Era da molto che Minseok non rideva in quel modo, troppo concentrato sulla stesura dei suoi testi, le composizioni delle sue canzoni per poter svagarsi un po' come in quel momento. Si sentiva bene e, il fatto che continuasse a ridere mentre Serin, seduta al suo fianco contro il bancone, faceva lo stesso, lo rendeva entusiasta e spensierato dopo tanto tempo.

Per quanto la ragazza fosse una sua fan, lo aveva trattato come una persona normale e non come un idol e quella cosa lo aveva reso felicissimo perché era riuscito ad essere se stesso e a divertirsi come un ragazzo della sua età, senza dover pensare almeno per un'oretta ai suoi doveri come rapper.

«Ho lo stomaco dolorante», esclamò Serin per poi scoppiare a ridere di nuovo, quando vide Minseok, al suo fianco, scuotere selvaggiamente la testa e la farina cadere come pioggia sulle sue spalle e sul pavimento.

«Anche io. Era da tempo che non ridevo così», mormorò lui, quasi con malinconia mentre chiudeva gli occhi e lasciava andare la testa contro il bancone per poi emettere un lungo sospiro.

Serin abbozzò un timido sorriso, «Sono felice di essere io la causa del tuo sorriso, almeno in parte», farfugliò lei, cercando impacciatamente di appoggiare la sua mano su quella di Minseok, adagiata con tranquillità sul pavimento al fianco della sua coscia sinistra.

Il ragazzo, intravide con la coda dell'occhio, quello che la ragazza stava cercando di fare quindi spostò la mano sulla sua, molto più piccola, e fece intrecciare le loro dita. Quella cosa fece imbarazzare entrambi, ma nonostante la vergogna iniziale, restarono in quella posizione e in silenzio per alcuni minuti. L'unici suoni in quel momento erano i loro respiri regolari e il ticchettare del timer del forno.

Fu Minseok a spezzare quel silenzio emettendo un sospiro fiacco per poi toccarsi distrattamente i capelli pieni di farina, «Posso farmi una doccia? Non posso uscire da qui pieno di farina, attirerei troppo l'attenzione», chiese a bassa voce, scuotendo leggermente una spalla di Serin, la quale sembrava essersi apposolata contro il bancone.

La ragazza sussultò, stringendo con un po' troppa forza la sua mano in quella di Minseok che provò a sciogliere l'intreccio delle loro dita per liberarsi da quella morsa, «C-cosa?», domandò farfugliando, visibilmente confusa.

«Posso farmi una doccia? Non posso uscire in questo stato», ripeté lui, riuscendo a riprendersi la mano per poi sorridere timidamente alla ragazza che spalancò gli occhi ed infine annuì, «Sì! Certo. Ovvio. Fai pure con comodo. È l'ultima stanza infondo al corridoio e per quanto riguarda i vestiti, puoi usare quelli del mio ex ragazzo, anche se ti staranno un po' grandi. Quelli li puoi trovare appoggiati sulla sedia in camera mia.»

«Grazie Serinie.»

F*cked  [Youth Series ~ Book #17]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora