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Chiaramente, erano tutti troppo ubriachi per tornare a casa, così Jin decise di ospitare gli altri a casa sua.

Uno dei tanti vantaggi di vivere da soli era proprio quello.

Poteva invitare quanta gente voleva, senza dover rendere conto a nessuno delle sue azioni.
Viveva in quella casa da circa un anno, ed era decisamente più felice di quando stava con la sua famiglia.

Non diceva di odiare i suoi genitori, era troppo buono per farlo, ma sapeva che qualsiasi altra persona al suo posto li avrebbe odiati.
Il motivo del cattivo sangue che scorreva tra lui e la sua famiglia era molto semplice: omofobia.

Parlare dell'accaduto non gli piaceva per niente, aveva raccontato cos'era successo veramente solo a Namjoon, ed era sicuro di aver fatto la cosa giusta.
Nel suo gruppo di amici, era chiaramente quello che si era preoccupato di più per lui, quando i suoi genitori lo avevano cacciato di casa, intimandogli di non tornare.

Era stato davvero male. Non riusciva a spiegarsi come il fatto che fosse gay avesse fatto cambiare il modo in cui i suoi genitori lo avevano sempre visto.
Certo, era consapevole che non fossero mai stati troppo affettuosi con lui, nemmeno quando era bambino, ma non credeva che potessero addirittura buttarlo fuori di casa.
Forse era per quello che sentiva il bisogno di fare da 'mamma' del gruppo. Voleva solo dare agli altri l'affetto che lui non aveva ricevuto.

Ad ogni modo, Namjoon era stato la sua roccia, sempre, qualsiasi problema avesse avuto, e gli doveva molto.

"Dove possiamo dormire, hyung?"
La voce di Jungkook lo risvegliò dai suoi pensieri.
Rifletté un attimo, e rispose:" Nella camera degli ospiti ci sono due letti, e qua in salotto c'è il divano letto"

"Io sto nella camera degli ospiti!" gridò Hoseok, prima di correre su per le scale, evidentemente ancora sotto effetto dell'alcool.

"Kookie, io e te stiamo qui?" chiese Taehyung, picchiettando con la mano il posto sul divano accanto a sé, guardando Jungkook.
Il più piccolo annuì, ed andò a sedersi vicino al suo hyung, poggiandogli la testa sulla spalla, stanco.

Jin li guardò con occhi pieni di tenerezza: quei due erano così carini.

Poi si voltò verso Namjoon, dicendo:" Suppongo che ti toccherà la camera degli ospiti" e lo accompagnò al piano di sopra, dove Hoseok era già crollato nel mondo dei sogni.

Il ragazzo dai capelli viola ridacchiò alla vista del suo amico in quelle condizioni, certo che il giorno dopo avrebbe avuto un mal di testa da far paura.

"Vieni, devo darti qualcosa con cui dormire" disse il più grande, portandolo in camera sua.
Namjoon si sedette sul letto, stanco. Probabilmente si sarebbe addormentato di lì a poco, non riusciva quasi a tenere gli occhi aperti.

Jin iniziò a rovistare nell'armadio, alla ricerca di qualcosa che potesse andare bene al viola.
Trovò quello che cercava, ma quando si voltò verso l'altro, lo vide addormentato.

Gli si avvicinò, un sorriso spuntò sul suo volto. Ad essere onesto, in quel momento gli ricordava molto un angelo.
Accarezzò i suoi capelli viola per un po', guardandolo con dolcezza.
Non era il caso di svegliarlo.
Così prese una coperta e si sistemò accanto a lui, accoccolandosi al suo petto, per poi coprire entrambi.

___

Jungkook aprì un occhio, ancora assonnato.
Lanciò un'occhiata alla finestra, constatando che fosse ancora notte.

Tastò con la mano il materasso accanto a sé, vuoto.
Dove diamine era Taehyung?

Aprì anche l'altro occhio, alzandosi dal divano.
"Tae..?" lo chiamò, con la voce impastata dal sonno.
Si diresse a tentoni verso la cucina, in cui la luce era accesa, vedendo Taehyung intento a bere un bicchiere d'acqua.

"Ehi Kookie. Che fai sveglio?" chiese lui, rivolgendogli uno dei suoi sorrisi quadrati.
Jungkook sbadigliò, per poi rispondere:" Mi sono svegliato e ho visto che non c'eri, così sono venuto a cercarti. Che ore sono?".
"Quasi le tre. Ti raggiungo subito, tu torna a dormire" e gli sorrise.

Lo trovava semplicemente adorabile, con i capelli scuri scompigliati, mentre si stropicciava un occhio con aria stanca.

Jungkook annuì, e fece come gli era stato detto.
Dopo poco arrivò anche Taehyung, usando la torcia del telefono per non andare a sbattere come un idiota contro qualche mobile.

"Che hai qui?" domandò il più piccolo, indicando il labbro inferiore del suo hyung.
"Credo che durante litigio di prima tu mi abbia spaccato un labbro" replicò con noncuranza.

L'altro si sentì in colpa, anche se chiaramente non lo aveva fatto apposta.
Era solo ubriaco, e l'effetto di tutto quello che aveva bevuto non era sparito.

Stette fermo per un po', guardando Taehyung, cercando un modo per farlo stare meglio.

Così, quando ebbe trovato l'unica idea che gli paresse sensata in quel momento, si sporse verso l'altro e schioccò un piccolo bacio sulle sue labbra.

Taehyung spalancò gli occhi, incredulo.

Il più piccolo si separò da lui, e prima che l'altro potesse parlare disse:" Ora non ti farà più male".
Poi lo abbracciò e si rimise a dormire, mormorando sul suo petto:" Buonanotte Taetae"

Spazio autrice:
omg il primo bacio a stampo in una yoonmin è stato tra i taekook
quanta coerenza raga

comunque ogni tanto dovrò fare anche i capitoli che non ci azzeccano quasi niente con yoongi e jimin (probabilmente anche il prossimo ups) perché la trama deve essere varia ehh

ora mi dileguo bye

Lost • yoonmin    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora