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Già al sesto drink, Jimin era completamente andato.
Probabilmente era perché non beveva da un po', e ancora doveva riprendere 'allenamento', ma in realtà non era mai stato poi così bravo a reggere l'alcool.

Si sentiva la testa girare, e la musica nelle sue orecchie rimbombava forte, facendogli perdere la cognizione del tempo e della realtà circostante, ma andava bene così.
Non un solo pensiero per la testa, non un solo problema.
La cosa più difficile a cui dovette pensare fu cercare di capire se Jungkook e Taehyung si fossero duplicati oppure no.

Dopo due lunghi mesi era finalmente sereno, e niente avrebbe potuto guastare quel suo stato di tranquillità.
Quasi si era dimenticato della presenza dei suoi due amici, andando avanti a bere, e con la poca lucidità mentale che gli restava si chiese perché li avesse voluti lì con lui, quando sarebbe potuto andare direttamente da solo senza paura che i due lo frenassero dall'ubriacarsi troppo.
E in effetti è quello che fecero.

"Ehm, hyung? Non credi di star esagerando?" domandò il maknae, urlando per sovrastare la musica ad alto volume.
La sua voce arrivò ovattata alle orecchie di Jimin, che comunque recepì il messaggio e rispose, singhiozzando:" Ma che c-cosa dici... Io mi so gestire beniiiiissimoo".
"Ne sei sicuro? Perché a me non sembra che tu sia del tutto lucido" ribatté Taehyung, ma ricevette solo un movimento annoiato della mano da parte del maggiore, che per ripicca chiese alla barista un altro drink.

Certo, anche lui e Jungkook avevano bevuto, ma non tanto quanto Jimin.
Aveva le guance arrossate per via di tutto l'alcool ingerito, e i suoi movimenti si erano fatti traballanti e instabili.

Prima che i più piccoli potessero dire altro, però, un ragazzo picchiettò la spalla di Jimin, richiamando la sua attenzione.

Il biondo si girò a guardare quello che lo aveva chiamato, notando che non fosse solo - anche se forse era un effetto delle sue allucinazioni.
"Ehi bellezze, vi va di bervi qualcosa con noi?" esclamò lo sconosciuto, muscoloso, alto e dalla chioma bionda, con un sorriso che di innocente aveva ben poco.
"Dai, venite laggiù insieme a noi, ci piacerebbe un po' di compagnia" aggiunse il ragazzo dietro, spostandosi un ciuffo di capelli scuri da davanti agli occhi, con fare abbastanza provocatorio.
Era più basso del suo amico, e decisamente meno muscoloso, ma l'espressione che aveva stampata in volto trasmetteva la stessa malizia di quella dell'altro.

Il moro indicò un divanetto abbastanza appartato, dove altri due ragazzi stavano comodi fumando qualcosa che non sembrava una semplice sigaretta.

Taehyung e Jungkook si scambiarono un'occhiata d'intesa, decisi a declinare l'invito di quei due ragazzi, ma Jimin fu più veloce di loro e rispose con tono instabile:" Ma ceeerto che veniamo".
Si alzò dallo sgabello, e con passo traballante seguì i due ragazzi verso il posto che gli avevano indicato prima.

Gli altri due non poterono far altro che seguirli, con un brutto presentimento.


Spazio autrice:
non odiatemi, vi chiedo scusa

Lost • yoonmin    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora