79

1.3K 110 128
                                    

I giorni seguenti furono terribili per Jimin.
Ci aveva provato a non pensare più a Yoongi, e di conseguenza a stare bene. Ci aveva provato sul serio, più e più volte, ma evidentemente ogni suo tentativo era stato vano.

Ormai era passato quasi un mese da quando era finito in ospedale.
Per tutti i suoi amici quel mese era passato normalmente e in modo felice.
Sia Taehyung e Jungkook che Namjoon e Jin si erano messi insieme, Hoseok aveva una ragazza diversa quasi ogni settimana, e persino Yoongi sembrava stare meglio. Jimin lo vedeva sempre in compagnia di un ragazzo, un certo Kihyun, e non poteva fare a meno di essere geloso.
Ma non solo di lui, anche degli altri.

Per carità, era felice per i suoi amici, però adesso si sentiva ancora più solo.
Solo, perché tra tutti era l'unico evidentemente non in grado di andare avanti.
Il tempo per lui sembrava essersi fermato.
Ogni giorno gli pareva uguale al precedente.

Si alzava, tentava invano di mangiare qualcosa, e andava a scuola, dove fingeva di non stare troppo male solo per non essere troppo un peso per i suoi amici.
E quando tornava a casa si lasciava semplicemente andare a quella disperazione che lo logorava da dentro da ormai quattro mesi.

Aveva pensato così tanto in quel tempo, e si era reso conto con orrore di quanto la sua vita fosse andata a farsi fottere a causa di una sola persona.
Ormai non aveva più voglia di fare nulla di quello che gli piaceva prima.
Fosse stato per lui avrebbe passato la giornata seduto sul davanzale della finestra di camera sua, ad osservare come la vita delle persone fuori da lì procedesse come se nulla fosse.

Forse il problema era lui, che si era concentrato troppo su un problema infinitesimale quale la perdita del suo migliore amico.
E insomma, a lui sembrava un affare così importante, ma rispetto ai veri problemi, quello non era niente.
E lui si sentiva così un idiota, per non riuscire a superarlo.

Ormai era da qualche giorno che pensava al fatto che se non era riuscito a superare la cosa in quattro lunghi mesi, allora non ci sarebbe riuscito mai più.
Quella era un'ipotesi che detestava con tutto se stesso, ma non poteva evitare di pensare a quanto fosse effettivamente plausibile.

Ci stava pensando anche in quel momento, mentre osservava le gocce di pioggia sbattere sul vetro della finestra.
Se all'inizio di tutta quella storia odiava il brutto tempo, adesso lo amava.
In qualche modo vedere il cielo in preda a lampi, tuoni e vento gli dava l'impressione di guardare dentro se stesso.
E inoltre il rumore dei tuoni lo aiutava a pensare.
Pensare a quanto sarebbe stato più facile semplicemente mettere fine a tutto, finalmente un punto finale a tutto quel vortice di tristezza che sembrava non avere termine.

Quanto sarebbe stato liberatorio anche per gli altri non avere più lui intorno che si lamentava per ogni piccola cosa?

Forse la fastidiosa vocina nella sua testa aveva sempre avuto ragione.
Forse avrebbe davvero dovuto farla finita.

---

"Yoongi, ascoltami una buona volta e vai a parlare con Jimin!" sbottò Hoseok, alzandosi dalla panchina su cui entrambi erano seduti.
L'altro lo guardò con espressione annoiata, distogliendo l'attenzione dal suo telefono.
"Non è il momento giusto, Hoseok, lo sai. Te l'ho già detto".

"E quando sarebbe il momento giusto, eh? Non vedi quanto peggiora ogni giorno? Aspetti che sia troppo tardi per dirglielo?" gli urlò contro, fregandosene delle persone che passavano per il parco e che lo guardavano male a causa delle sue urla.

A quel punto anche Yoongi si alzò, fronteggiandolo.
"Ascoltami bene, ora. Questa è una questione che riguarda Jimin e me. Tu non c'entri, perciò fammi il favore di starne fuori".

Sembrava infuriato, ma non aveva messo in conto che Hoseok lo era ancora di più.

"No, tu ascoltami bene" disse, puntandogli l'indice al petto. Non è più una cosa tra te e lui, perché sembra che tu te ne stia completamente tagliando fuori. Jimin sta rischiando molto grosso a causa di una cazzata che tu hai fatto, e sinceramente non capisco come tu faccia a dormire la notte con tutto il male che gli stai provocando. Se davvero ti importa di lui quanto dici, parlaci una volta per tutte e vuota il sacco".
Si era avvicinato pericolosamente, facendolo retrocedere ad ogni passo.
Per un momento gli era anche sembrato di vedere o suoi occhi farsi lucidi, ma forse era stata solo una sua impressione.

Lost • yoonmin    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora