Al quinto richiamo da parte dei suoi amici, Seokjin finalmente li degnò della sua attenzione.
"Che volete?" sputò, seccato dal fatto che lo avessero interrotto nel bel mezzo dei suoi pensieri.Namjoon, Hoseok e Yoongi lo guardarono straniti, perché raramente il maggiore rispondeva con un tono simile.
Si trovavano a casa del rosso, stravaccati su divano e poltrone, mentre la donna delle pulizie ogni tanto faceva la sua comparsa nel salotto, per spolverare qua e là, e forse anche per ascoltare qualche pezzetto dei loro discorsi.
Erano lì da tutto il pomeriggio, a non fare assolutamente niente.
Passavano il tempo sgranocchiando patatine e facendo zapping tra i canali della televisione, dato che era venerdì e potevano benissimo fregarsene dei compiti.Tutto finché Jin non si era immobilizzato, pensando a chissà che cosa, senza dare udienza agli altri tre.
Leggermente scocciati dalla mancanza di attenzione, i più piccoli avevano iniziato a lanciargli patatine per farlo tornare sulla Terra, tra di loro, ma il moro aveva un'espressione così concentrata da non essersi accorto nemmeno di quello.
Allora lo avevano chiamato a gran voce svariate volte, riuscendo finalmente con successo a fargli connettere il cervello.
"A che cazzo stavi pensando di così intenso da dimenticarti della nostra meravigliosa compagnia?" chiese a sua volta Namjoon, ridacchiando.
"Modera il linguaggio, ragazzino" lo rimproverò Jin, facendo uscire allo scoperto il suo lato da madre bacchettona, provocando una risata dagli altri.Yoongi smise pian piano di ridere, e domandò di nuovo:" Okay hyung, però sul serio: a cosa pensavi?"
Jin storse la bocca, perché non poteva dire loro quello a cui stava pensando, soprattutto a Yoongi.
Infatti rifletteva sulla conversazione avuta il giorno prima con Jimin, rendendosi conto di essere stato forse troppo duro con il biondino.
Dopotutto aveva solo cercato qualcuno con cui aprirsi, e lui era solo stato capace di fargli una ramanzina.
Forse avrebbe dovuto scusarsi.Ecco, senza volere si era incantato di nuovo.
E quella volta non fu il suo nome chiamato ad alta voce a riscuoterlo, bensì un cuscino in pieno volto, lanciato dal padrone di casa.
"Hoseok! Ma che ti passa per la testa?!" strillò, preoccupato per la sua meravigliosa faccia."Che passa per la testa a te, piuttosto. Ti sei bloccato a guardare malissimo Yoongi così, senza una ragione" esclamò Hoseok, allargando le braccia, allibito.
Quel giorno Jin si comportava in modo troppo strano."Già" intervenne Namjoon. "Ci vuoi dire che hai?"
"No" rispose il maggiore, scrollando le spalle e lasciandosi ricadere a peso morto sullo schienale del divanetto di casa Jung.Gli altri spalancarono la bocca pronti a ribattere, contrariati, ma la donna delle pulizie fece il suo ingresso nella stanza, chiedendo con voce alterata:" Che cosa sono queste urla? Oh, ma guardate che macello avete fatto con quelle patatine! E sapete chi deve pulire adesso? Io. Quindi ora andate a farvi un giro, mentre io sistemo il casino che avete combinato!"
Nel mentre che pronunciava quelle parole, invitò poco gentilmente i ragazzi ad alzarsi e ad uscire.Loro le rivolsero un sorrisetto colpevole e mortificato, divertiti però dal buffo tono che aveva la donna quando si arrabbiava.
Conoscevano Suji sin da quando erano bambini, ed aveva sempre avuto quel modo di fare che divertiva tanto i ragazzi.
Perché per quanto cercasse di assumere un'aria intimidatoria, loro sapevano quanto in realtà fosse di una bontà unica.Però li aveva appena sbattuti fuori di casa.
"Va bene, ora che siamo lontani da orecchie indiscrete puoi dirci che ti passa in quella testolina" esordì Namjoon, picchiettando con un dito sulla testa del suo hyung, che prontamente gli spostò la mano con espressione infastidita.
Gli altri due annuirono alle parole del viola, curiosi."Sentite, non è nulla di che, è una questione che riguarda me e Jimin" rispose sbrigativo, non notando quanto Yoongi si fosse irrigidito a quel nome.
"Che c'entra ora Jimin?" domandò, cercando di sembrare normale.
"Oh?" Jin si accorse di aver detto probabilmente la cosa sbagliata.
"Niente di importante, abbiamo solo avuto una conversazione particolare ieri, e prima ci stavo pensando" cercò di rimediare, liquidando il tutto con un gesto della mano.Lo sguardo di Yoongi però si era assottigliato tanto da mettere Jin in soggezione.
A tal punto da fargli venire voglia di andare via."Anzi, sapete che vi dico? Devo proprio parlare urgentemente con Jimin, quindi me ne andrei. Hoseok scusati con Suji da parte mia e saluta tua sorella, io vi lascio" disse sbrigativo, iniziando a camminare all'indietro.
Con Namjoon e Hoseok che lo guardavano perplessi, e Yoongi che lo squadrava da capo a piedi, uscì dal giardino di casa Jung, correndo via.
I tre si scambiarono un'occhiata, concordando sul fatto che il maggiore stesse nascondendo qualcosa di più grande di quanto volesse ammettere.
Spazio autrice:
dai raga non è così tardi oggibtw questo capitolo mi piace particolarmente e non so perché, boh
comunque mi sono accorta di non aver mai fatto questa domanda: secondo voi perché yoongi si comporta così?
mi piacerebbe sapere che ne pensateora mi levo dalle palle, bye~
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Lost • yoonmin
Fanfiction[COMPLETATA] «dove jιмιn perde la perѕona pιù ιмporтanтe della ѕυa vιтa ѕenza ѕapere percнè» { вoy×вoy } { angѕт } { ѕelғ нarм } { anoreхιa } don'т lιĸe? don'т read #1 su 'angst' il 24/08/2019