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Per Jimin, quella giornata fu un vero e proprio inferno.

Sua madre aveva insistito perché rimanesse a casa, quel giorno, e nonostante lui non volesse rivedere Yoongi dopo la chiacchierata del giorno prima, doveva ammettere che sarebbe stato meglio andare a scuola e ritrovarsi faccia a faccia con lui, piuttosto che passare tutto il tempo con sua madre.

Si era presa un giorno di ferie così da poterlo controllare al meglio, e Jimin poteva giurare che non gli avesse lasciato nemmeno un attimo di tregua.

Aveva dovuto passare tutta la mattinata insieme a lei sul divano a vedere qualche stupido vecchio film, perché lei riteneva che 'non passassero del tempo insieme a divertirsi da troppo tempo'.
Jimin non sapeva quale fosse il concetto che aveva sua madre di 'divertimento', ma di certo stare ore e ore davanti allo schermo con sua madre che rideva alle battute più tristi dei personaggi dei film lui non lo trovava divertente.
In più se a quella situazione si aggiungeva la ciotola di popcorn che sua madre tentava di fargli mangiare con la forza, il divertimento precipitava ancora di più.

Ma il peggio della giornata non era ancora arrivato, ovviamente.

Dopo aver finito l'ennesimo film, Jimin si era finalmente alzato dal divano, stiracchiando braccia e gambe per essere stato seduto troppo a lungo.
"Mamma, io vado un po' di sopra, così magari faccio anche qualche compito" aveva detto, passandosi una mano tra i capelli biondi già in disordine, scompigliandoli ancora di più.
Chiaramente non avrebbe davvero fatto i compiti, non ne aveva per niente voglia, ma era convinto che sua madre, al solo sentir parlare di studio lo avrebbe lasciato andare.

Ma non quella volta.

"Non penso proprio, Jimin. Ora io e te usciamo e andiamo a mangiare da qualche parte" aveva esclamato infatti sua madre, prendendolo per il polso prima che potesse andare al piano di sopra.
"Che cosa? No mamma, non se ne parla. Mi hai tenuto a casa per riposarmi, giusto? Mi riposerò meglio in camera mia, sul letto, non fuori da qualche parte" aveva protestato Jimin, ma a quanto pareva sua madre aveva già deciso.

"Sciocchezze. Ora cambiati che così non puoi uscire di certo" aveva detto sua madre battendo le mani, e guardando con aria critica la larga tuta che indossava Jimin.
Il ragazzo sbuffò contrariato, con la consapevolezza che però quando sua madre si metteva in testa qualcosa era impossibile farle cambiare idea.

Così salì le scale, con un evidente broncio piantato in faccia, solo per far capire alla donna quanto lui fosse in disaccordo con la sua decisione.

Si cambiò mettendoci più tempo possibile, sperando che in quel tempo ad aspettarlo di sotto sua madre cambiasse miracolosamente idea, anche se sapeva che non sarebbe accaduto.

Con sorpresa, si accorse che i suoi amati jeans neri gli stavano più larghi del solito.
Squadrandosi per bene dallo specchio verticale sul retro della porta di camera sua, notò di essere dimagrito.
Da una parte se lo aspettava, avendo drasticamente diminuito i pasti, ma dall'altro lato ne era comunque sorpreso, perché di certo non credeva di poter perdere così tanto in così poco tempo.

"Jimin, datti una mossa!" sentì sua madre richiamarlo dal piano di sotto, così distolse lo sguardo dallo specchio e finì di prepararsi, per poi scendere le scale con una lentezza che diede non poco fastidio alla signora Park.
"Perché diavolo ci hai messo tanto?!" sbraitò lei.
Non gli diede però il tempo di rispondere, lo prese per il polso e lo portò fuori di casa, mentre Jimin si ostinava a guardarla male.

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"Mamma, ti prego, smettila di ordinare altra roba. Sento di stare per esplodere" si lamentò Jimin, portando una mano a massaggiarsi la pancia.

Sua madre lo aveva portato a mangiare il sushi, e nonostante all'inizio fosse stato felice della cosa, dopo solo qualche onigiri e una scodella di ramen si sentiva seriamente pieno.
E il fatto che lei continuasse senza sosta a ordinare altri pasti in teoria destinati a lui non faceva altro che aumentare il suo mal di stomaco.

"Ma come sarebbe a dire che stai per esplodere? L'ultima volta che siamo stati qui non la finivi più di mangiare" disse la donna, con un evidente bagliore di delusione negli occhi.
"L'ultima volta che siamo stati qui era quattro mesi fa, in caso non te lo ricordassi. E inoltre ti ho già detto a casa che sono stanco. Hai idea di quanta roba mi abbiano rifilato in ospedale? Scusami se sono leggermente meno in vena di riempirmi di sushi di quanto lo fossi quattro mesi fa!" esclamò con molta più enfasi di quanto avesse voluto.
Si accorse di aver esagerato quando vide gli occhi di sua madre diventare più lucidi.

Stava per scusarsi, ma un improvviso conato di vomito gli risalì su per la gola, e sentì l'impellente bisogno di correre in bagno.
Urlò un 'torno subito' alla madre e corse fino al bagno degli uomini, chiudendosi dentro giusto in tempo per rigettare anche l'anima nel water.

Non seppe per quanto tempo fosse rimasto in bagno, accasciato accanto al gabinetto e sentendosi uno straccio.
Si ricompose quando sentì qualcuno bussare alla porta e la voce di sua madre chiedere:" Tesoro, tutto bene?"
Sembrava preoccupata.
Forse era stato lì dentro più di quanto pensasse.

Aveva la sensazione che se avesse detto quello che effettivamente stava facendo, sua madre non l'avrebbe presa esattamente bene.
Così preferì mentirle ancora una volta, anche se a malincuore.
"Certo! Mi lavo le mani e arrivo" esclamò, utilizzando il tono meno sofferente che riuscisse a fare.
La donna mugolò in assenso, e il biondo sentì i suoi passi allontanarsi poco dopo.

Si alzò dallo sporco pavimento e tirò lo sciacquone.
Cercò di scacciare il saporaccio dalla bocca con dell'acqua, non riuscendoci appieno.

Uscì da quella cabina, pensando che forse il problema del cibo fosse più grave di quanto si fosse aspettato.


Spazio autrice:
hi guys, come state?

vi annuncio che la storia sta per giungere al termine ((con mia grande gioia))
ma don't worry, mancano ancora tipo 7 capitoli + l'epilogo
quindi ancora c'è della roba

e inoltre ci sarà il sequel :)

non so se inizierò a pubblicare subito dopo la fine di questa o se aspettare un po', vedrò più avanti

detto questo, bye~

Lost • yoonmin    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora