45

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"Oh, Jungkook, entra pure! È un piacere rivederti!"

La madre di Taehyung lo accolse con un sorriso caloroso in casa sua.
"Grazie, signora Kim" rispose con un inchino rispettoso.

"Taehyung è in casa?" chiese poi.
"Si sta facendo una doccia. Tu se vuoi puoi aspettarlo qui, io ora devo andare al lavoro" rispose la donna, sistemandosi lo chignon di capelli scuri allo specchio che stava nell'ingresso.

"D'accordo, grazie mille" disse, cortese, e andò a sedersi sul divano molto costoso che si trovava in salotto.

Amava la casa di Taehyung.
Era davvero grande e luminosa, piena di oggetti di valore che conferivano all'abitazione un'aria quasi da museo.
E in effetti non c'era da stupirsi, quella famiglia stava molto, molto bene economicamente.

Quando erano piccoli, a lui e Taehyung era proibito giocare nel salotto, perché casinisti com'erano rischiavano sempre di combinare qualche danno.

Ma quando nessuno faceva caso a loro, quello era il posto che preferivano per nascondersi e fingere di star svolgendo una qualche missione segreta.

Un sorriso spontaneo nacque sul suo volto, notando lo stretto spazio tra la vetrina e la parete, in cui loro due erano soliti nascondersi.

Rimpiangeva quei tempi, in cui non facevano altro che giocare senza sosta.
A quell'epoca Taehyung non era solo il suo migliore amico, era il suo compagno di avventure, l'unico che lo avrebbe aiutato a sconfiggere tutti i criminali del mondo, non appena sarebbero diventati supereroi.
Si, era una cosa abbastanza stupida.

Perso nei ricordi, non si era nemmeno accorto che la signora Kim era uscita di casa.

Si riscosse dai suoi pensieri però quando udì un urlo, voltandosi poi spaventato verso la fonte della voce.
Quello che si trovò davanti, però, lo fece avvampare all'istante, e poi deglutire rumorosamente.

"Jungkook! Che ci fai qui?" chiese Taehyung, probabilmente non avendo ancora realizzato in che condizione fosse.

"Oh, ehm, volevo solo parlare con te, e t-tua madre mi ha detto di aspettare qui, così.." disse, distogliendo lo sguardo dall'imbarazzo.

Taehyung notò come il viso del suo migliore amico avesse preso una sfumatura più rossa, e solo allora si rese conto di indossare solo un asciugamano legato intorno alla vita.
Era sceso al piano di sotto per prendersi un bicchiere d'acqua, ma vedendo qualcuno seduto sul suo divano, sapendo che sua madre non c'era, si era preso uno spavento tale da dimenticarsi del resto.

"Capisco" disse allora, tentando di suonare il più naturale possibile.
"Vado un secondo a vestirmi e poi parliamo" e corse al piano di sopra, mentre Jungkook cercava di rallentare il suo battito cardiaco.

Non sapeva nemmeno perché avesse reagito così.
Lui e Taehyung erano migliori amici da anni, e in diverse occasioni lo aveva visto seminudo, ma quella volta aveva sentito la gola seccarsi e il volto andare a fuoco.

Decise di non pensarci, e di concentrarsi sul perché fosse in quella casa.
Ci avrebbe riflettuto meglio una volta solo.

Spazio autrice:
ciao frenzi
oggi ho assaggiato il saikebon e nulla mi è piaciuto volevo condividere la notizia

btw gli yoonmin torneranno don't worry
non nel prossimo capitolo ma torneranno

comunque ho realizzato che sono al capitolo 45 e non so ancora bene come finirà la storia wow io si che sono organizzata

vabb vi dico ancora di andare a leggere la yoonmin mia e di La_Pazza_Grifondoro perché fare spam è sempre bello e niente ciao

Lost • yoonmin    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora