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"Non mi dà fottutamente ascolto".

Hoseok si voltò perplesso verso Yoongi, chiedendosi di chi stesse parlando.
Ma vedendo che il maggiore stava fissando le sue mani, chiuse in due pugni stretti, decise di chiedere spiegazioni:" Con chi ce l'hai ora?"

Yoongi alzò lo sguardo sul rosso, e il più piccolo ebbe quasi paura a vederlo così arrabbiato.
"Secondo te? Con Jimin ce l'ho, ecco con chi!" esclamò il moro, rivolgendo uno sguardo di fuoco al tavolo in cui il biondino stava tranquillamente seduto insieme agli altri.

Stranamente, quel giorno sembrava stesse meglio del solito.
E Hoseok non se lo spiegava, dato che a lui il lunedì metteva sempre angoscia.
A quanto pareva, anche a Yoongi il lunedì non piaceva, perché all'ora di pranzo si era distanziato dagli altri ed era andato a prendere posto ad un altro tavolo. E se Hoseok non lo avesse seguito, probabilmente sarebbe stato solo tutta la pausa pranzo.

"Che ti ha fatto stavolta? Io lo vedo molto tranquillo" sentenziò il rosso, scrollando le spalle.

Yoongi sbuffò alle parole di Hoseok, perché in quel momento gli sembrava di essere l'unico a preoccuparsi per Jimin.

"Non mangia".

Il rosso lanciò un'occhiata al tavolo del biondo.
"A me sembra che stia mangiando, invece". E prima che l'altro aprisse bocca di nuovo, aggiunse:" E dovresti esserne contento, dato che a quanto pare ti ha ascoltato".

Ma Yoongi scosse la testa:" No Hoseok, non capisci. Adesso sta mangiando, ma quanto scommetti che tra qualche minuto si alzerà per andare in bagno?"
L'altro continuava a non capire dove volesse andare a parare il più grande.
"Che fastidio ti dà se va in bagno?"

"Oh, andiamo, non puoi essere così stupido. È ovvio che se ci va è per vomitare" rispose acidamente, senza però distogliere lo sguardo da Jimin.

Hoseok ignorò l'insulto e disse:" Che cazzo stai dicendo? Non penso che sia a quei livelli".
"E invece ti dico che è così".
Il rosso sbuffò alla testardaggine dell'altro. "Bene, se ne sei convinto vai a chiedere conferma proprio a lui".
"Oh si, puoi scommetterci che lo farò" ribatté l'altro, alzandosi dal suo posto.

Il minore lo vide seguire Jimin, che si era appena alzato dal suo tavolo, molto probabilmente per andare in bagno, ignaro di essere seguito da un infuriato Yoongi.

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Si sentiva osservato dall'inizio della pausa pranzo, ma aveva deciso di non dare troppo peso alla cosa, convinto di starsi immaginando tutto.

E al momento, Jimin aveva cose più importanti a cui pensare.

Ad esempio il forte senso di nausea che lo aveva colto alla sprovvista proprio nel bel mezzo del suo pasto.
E lui sapeva benissimo cosa significava.

Si era alzato cercando di non dare troppo nell'occhio e tentando di sembrare normale ai suoi amici, ma appena fu arrivato in corridoio iniziò a correre, per arrivare in bagno in tempo.

Come da manuale, si chiuse dentro una delle cabine del bagno e si inginocchiò malamente, dicendo addio a tutto quello che era riuscito faticosamente a mangiare quel giorno.

Adesso si sentiva uno straccio, di nuovo.

Tirò lo scarico e si spolverò le ginocchia con le mani, schifato dal fatto di essersi dovuto accasciare in quel modo sul pavimento lurido del bagno.
Uscì dalla cabina pronto a lavarsi con enfasi le mani, ma si bloccò bruscamente sulla soglia della porta.

Quello che non si aspettava minimamente era vedersi comparire Yoongi davanti, che lo guardava con aria contrariata.

"Ehm.. Ciao, hyung" mormorò dirigendosi verso il lavandino con l'andatura più normale che riuscisse a tenere, sperando vivamente che il più grande non avesse intuito quello che stava facendo.
Vedendo che però il più grande non aveva aperto bocca, parlò di nuovo:" Da quanto sei qui?"
"Abbastanza da capire perché tu sei qui" rispose freddamente.

Jimin ammutolì, finendo silenziosamente di lavarsi le mani e poi piazzandosi faccia a faccia col maggiore.

"Ora non dici niente?"
"Cosa dovrei dirti?" ribatté, con sua grande sorpresa senza voce tremolante.
"Potresti dirmi perché lo fai, ad esempio".
"Credi che lo faccia volontariamente, Yoongi? Ti assicuro che se potessi lo eviterei".

Quello fu il turno di Yoongi di stare in silenzio.
"Ora sei tu a non dire niente" gli fece notare il minore.
"Sei ancora in tempo per non diventare irrecuperabile, Jimin. Devi uscire da questa cosa, prima che sia tardi" gli intimò, con un velo di tristezza negli occhi scuri.

"Sei tu l'unico che potrebbe aiutarmi, razza di idiota!" avrebbe tanto voluto urlargli, ma si trattenne.
Disse solamente:"Farò quello che posso", prima di uscire dal bagno e lasciare Yoongi a sospirare sconsolato.

Lost • yoonmin    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora