Un mese dopo
"Corri, corri, corri!"
Jimin continuava ad urlarsi mentalmente quelle parole, nella speranza che lo aiutassero a correre più velocemente.Si era svegliato tardi quella mattina, proprio quando sarebbe dovuto essere in orario.
Al suo risveglio, infatti, aveva trovato sette chiamate perse da Yoongi, e una decina di messaggi.Yoongi Hyung♡
Jiminie
Dove sei?
Jimin!!!!
Mi sto preoccupando
Saresti dovuto essere
qui venti minuti faSei vivo?
Sei fortunato che il volo
è in ritardoChe fine hai fatto?
???????
Piccolo ci sei?
Jimin lo aveva chiamato assolutamente mortificato per il ritardo, dando la colpa alla sua sveglia.
Così si era vestito in tutta fretta (temendo anche di aver infilato la maglia al contrario) ed era corso fuori casa, gridando un "Io vado!" a sua madre e suo padre.Non abitava troppo distante dall'aeroporto, per fortuna.
Erano circa quindici minuti a piedi, ma per quanto corse veloce, arrivò lì in poco meno di dieci minuti.Vide Yoongi, poco più lontano dall'entrata, che batteva il piede a terra e controllava l'orologio al polso con aria impaziente.
Gli corse incontro, travolgendolo con un abbraccio.
"Hyung!" esclamò, contento di vederlo.
"Ehi, piccolo. Te la sei fatta tutta di corsa da casa tua?" il maggiore ridacchiò, notando come Jimin respirasse affannosamente, con le guance arrossate per lo sforzo.
L'altro annuì.
Ripreso un ritmo di respiro normale, iniziò a scusarsi:" Scusa, scusa, scusa. Non avrei voluto fare tardi. Forse ieri sera saremmo dovuti tornare a casa prima".Yoongi sorrise al ricordo della serata precedente, passata al cinema insieme al minore, più a coccolarsi che a guardare il film.
"Non fa niente. Adesso sei qui" disse, lasciando un bacio sulle morbide labbra del biondo.Quando si separarono, Jimin lanciò uno sguardo al grande orologio appeso alla parete, per poi chiedere:" Quanto manca alla partenza?"
"Se fosse in orario mancherebbero cinque minuti, ma siccome questa compagnia fa schifo ne mancano trentacinque".Jimin sorrise, allacciando le braccia al collo del più grande:" Dai, almeno abbiamo più tempo per stare insieme".
"Che ne dici di entrare, invece di stare qui davanti all'entrata?" domandò Yoongi.
L'altro intrecciò le dita con quelle del suo ragazzo, per poi spostarsi dal punto in cui si trovavano."I tuoi bagagli sono già dentro?" chiese Jimin, quando ebbero trovato una panchina su cui sedersi.
"Mh mh. Anche mia madre è già in aereo. A proposito, mi ha chiesto di salutarti da parte sua".
Il minore sorrise contento.
Adorava la madre di Yoongi, era sempre stata una persona allegra, nonostante la sua malattia e la morte del marito.
E inoltre era stata molto felice, una volta saputo della relazione tra lui e suo figlio.
Non che i suoi genitori fossero stati contrari, ma la signora Min era apparsa molto più euforica.Rimasero lì seduti a parlare del più e del meno, Jimin con la testa adagiata sulla spalla dell'altro, fino ad arrivare a dieci minuti dalla partenza.
"Jiminie... Credo di dover andare..."
Il sorriso sul volto del biondo svanì pian piano.
Sapeva che quel momento sarebbe arrivato, ma sperava di avere ancora un po' di tempo.
Si alzò comunque, subito seguito dal maggiore, e gli prese le mani tra le proprie."Mi mancherai tanto, hyung" disse, lottando contro se stesso per non piangere.
"Anche tu mi mancherai, piccolo".
Lo abbracciò, lasciandogli un bacio sulla fronte.
"Mi verrai a trovare qualche volta, vero?"
Yoongi sorrise nel vedere gli occhi da cucciolo di Jimin nel fare quella domanda.
"Certo. Anche tu potresti venire da me, a volte".
"Ne parlerò con i miei" rispose.Si guardarono negli occhi per qualche istante, finendo per scontrare di nuovo le loro labbra, questa volta in un bacio non troppo casto.
Dopotutto, sarebbe staro il loro ultimo bacio per chissà quanto tempo.
Dovevano goderselo.Sarebbero rimasti lì ad intrecciare le loro lingue ancora per molto, ma una voce all'altoparlante li costrinse a separarsi.
"I passeggeri del volo 180 sono pregati di salire a bordo"Yoongi baciò la mano di Jimin.
"Qualsiasi cosa accada, ricorda che ti amo".
"Anche io ti amo, non sai quanto".
Un altro bacio, piccolo piccolo, e Jimin vide Yoongi allontanarsi da lui."Non ti dimenticherò, Yoongi, lo prometto".
Ma le promesse possono sempre essere mantenute?
THE END
RINGRAZIAMENTI
Bhè che dire ragazzi.
Mi dispiace che questa storia sia finita, perché a parte alcuni momenti di crisi mi è piaciuto davvero molto scriverla, e spero che a voi sia piaciuto leggerla.
Questa è stata la mia prima fanfiction riguardante i BTS, spero di migliorare col tempo e di portarvi storie sempre migliori.Vi ringrazio infinitamente per tutto il supporto che avete dato a me e a questa storia, per tutti i voti e i commenti, abbiamo superato le 10K visualizzazioni proprio oggi omg
Un ringraziamento speciale va alla persona che mi ha 'ispirato' la storia ((anche se francamente spero che non la leggerà mai, sarebbe imbarazzante))
Come ultima cosa volevo dirvi che spesso mi è capitato di leggere nei commenti di persone che dicevano cose del tipo 'mi ricorda la mia ex migliore amica' 'sembro jimin' e si insomma roba del genere.
Se accettate un consiglio, per favore non fate di questi problemi con i vostri rispettivi migliori amici la questione della vostra vita, perché non tutte le situazioni hanno un lieto fine, diciamo, e ve lo dico per esperienza.
Perciò certo, date importanza alla cosa, ma non rendetela la situazione più importante della vostra esistenza, perché non ne vale la pena.Detto questo, ancora tante grazie, il prima possibile pubblicherò il sequel, quindi stay tuned.
Vi amo
Mary~♡
STAI LEGGENDO
Lost • yoonmin
Fanfiction[COMPLETATA] «dove jιмιn perde la perѕona pιù ιмporтanтe della ѕυa vιтa ѕenza ѕapere percнè» { вoy×вoy } { angѕт } { ѕelғ нarм } { anoreхιa } don'т lιĸe? don'т read #1 su 'angst' il 24/08/2019