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Era passato già un quarto d'ora circa, da quando Jimin aveva seguito quei due ragazzi fino al loro divanetto appartato.

Si erano presentati, avevano detto di chiamarsi Jackson e Jinyoung, anche se sicuramente Jimin si sarebbe dimenticato quei nomi, dato lo stato in cui si trovava.
Non erano da soli, quei ragazzi.
Ad aspettarli c'erano un tipo con i capelli rosso fuoco, di nome Mark, e un altro con i capelli biondo platino.

"E tu come ti chiami?" aveva chiesto Jimin, con un sorriso di sbieco.
L'altro aveva ridacchiato, per poi rispondere:" Se ti dicessi il mio nome scoppieresti a ridere, stellina. Chiamami Bambam".

Jimin, molto esaltato dal nomignolo, aveva annuito in risposta, accomodandosi subito dopo vicino al ragazzo biondo platino.

In tutto ciò, Jungkook e Taehyung squadravano da capo a piedi quei ragazzi, non fidandosi per niente delle loro espressioni fintamente angeliche.
"E voi due? Non vi sedete qua per fare conoscenza?" li richiamò però Mark, invitandoli con un gesto a sedersi insieme a loro.

Tentennando un po', i due ragazzi si sedettero tra Jackson e il rosso, pigiati l'uno contro l'altro a causa del poco spazio.
Si lanciavano occhiate preoccupate, pronti a lasciare in fretta il posto in caso la situazione avesse preso una brutta piega.

"Come siete rigidi, bambini! Dai, su, il buon Bambam vi offrirà delle ottime canne. Ma solo perché siete voi, non fatene parola con nessuno" esordì il biondo platino, terminando il tutto con un occhiolino che sarebbe dovuto essere ammiccante, ma che servì solo ad aumentare il desiderio di Jungkook e Taehyung di andarsene.
Non tanto per loro, più che altro per Jimin, che sembrava molto propenso ad accettare l'offerta.

Bambam fece per avvicinare alle labbra dei due castani le due canne, prese chissà dove, ma Jimin gliene prese una di mano e disse, con il solito tono singhiozzante e poco stabile:" Ehi! E p-per me niente, Bammie?"
"La principessina ha ragione, Bambam" si dichiarò d'accordo Jinyoung, lanciando un'occhiata maliziosa a Jimin.

"Hyung, non credo che sia il caso-" iniziò a dire Jungkook, tentando di allontanare la canna dalla bocca di Jimin, ma il biondino fu svelto a schiaffeggiargli una mano.
"Non ci pensare nemmeno, feto" rispose acidamente, suscitando delle risatine da parte di Jackson e Mark, che guardavano la scena con aria divertita.

"Chim, starai male" lo avvertì Taehyung, puntando sulla poca lucidità mentale che forse era rimasta al suo hyung.
Chiaramente Jimin non aveva mangiato prima di andare là, e se già bere a stomaco vuoto era dannoso, non voleva nemmeno immaginare come sarebbe finita in quel modo.

Sfortunatamente, però, della lucidità mentale del maggiore non c'era alcuna traccia:" Ma figurati! Cosa può mai essere?"
Detto ciò, portò finalmente la canna tra le sue labbra.

Iniziò subito a fare effetto.
Improvvisamente Jimin si sentiva così allegro, pieno di forze e di voglia di fare, era decisamente energico.
Peccato che poco dopo iniziò anche a vederci doppio, più di quanto già non facesse, e che la sua visuale iniziò a scurirsi pian piano, fino a diventare completamente nera, tra gli sguardi confusi dei quattro ragazzi e quelli preoccupati di Taehyung e Jungkook.

Spazio autrice:
dai sono stata brava, non vi ho fatto aspettare così tanto

comunque martedì è il mio compleanno e boh niente volevo dirvelo.
non so se aggiornerò, ci tenevo ad avvisarvi

bye~

Lost • yoonmin    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora