𝒀𝒐𝒖𝒓 𝑨𝒏𝒈𝒆𝒍 𝑩𝒖𝒏𝒏𝒚•𝑱𝒆𝒐𝒏 𝑱𝒖𝒏𝒈𝒌𝒐𝒐𝒌•

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{Yoora's Pov}

<Una cioccolata calda, per favore> sorrido al cameriere, prima che che se ne vada con il mio ordine.
Questa mattina, non appena mi sono svegliata, è stato come ritrovarsi in un letto estraneo. È stata la stessa sensazione che ho avuto per settimane, dopo essere tornata da li.
Per scacciare via i vari pensieri, mi sono subito alzata e vestita per andare a fare colazione fuori. Infatti ora sono al bar dove poco tempo fa ci sono stata con Kiree.
Dopo un pochi minuti dal mio ordine arriva un ragazzo con la tazza di cioccolata calda fra le mani. Non sembra un cameriere e sento di averlo già visto.
Sposta la sedia di fronte a me e si siede sorridendo, ricevendo uno sguardo confuso da parte mia.
<Yoora, anche oggi la colazione è offerta> dice porgendomi la tazza di cioccolata calda.
Guardo il suo viso per vari secondi, cercando di capire chi possa essere e dove possa averlo già incontrato.
<Il nome Minho ti ricorda qualcosa?> chiede quasi offeso per la mia mancanza di memoria nei suoi confronti.
Non appena sento il nome, collego tutto e riesco a ricordare dove io lo abbia incontrato.
<Scusami davvero, sono pessima nel ricordare le persone viste una volta> mi giustifico cercando di sembrare il più sincera possibile.
Sinceramente ho una buona memoria in tutto, ma non mi importa più di tanto di questo ragazzo.
<Non c'è bisogno che-> cerco di dire, riferendomi alla colazione offerta da lui.
<Non dire niente al riguardo, è un piacere. Lo trovo anche un bel modo per conoscerci meglio> si avvicina poco di più a me.
Improvvisamente sento come se l'ansia stesse cominciando a prendere possesso del mio corpo.
Minho sembra notare questa mia sensazione, infatti, si allontana leggermente ridandomi quel poco di spazio che avevo precedentemente.
<Sempre se vuoi, ovviamente> dice riferendosi alla sua "proposta" di poco fa.
Annuisco e bevo un pò di cioccolata, non distogliendo gli occhi dalla vetrata del bar.
In questo momento spero solo non sia fuori a guardarmi di nascosto.
<Bene... che mi dici di te?> inizia una vera conversazione.
Appoggio la tazza sul tavolo e faccio finta di pensare a cosa raccontargli. Non posso dirgli chissà quanto della mia vita, soprattutto certi avventimenti è meglio evitarli.
<Non ho molto da raccontare di me, ma posso descrivermi un minimo. Ultimamente sto conoscendo una nuova Yoora e non è per niente facile da sopportare e capire> dico mettendola sul ridere.
Si stava creando una certa tensione al quanto imbarazzante.
<Saggia la ragazza, vai, dimmi chi pensi di essere> mi incita a parlare di me.
<Ultimamente mi sento una ragazza molto pensierosa e solitaria, dove raramente sento il bisogno di stare con qualcuno e di passarci il tempo. Non che mi dispiaccia ridere e scherzare ogni tanto, ma in questo periodo posso risultare un pò scontrosa e menefreghista. Ovviamente non sono sempre così, anzi... ultimamente non sono prorpio io> abbasso lo sguardo verso le mie mani, cominciando a giocare con le mie dita. Sto andando in un punto basso del mio carattere, è meglio che non venga sapere di me in questo periodo.
<Posso essere testarda e tederminata, se voglio una cosa faccio di tutto per ottenerla. Sono anche molto sensibile e altruista. Amo stare per le mie e farmi la mia vita, invece di immischiarmi in quelle degli altri... almeno che io non sia veramente interessata o preoccupata per loro. Mi piace essere coccolata, ma fino ad un certo punto. Le smancerie non fanno per me> mi metto a ridere. Ora sto raccontando la vera vecchia me.
Si mette a ridere anche lui, per poi farmi gesto di continuare.
<Mi piace aiutare le persone e dare consigli per qualsiasi cosa abbiano bisogno. Devo sempre portare a termine i miei obiettivi e non sono mai contenta se non ci riesco per davvero. Poi... ho tante passioni come il disegno, la musica, la fotografia e tante altre> mi fermo per pensare a che altro dire, ma non mi viene in mente più nulla.
<Quindi, da quello che hai detto, posso dedurre che tu sia una ragazza determinata, forte e altruista. Una ragazza con una vena artistica che vuole tenere per se> dice guardandomi dritto negli occhi.
Sono così talmente scuri che mi ricordano quelli di Jungkook. Ma i suoi trasmettono tutt'altro.
<Si, ma sono molto altro> dico guardandolo anch'io dritto negli occhi.
Sorride. Un sorriso particolarmene bello ma strano allo stesso tempo.
<In te vedo la misteriosità, Yoora. Nascondi molto altro>.
Mi irrigidisco improvvisamente, smettendo di muovere ogni singolo muscolo. Forse non respiro neanche.
<Non nascondo nulla di tanto importante, ma tutti hanno dei segreti, no?> cerco di svincolare il discorso, prima che possa scavare più a fondo nel mio passato.
<Si, hai ragione. Io ho davvero troppi segreti da mantenere>.

Non appena metto piede in casa, chiudo a chiave la porta d'ingresso e lascio borsa e cappotto nell'attaccapanni in salotto.
Minho ed io abbiamo fatto un giro per il centro, finchè non è dovuto tornare a lavoro.
Sembra che il negozio in cui lavora, sia di una sua lontana parente. Una gestione di famiglia insomma.
Abbiamo parlato di noi e di vari discorsi buttati in mezzo per caso, uno dopo l'altro. Lui ha parlato della persona che è e di quello che gli piace e non. Ha, inoltre, aggiunto che sarebbe davvero disposto a conoscermi, ma non ho capito bene il perchè.
Posso dedurlo, ma non sopporto farmi viaggi mentali per poi rimanerci male, anche se in realtà, non sono interessata a lui. Nemmeno per conoscerlo e diventarci amica.
Non è il momento... anche se sarebbe l'unico modo per pensare ad altro e non a lui.
Ma non posso sfruttare qualcuno per qualcun'altro, non è corretto sia per me che per le altre due persone in questione.
Mi ha lasciato il suo numero, chiedendomi di mandargli un messaggio non appena sarei arrivata a casa.
Ma non ora non me la sento di dargli corda. Non oggi almeno.
Vado in camera mia e mi soffermo a guardare la stanza dei miei genitori. In questo momento sento un pò la loro mancanza, soprattutto di mia madre e dei suoi consigli su come comportarsi con un ragazzo. Anche se ormai non ho più bisogno di questo tipo di parole.
Ricordo quando andavo alle medie, dove ebbi una delle mie pochissime vere cotte. Lei fu la prima a saperlo e la prima anche a darmi qualche dritta. Mio padre, invece, ha sempre cercato di rimanere in disparte per questi tipo di argomenti. Ma c'è sempre stato anche lui per qualsiasi cosa.
Entro in camera mia e mi abbandono sul letto ancora disfatto da stamattina. Non ho intenzione di sistemarlo, anche perchè probabilmente oggi resterò qui in casa a non far nulla.
Accendo il telefono e guardo se mi è arrivato qualche messaggio.
C'è ne uno da Jimin.

Jimin

Yoora!!!!!
Io e gli altri oggi andiamo
al bowling, che ne dici
di aggiungerti?
Ti prego, ci divertiremo!!!!.

Tutti quei punti esclamativi mi danno sui nervi, ma è il modo di scirvere di Jimin e mi fa ridere leggere le sue parole con il suo tono di voce.

Io

Va bene, dimmi a che
ora e dove ci troviamo.

Rispondo non pensandoci più di tanto.
Dimenticarli sarebbe inutile, soprattutto ora che stanno tornando più di prima.
Mai mi sarei aspettata di ritrovarmi questi tipo di messaggi, soprattutto dopo così tanto tempo.
Spengo il telefono e mi metto sotto le coperte, aspettando una risposta da parte di Jimin.
Spero solo di vederlo e di farla finita con questa sceneggiata di finto odio.

Scusate sono tornata a casa da poco e ho avuto problemi con la connessione.
Piaciuto il film?
Siete vive?
Cosa avete provato?
Io sono viva e vegeta... forse. Ho ancora in cervello un po' disconnesso per tutto quello che ho visto e provato.
Nella sala c'erano ragazze e ragazzi di tutte le età (pure 40'enni) che rendevano l'atmosfera davvero  bella. Mi sentivo a casa.
Spero vi sia piaciuto anche a voi, e che per chi non è riuscito a vederlo, gli auguro di avere una prossima occasione del genere.
Buonanotte💜