{Yoora's Pov}
<Penso che tu, ormai, ci abbia preso l'abitudine>.
Lo guardo negli occhi mentre gli accarezzo i capelli.
<A fare cosa?> chiede confuso.
<A rimanere qui con me quasi ogni sera>.
Sorride e mi bacia il collo, stringendomi ancora di più a se.
Siamo sul divano a guardare uno dei suoi tanti film horror, anche se in realtà l'unico a guardarlo è lui.
<Pensa che dovremo passare una settimana insieme. Mi farai impazzire> dice mettendosi a ridere.
<Io ti farò impazzire? sarai tu ad essere quello scaraventato fuori da chissà quale grattacielo>.
<Non credo proprio> mi afferra la vita e mi lascia cadere sul divano, togliendomi dalle sue gambe.
Mi blocca i polsi e inizia a farmi il solletico al collo e alla pancia, facendomi dimenare sotto il suo corpo.
<Jungkook!> cerco di liberarmi ma, come sempre, la sua forza è superiore alla mia.
<Se non vuoi passare una settimana con me a New York, allora porterò un'altra ragazza> si alza dal mio corpo e si mette in ginocchio sulla parte libera del divano.
Mi metto seduta di scatto e aggrotto la fronte.
<Ci devi solo provare Jeon>.
<Hai usato il cognome... sei gelosa Kitty?> chiede con tono da sbruffone.
Lo guardo dritto negli occhi e, quando meno se lo aspetta, gli salto addosso facendolo stendere sotto di me. Ora il controllo è mio, e non ne uscirà sano se continua così.
<Non sono gelosa, ma se solo provi a farlo->.
<Stai veramente provando a minacciare un Killer?> non mi lascia finire la frase.
Mi irrigidisco per una serie di secondi, per poi appoggiare le mani sul suo petto e stenermi su di lui. Vengo subito abbracciata dalle sue forti braccia e cullata dal suo buon profumo, leggermente mischiato al tabacco della sigaretta.
<Non sei un Killer>.
Lui può essere molto di più, ma non lo vuole ancora capire. Si, è ancora in mezzo ad un guaio di chissà quale importanza, ma non vuol dire che lo sia perchè è ancora convinto di essere il Jungkook che ho conoscito tempo fa.
<Yoora, non puoi capire cosa sto facendo per uscire da questo schifo. Non puoi immaginare cos'ho fatto per guadagnare i soldi da andare a New York> dice con un tono basso, la sua voce profonda mi rilassa, ma in questo momento non ci riesce.
Ha ragione, non posso immaginare nulla. Non voglio farlo.
<Non avresti dovuto, non ho bisogno di andare lontano per essere felice. Voglio solo che tu esca da qualsiasi problema> gli dico.
Torna a stringermi a se, come se avesse paura di perdermi in una sola volta. Vorrei tanto sapere come sta, perchè sono consapevole del fatto che, tutto quello che mostra, non è al 100% reale.
Inizio a baciargli il collo, lasciandogli una leggera scia di baci che arrivano allo scollo della maglia. L'unica cosa che voglio in qesto momento è vederlo felice e rilassato. Per una volta voglio che sia lui ad essere il primo. Spero che la pensi anche lui così.
Mi afferra delicatamente i capelli e li tira leggermente per farmi alzare la testa, vuole guardarmi negli occhi e io voglio fare la stessa cosa.
<Sei bellissima> sussurra.
Perdo un battito, non sono abituata a sentire queste parole da parte sua.
Nemmeno lui lo è nei miei confronti, ma non può immaginare quante volte me lo ripeti in testa.
Ma credo sia il momento giusto per farglielo capire.
<Anche tu lo sei... non immagini quanto>.
Sorride.
<Sono da buttare> si sistema i capelli e sposta lo sguardo dal mio.
Per la prima volta, non ha il coraggio di guardarmi.
Gli afferro il viso e lo riporto davanti al mio, mantenendolo a pochi centimetri di distanza.
<Sei bellissimo nelle tue cicatrici, nei tuoi graffi, nei tuoi lividi, nelle tue paure e insicurezze. Lo vuoi capire?> dico sperando in una risposta positiva.
Improvvisamente si scambiano le posizioni, ora sono io a sentire il suo peso.
Inizia a baciarmi, proprio come stavo facendo io poco fa.
Gli afferro i capelli e li tiro leggermente, non appena arriva alle clavicole. Sa che è uno dei miei punti deboli.
<Andiamo in camera>.Prendo le chiavi, il telefono e la borsa con dentro tutto il necessario, per poi aprire la porta e aspettare che Jungkook mi raggiunga.
Questa mattina, non appena ci siamo svegliati, abbiamo fatto colazione e siamo andati a fare la spesa insieme. Dopo mangiato ci siamo messi un pò sul divano a parlare e a decidere dove andare oggi.
Visto che partiamo fra due giorni, abbiamo deciso di andare a prendere una valigia nuova per me e dei vestiti da portare a New York.
Inutile dire che sono emozionata per la partenza che spero arrivi il prima possibile, anche se l'attesa è uno dei momenti più belli e fastidiosi allo stesso tempo.
<Ti stavo cercando al piano di sopra> dice Jungkook, mentre scende la scale per raggiungermi.
Non appena siamo tutti e due pronti, usciamo di casa e prendiamo la macchina per andare al centro commerciale.
Avrei voluto invitare anche Jimin e Taehyung, ma Jungkook mi ha praticamente obbligata a stare sola con lui.
Tra i due il più geloso è decisamente lui. Spesso sembra essere anche possessivo, sia con gli oggetti che con le persone.
<Spero che tu abbia tutto, passaporto e quant'altro> dice.
Annuisco, per fortuna ho tutto il necessario, altrimenti saremmo partiti ancora più tardi.
<Perfetto>.
Dopo qualche minuto arriviamo al centro commerciale, entriamo e iniziamo subito dai negozi di abbigliamento.
Ci dividiamo per i nostri reparti e ci diamo appuntamento fuori dal negozio.
Inizio a guardarmi intorno, vorrei prendere quasi tutto.
Vado a vedere delle felpe, per poi passare ai jeans.
Improvvisamente mi viene in mente la prima volta in cui sono andata in un centro commerciale insieme a Jungkook.
Lo avevo fatto spaventare nascondendomi da qualche parte, quel giorno urlò per tutto il negozio.
<Yoora?> mi sento richiamare.
Mi giro e capisco subito di chi si tratti.
Minho insieme ad una ragazzina.
<Ciao Minho> lo saluto guardando la ragazza.
Si assomigliano parecchio.
<Lei é mia sorella> spiega spingendola leggermente in avanti.
<Piacere, io sono Yoora> le allungo la mano, ma la stretta non viene ricambiata.
Sembra strana, molto introversa e spaventata.
Poso lo sguardo su Minho e gli sorrido, sperando di spezzare questa breve tensione creatasi.
Se Jungkook lo becca, finisce male.
<Minho... io devo andare, ci vediamo> dico incamminandomi verso l'uscita del negozio.
Non mi giro nemmeno per vedere la sua reazione, non posso dargli altre attenzioni. Non posso rischiare che Jungkook lo conosca o riconosca.
Esco dal negozio e mi fermo davanti all'entrata, aspettando che Jungkook esca il prima possibile.
Ho rischiato tanto.______________________________
I prossimi capitoli riguarderanno alla partenza di New York.
Sono un po' emozionata nel dirlo perché è un mio grande sogno quello di visitarla e... sono sicura che metterò ancora più impegno nei prossimi capitoli.
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𝒀𝒐𝒖𝒓 𝑨𝒏𝒈𝒆𝒍 𝑩𝒖𝒏𝒏𝒚•𝑱𝒆𝒐𝒏 𝑱𝒖𝒏𝒈𝒌𝒐𝒐𝒌•
FanfictionVERSIONE CARTACEA DISPONIBILE SU AMAZON KDP (LINK IN BIO) ~Sequel di Your Killer Bunny~ Ed è proprio quando pensi che sia tutto fallito, che sia tutto un ricordo, una promessa infranta, che lui torna a salvarti. . . •Vi auguro una buona lettura e s...