𝒀𝒐𝒖𝒓 𝑨𝒏𝒈𝒆𝒍 𝑩𝒖𝒏𝒏𝒚•𝑱𝒆𝒐𝒏 𝑱𝒖𝒏𝒈𝒌𝒐𝒐𝒌•

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{Jungkook's Pov}

<Ti amo, Yoora> le sussurro separandomi dalle sue labbra.
Mi escono così, come fossero le uniche parole capaci di farmi star meglio con me stesso.
Si irrigidisce di colpo gurdandomi negli occhi, ora leggermente lucidi.
L'ho fatta soffrire per così tanto tempo che, queste parole, se le è meritate davvero.
Prima di venire qui, abbiamo deciso di non farci promesse... ma io ne sto involontariamente porgendo una ad entrambi.
Prometto di proteggerla, di renderla felice e di tenerla lontano dallo schifo che ho intorno. Le prometto di non lasciarla più, di non perderla per orgoglio e per rabbia.
A me prometto di uscire da questa vita, prometto di liberarmi di tutte le cazzate che ho fatto e di non tornare mai più dentro a questo orribile mondo.
<Jungkook> mi richiama, afferrando il mio viso fra le sue mani.
<Devi stare davvero male, per dirmi queste parole> dice per scherzare.
Ma non appena smette di ridere, fa iniziare un percorso di lacrime lungo il suo viso pallido e delicato.
<Mi sei mancato, Jungkook>.
<Lo so Yoora, lo so>.

{Yoora's Pov}

Sento il campanello suonare in continuo, facendomi svegliare in modo brusco.
Mi alzo dal letto, infilo le giabatte e scendo di sotto per andare a vedere chi è alla porta.
<Mamma! papà!> esclamo aprendo le braccia per abbracciarli.
Entrano in casa e mi salutano calorosamente, con tanto di pacche sulla schiena da parte di mio padre.
Mi ero quasi dimenticata del loro arrivo, visto che il mio cervello è disconesso da ieri sera.
<Come stai Yoora?> chiede mia madre che si accomoda in salotto, seguita da me e mio padre.
<Bene> rispondo un pò titubante.
Non dovrei pensare a tutto quello che sta succedendo, sia con Minho che con Jungkook e gli altri, ma è inevitabile dopo aver sentito la domanda di mia madre.
Ricevo uno sguardo dubbioso da parte di mia madre, che conoscendomi bene, ha già capito che qualcosa non va.
Cerco di cambiare discorso, cominciando a parlare del bar, del lavoro, di Kiree e di come me la sto passando durante questi giorni. Ma ovviamente, non è tutto vero.
Mentre i miei genitori iniziano a parlare di loro e del trasferimento, sento alcune notifiche provenire dal telefono.
Minho.

Minho
Yoora, sono passato davanti
casa tua, i tuoi genitori
sono già arrivati?

Minho
Ho una sorpresa per te,
in modo da farmi scusare.
So che ti piacciono i piccoli gesti.

Minho
Sempre che funzioni.

Non rispondo, ma mi alzo per andare alla finestra e controllare che non sia fuori. Ma lo vedo dall'altra parte della strada, con la testa abbassata sul telefolo, ad inviarmi ancora messaggi che non guarderò.
<Yoora, che succede?> chiede mio padre, interrompendo il loro argomento.
<Nulla, va tutto bene, volevo vedere se il tempo fosse bello. Voglio portarvi a fare un giro> dico facendo finta di nulla.
I miei genitori sorridono e si alzano dal divano, pronti per uscire con me.
<Vado a prepararmi, ci metterò pochissimo> guardo un'ultima volta fuori dalla finestra, per poi correre in camera mia e prepararmi.
Una volta finito, metto un cappotto lungo nero, prendo la borsa di Gucci regalata da Tae qualche anno fa, ed esco insieme ai miei genitori.
Minho è ancora nello stesso punto di prima, ma questa volta parla al telefono.
Cerco di non farmi notare, ma non appena mio padre entra in macchina e chiude forte la portiera, Minho si gira e mi nota.
<Yoora!> eslcama attraversando la strada.
Ha una scatola leggermente grande sotto braccio e un largo sorriso in viso.
<Vattene> gli dico non appena i miei genitori sono in macchina.
Lui mi guarda confuso e si abbassa leggermente per salutare i miei genitori.
Mi metto davanti al finestrino rivolto verso Minho, in modo da nasconderli.
<Non ho tempo per te, ho di meglio da fare> faccio per salire in macchina, ma vengo bloccata dalle sue mani.
Stringe il mio polso e mi trascina addosso a lui.
<Scusa Yoora> sussurra.
Mi porge la scatola e mi saluta, andandosene via come se non fosse successo niente. Lo guardo finchè non si allontana del tutto, per poi salire in macchina e mettermi alla guida.
<Chi era?> chiede mia madre.
<Nessuno> rispondo secca.
Mi ha fatto passare la voglia di godermi una giornata insieme ai miei genitori.
Parto verso la destinazione in cui voglio andare e non parlo per tutto il tragitto.

Sembra che non abbiano mai visto Seoul dall'alto.
Li ho portati su una collina a vista città, per far prendere un pò d'aria a loro e a me, visto che è da tanto che non esco dal centro città.
Si sta facendo sempre più buio e il clima sta diventando sempre più freddo, ma ai miei genitori non da fastidio il clima. Si sono vestiti davvero pesanti per venire qui, mentre io ho solo una felpa, jeans e un cappotto primaverile, visto che prima di uscire non faceva tanto freddo.
<Torniamo a casa? devo andare al bar fra un'ora> chiedo alzandomi da terra.
Loro annuiscono e cominciano ad incamminarsi nel sentiero che porta alla macchina, mentre io guardo un'ultima volta la città e sorrido nel vederla illuminarsi piano piano.
Sarebbe bello portare Jungkook qui.
Raggiungo i miei genitori e, quando siamo arrivati alla macchina, saliamo e torniamo a casa.
Guardo le notifiche sul cellulare e noto altri messaggi da parte di Minho, mandati dieci minuti fa circa.

Minho
Hai aperto la scatola?

Minho
Yoora, mi dispiace.

Minho
Stasera verrò a trovarti
al bar, non posso stare
in queste condizioni.
Mi sento troppo in colpa.

Potrei eliminare i messaggi e bloccarlo, ma poi mi sentirei io quella in colpa.
So perdonare facilmente, ma allo stesso tempo non dimentico, e fa male.
Fa tanto male perchè sai di aver perdonato quella persona, ma ti ricordi quello che ti ha fatto, ed ogni volta che la vedi, non può non tornarti in mente.
Fa male perchè devi fingere che sia tutto passato, come se non fosse mai successo nulla.
Ti convinci di voler dimenticare, ma proprio quando ci provi, torna a galla tutto.

Un capitolo di passaggio un po' noioso vero?
Secondo voi cosa ci sarà dentro la scatola? Non immaginatevi chissà cosa... Yoora ama i piccoli pensieri fatti con tutto il cuore.
Chi è cosi?

AUGURI YOONGI!