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Ho creato un gruppo Whatsapp, per chi volesse partecipare, può inviarmi il numero nei messaggi qui su wattpad, o può scrivermi in direct su instagram in modo da ottenere il link del gruppo (your.killer.bunny.angel)

{Yoora's Pov}

<Buonanotte signor Min, buonanotte Shiun> dico uscendo finalmente dal bar.
Mi hanno fatto uscire un'ora prima, visto che avrebbero potuto gestire bene la situazione con i clienti.
Seoul è ancora piena di luci e gente che gira nel centro, fermandosi a mangiare in ogni bancarella che incontra.
Per le strade ci sono i soliti artisti che ballano, cantano e recitano davanti a tutti. Le grandi città sono belle anche per le persone che la frequentano.
Allungo la strada di casa per passare ancora un pò più di tempo qui fuori, essendo da tanto che non esco alla sera da sola o con Kiree.
Mentre vago tra i miei pensieri, mi infilo in una via abitata mai vista, sperando che porti in quella di casa, visto che quasi tutte si collegano a quella.
Ci sono solo lampioni e qualche luce nelle case, ad illuminare la strada. Non sento nulla se non il silenzio della notte, mischiato al leggero vento d'inverno.
Dopo un paio di minuti, mi ritrovo nella via di casa, tiro fuori le chiavi dalla borsa e preparo quella della serratura del cancello e della porta d'ingresso.
I miei vicini staranno tutti dormendo, visto che le finestre sono tutte chiuse. Per fortuna abito in un luogo tranquillo con persone veramente educate, e difficilmente sento chiasso dalle altre abitazioni, a contrario mio e di Kiree quando siamo insieme pomeriggio e sera.
Tendiamo sempre a mettere la musica al massimo, a cantare e a ballare senza vergognarci di sbagliare parole o di muoversi fuori ritmo di musica. Più volte i vicini sono venuti a lamentarsi con me, ma non li ho mai ascoltati sul serio, ho sempre chiesto scusa e continuato a divertirmi con la mia amica.
Arrivo davanti il cancello di casa, ma quando infilo le chiavi nella serratura, sento richiamarmi.
<Yoora>.
Mi giro di scatto per lo spavento e mi concentro sulla figura che ho davanti.
Non poteva che non essere lui.
<Ti odio> dico facendo un lungo sospiro.
Il ragazzo si mette a ridere, portando una mano dietro la testa per pettinarsi i capelli con le dita.
<Si, lo so. Volevo darti la buonanotte, visto che prima mi sono comportato da arrogante> dice avvicinandosi a me.
Abbasso la testa e sorrido leggermente, sperando che il buio della notte riesca a comprirmi abbastanza il viso.
Jungkook mi alza il viso con due dita, posizionandole sotto il mento in modo delicato.
<Anche se... non credi sia troppo presto per andare a dormire?> chiede.
<Cos'hai intenzione di fare Jeon?> gli chiedo alzando gli occhi al cielo.
Non sento più sonno e improvvisamente sento il bisogno di stare con lui.
<Ho intenzione di portarti in un luogo che conosci abbastanza bene> mi afferra per i polsi e mi trascina ancora più vicino a lui, abbassandosi di poco per arrivare alla mia altezza.
Ho capito dove vuole portarmi, in quel luogo dove gli parlai per l'ultima volta, prima che svanisse tutto di nuovo.
<Questa volta non ci saranno promesse>.
Scrollo la testa, nessuna promessa. Non per ora, almeno.
<Andiamo> dico facendomi portare da lui fino alla macchina.
Salgo su e mi metto nel sedile difianco al suo, osservando le sue mani perfette sul volante.
Di lui amo proprio tutto, e mi sento una stupida a pensarlo, ma non ci posso far nulla.
Sono veramente innamoarata di un killer?.
Di uno spacciatore?.
Di un misterioso criminale?.
Si, e se dovessi incontrare la Yoora di qualche anno fa, le direi di percorrere la stessa strada che sto percorrendo io ora.
Guardo fuori dal finestrino mentre Jungkook fischietta qualcosa che stanno dando alla radio, nonostante sia a basso volume riesco a riconoscere la canzone.
Quella che cantava ogni volta che faceva la doccia, quando si vestiva o quando si annoiava in camera sua. I need you.
Inizio a canticchiarla anch'io, ricevendo uno sguardo sorpreso da parte sua.
<La sai?> chiede.
<Come potrei non saperla? dopo tutte le volte che l'hai cantata?>.
Sorride, ipnotizzandomi in un secondo.
In questo momento, dipendo solo da lui.

Siamo solo noi in mezzo ai tanti vagoni abbandonati. Siamo sul nostro, quello che ci ha fatto passare vari momenti belli e difficili allo stesso tempo.
Nonostante faccia freddo, sento di star bene fra le braccia di Jungkook, mentre guardiamo le stelle e la luna ricoperta da un velo di nuvole.
In lontananza, si sentono i rumori della città ancora viva durante questa notte.
Vorrei stendermi a addormentarmi fra le sue braccia, mentre rimaniamo scomodi su questo vagone blu arrugginito, in mezzo al vento d'inverno e ai pericoli della notte.
Mi rannicchio ancora di più su me stessa, in modo da riscaldarmi maggiormente.
<Se hai freddo ti porto a casa, non voglio che ti ammali> sussurra come se ci potesse sentire qualcuno.
<Sto bene, basta che non ti allontani> dico.
<Non lo farei>.
Chiudo gli occhi e respiro il suo profumo, mentre gioco con gli anelli che porta alle dita.
Me ne provo uno e sorrido al fatto che mi stia davvero enorme, avendo le mani davvero piccole e le dita affusolate.
Mi afferra le mani e le porta attorno alla sua vita, in modo da essere ancora più vicina a lui.
<Voglio smettere> inzia a parlare dal nulla, spezzando il silenzio che si era creato intorno a noi.
<Smettere cosa?> chiedo un pò confusa.
Non risponde ma fa aumentare il suo battito cardiaco e improvvisamente cambia posizione, facendomi sedere sulle sue gambe, mentre le mie circondano la sua vita e il suo viso distanzia poco dal mio.
<Voglio smettere di essere quello che sono, anche se in realtà è tutta una maschera che ha ricoperto la mia vita fin da adolescente. Mi manca mia madre, ma non mio padre. Mi manca la scuola, ma non lo studio. Mi manca giocare, ma ora sono troppo grande. Mi manca la mia prima casa, ma ora è solo un abbandono alla mia vecchia vita. Mi manca vivere sereno, invece di sporcarmi di sangue fino alla testa. Mi manca tanto, ma quel tanto è durato poco>.
I suoi occhi si fanno lucidi ed impassibili allo stesso tempo, non riescono a rendere trasparenti le sue emozioni, eppure, riesco a leggere la sua stanchezza nello sguardo.
<Mi manca anche mio fratello> sussurra piano.
Ho come la sensazione che non abbia voluto veramente far sentire l'ultima frase.
Di suo fratello me ne ha parlato davvero poco, quasi da non ricordarmi niente di lui.
Ci teneva tanto, ma il male che gli ha provocato indirettamente, ha fatto si che Jungkook non lo nominasse mai.
<Insieme abbiamo passato pochissimo tempo. Se ne è andato di casa subito dopo aver compiuto la maggiore età e dopo essersi laureato. Lasciandomi con quel mostro di mio padre e la mia povera madre sofferente e sola. Sparì dal nulla, lasciando una semplice lettera dentro il cassetto che condividevamo quando eravamo inseparabili. Aveva scritto il luogo in cui sarebbe andato a vivere, ma poi ho deciso di dimenticarlo per sempre... ora me ne pento> spiega facendo scendere alcune lacrime dai suoi occhi.
Vederlo così è come un forte pugno al petto, quasi mi manca il respiro nel sentirlo parlare con questo tono di sofferenza.
Lo abbraccio. Lo abbraccio nel modo più forte possibile. Se potessi donerei tutte le mie energie per lui.
<Dirti che mi dispiace sarebbe inutile. Jungkook... voglio vederti così fragile> riesco solo a dire.
Tutta la corazza che si è creato durante questi anni, si è spezzata in una volta sola. Le crepe che aveva sono completamente diventate il nulla per lui. Ora la sua vera anima è spoglia di ogni falsità. In questo momento, la fragilità, è quella che regna la sua mente e il suo corpo.
Sembra essere così forte e contagiosa.
<Basta Jungkook, saresti dovuto uscire da questa vita da tempo, proprio come hai voluto fare con me. Sii egoiosta e mettiti prima di tutti per una volta> cerco di parlare con un tono convincente e arrabbiato, voglio tirarlo fuori da questo suo mondo.
<Non posso, Yoora, non posso> sussurra singhiozzando.
<Si che puoi, Jungkook, puoi far tutto se vuoi>.
Mi allontana da lui, guardandomi dritto negli occhi, per poi poggiare le sue labbra sulle mie, unendole del tutto.
Porto le mani fra i suoi capelli e li tiro leggermente, facendolo mugolare per il lieve e piacevole dolore che gli sto facendo provare.
Non sento più nulla se non le nostre labbra che si allontanano e avvicinano di continuo.
Vorrei tanto renderlo felice.
<Ti amo, Yoora>.


Questo capitolo mi piace davvero, ci ho messo 4 ore a scriverlo, senza pause e senza nulla.
Ho provato tante emozioni, come se in quel momento fossi stata Yoora.
Spero vi sia piaciuto e che vi abbia fatto emozionare.

𝒀𝒐𝒖𝒓 𝑨𝒏𝒈𝒆𝒍 𝑩𝒖𝒏𝒏𝒚•𝑱𝒆𝒐𝒏 𝑱𝒖𝒏𝒈𝒌𝒐𝒐𝒌•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora