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{Yoora's Pov}

È ormai mezzanotte e il bar è chiuso da almeno due ore.
Shiun mi ha fermata per parlare un po', visto che era da una settimana che non ci vedevamo.
Mi ha raccontato di alcuni avvenimenti che le sono successi la scorsa settimana, per poi prendermi le mani e dirmi che se non avessi cambiato modo di lavorare, sua padre mi avrebbe licenziata.
Non so come fare per migliorarmi nel lavoro, anche perché sono consapevole del fatto che ultimamente io sia distratta in tutto, e che provando a velocizzare i movimenti creerei ancora più inconvenienti sul lavoro.
Mi alzo dalla panchina e saluto Shiun, ringraziandola dell'avviso che mi ha dato poco fa, nonostante io non ci possa far nulla.
Inizio a camminare verso casa, tenendo le mani in tasca per il gelo che fa.
È da una settimana che non vedo più i ragazzi, non si sono nemmeno fatti sentire tramite un messaggio o una chiamata. Non sono più stati al bar e non li ho nemmeno visti in giro.
Tutto questo da quando siamo andati al bowling insieme.
Prendo il telefono dalla tasca del cappotto e guardo se ho ricevuto dei messaggi durante le ore di lavoro.
Solo un "buonanotte" da parte di Minho e un "Chiamami quando puoi" da mia madre.
In momenti come questi, mi sento talmente sola, che è come se mi avessero dimenticata tutti.
Forse è anche colpa mia. Non sono mai la prima a cercare qualcuno, a chiedergli di uscire o andare sotto casa sua e fargli una sorpresa. Sono sempre stata cercata dagli altri, fino a che non arrivavano a stancarsi di fare sempre la prima mossa.
Giro per la via di casa e intanto cerco le chiavi nella borsa, trovandole quando sono proprio davanti al cancello.
Quando sto per aprire la porta, qualcuno mi afferra da dietro e mi chiude la bocca con una mano, impedendomi di urlare.
Sento mille brividi percorrermi il corpo, la paura salire a dismisura fino a farmi inumidire gli occhi.
Inizio a dimenarmi e a cercare di liberarmi dalla sua presa, ma sono troppo debole per farlo.
<Yoora> sento sussurrare al mio orecchio.
Improvvisamente mi calmo, perdendo un battito per la sua voce.
Vengo liberata dalla sua stretta e mi giro verso di lui, guardandolo dalla testa ai piedi per capire se sia davvero la persona che penso.
<Jungkook?> chiedo ancora insicura.
Ci sono solo le luci dei lamponi che gli illuminano il viso.
Non risponde, mi guarda dritto negli occhi rimanendo immobile sul posto.
Vorrei affondare fra le sue braccia e appoggiare la testa sul suo petto, proprio come facevo tempo fa.
Mi avvicino lentamente a lui e, con le braccia tremanti, circondo la sua vita stretta.
Ricambia l'abbraccio ed improvvisamente non sento più freddo.
Inizio a piangere sul suo petto e stringerlo ancora di più a me, come se fosse solo tutto un sogno che prima o poi dovrà svanire. Ho così tanta paura di perderlo e di lasciarlo andare, che piuttosto mi metterei in ridicolo per lui.
Non so perché sia qui e al momento non mi interessa più di tanto, so solo che non voglio lasciarlo.
Le sue mani si incastrano fra i miei capelli e la sua testa si appoggia sulla mia, facendomi sussultare per la sorpresa nei suoi gesti.
Non sento freddo, non sento nessun rumore, non sento più nulla intorno a noi.
Solo le nostre palpitazioni che non sanno mentire a quello che stiamo provando.
Vengo sollevata in braccio e portata in casa, dove vengo appoggiata sul primo mobile che capita.
Ci sono ancora le luci spente, non riesco più a vedergli il viso.
Le sue mani non si sono ancora separate da me, ed ora sono sulla mia vita, che mi tengono stretta a lui.
Non capisco se mi stia guardando o se mi stia per lasciare un'altra volta.
<Voglio vederti> dico cercando il suo viso da accarezzare.
Lui afferra la mia mano e la porta intorno al suo collo.
Non riesco a realizzare il tutto, non riesco a capire se sia la realtà o tutto un sogno.
Non capisco perché così dal nulla, dopo anni, dopo avermi fatto promesse mai mantenute, dopo avermi fatto credere che fosse stato tutto solo tempo sprecato.
Si allontana da me, lasciandomi seduta su un comodino del salotto, in mezzo al buio della casa.
Lo sento camminare e poco dopo fermarsi e accendere una piccola bajour.
Finalmente ritorno a vederlo in viso.
Sta sorridendo leggermente.
In questo momento non sento più nessun peso nel petto, nessun peso nello stomaco, nessun peso in nulla.
Mi sento leggera, spensierata, viva.
Jungkook mi fa sentire viva.
Scendo dal mobile e mi avvicino a lui, sperando di sentirlo parlare almeno una volta.
<Cosa sta succedendo?> chiedo più a me stessa che a lui.
<Non lo so, avevo solo voglia di vederti> sussurra accarezzandomi una guancia.
Nel suo tono sento qualcosa di strano, non sta mentendo ma allo stesso tempo c'è altro.
<E?> chiedo sapendo che non è finita qui.
Si irrigidisce e si allontana abbassando la testa, spezzando l'atmosfera che si stava creando.
Si stava ricreando quella bolla che non ha avuto tempo di nascere quel giorno al bowling.
<Scusa, non dovrei essere qui> si gira di scatto, andando verso la porta con passo spedito.
Non posso permettergli di lasciarmi ancora. Sparatutto adesso.
<Jungkook!> lo richiamo afferrandogli un lembo della sua felpa nera.
<Ti prego> sussurro implorante.
<Perché non dovresti?>.
Rimane con la mano sulla maniglia della porta e lentamente la lascia andare.
<Non posso tornare dal nulla, solo perché mi manchi. Non posso tornare solo perché non riesco a non pensarti. Non posso tornare dopo tutto questo tempo in cui ti ho preso in giro. Yoora... ti dovrei solo fare schifo> dice tutto d'un fiato.
Rimango a guardarlo stupita dalle sue parole, quasi mi viene da ridere a pensare che qualcuno gli possa aver fatto il lavaggio del cervello.
<Spero tu sia impazzito Jungkook, perché saresti solo cieco a non vedere tutto l'incontrario di quello che hai detto> mi mordo il labbro nervosa, iniziando a sentire nuove lacrime rigarmi il viso.
Jungkook appoggia il palmo delle mani sulle mie guance e inizia ad asciugare le lacrime, sorridendo teneramente.
<Scusa> dice con voce spezzata.
Non piangere adesso, ti prego.
<Dovresti riempirmi di pugnalate>.
Appoggio le mani sul suo petto e lo guardo negli occhi.
Il suo sguardo sta tornando come quello di una volta.
Non vedo più nessun orgoglio, solo una forte paura e dei gran sensi di colpa.
<Preferisco riempirti con qualcos'altro> e appoggio le mie labbra sulle sue.
Inizio a sfiorare il suo collo con le mani, mentre vengo spinta da lui verso il divano.
Si siede in un angolino più vicino alla luce e mi fa adagiare sulle sue ginocchia.
Si allontana da me per guardarmi in viso, sorridendo un po' imbarazzato.
<Sta succedendo troppo in fretta?> chiede.
Scrollo la testa in segno di negazione.
In questo momento non mi importa del tempo che ci abbiamo messo, che ci stiamo mettendo e che ci metteremo. Mi manca così tanto da farmi dimenticare di qualsiasi cosa.
<Non sta succedendo niente di nuovo> rispondo cercando di metterlo a suo agio.
Ora quello ad aver paura è lui.
<Bene, perché non ho intenzione di rallentare>.
Riprende a baciarmi, mordendo qualche volta il mio labbro inferiore.
Sembra che il tempo si sia bloccato all'improvviso, eppure il mondo sta continuando ad andare avanti. Forse ci ha lasciato da parte, dandoci tutti i secondi, i minuti e le ore che abbiamo perso fino ad oggi.
Senza che me ne accorga mi ritrovo in braccio a lui per le scale, mi sta portando in camera.
Entra nella mia stanza e, con delicatezza, mi fa stendere sul letto.
<Cambiati, ti voglio il più comoda possibile> dice sedendosi sul bordo del materasso.
<Ora riconosco il Jungkook che ho conosciuto> dico ridendo.
Prendo la tuta che uso per dormire e vado in bagno per cambiarmi.
Mi guardo allo specchio, notando alcuni segni violacei nel collo... saranno difficili da nascondere.
Dopo essermi cambiata torno in camera mia, trovando Jungkook già sotto le coperte.
<Io ancora non capisco> penso ad alta voce.
Jungkook mi guarda confuso, per poi farmi gesto di stendermi affianco a lui.
<Perché tutto così all'improvviso? Yoora, sapessi quante cose succedono e basta. Quante cose ritornano senza avvisarti. Quante cose ti fanno talmente male, che quando ricompaiono, ti fanno dimenticare tutto e all'improvviso non decide più la tua mente, ma è questo qui a prendere il potere> si indica il petto dalla parte del cuore.
Sei cambiato Jungkook.
<Ora diamo tempo al tempo, io sono tornato ma non del tutto> inizia ad accarezzarmi i capelli.
Non so più cosa dire, non so più a cosa pensare.
Sei un colpo di scena Jungkook. Quelli che ti fanno rimanere tanto con il fiato sospeso, quelli che ti bloccano il petto... quelli che alla fine ti fanno sentire bene dopo tutto l'ossigeno che hai perso.
<Prometti che domattina sarai ancora qui> gli ordino sorridendo leggermente.
Si avvicina a me e mi lascia un ultimo bacio.
<Basta promesse, ora dormi>.

Sono un po' in ansia a sapere cosa ne pensiate di questo capitolo, però sono positiva e spero vi sia piaciuto

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Sono un po' in ansia a sapere cosa ne pensiate di questo capitolo, però sono positiva e spero vi sia piaciuto.

Avevo postato uno spoiler del capitolo su instagram e quasi tutte credevano si trattasse di Minho e non di Jungkook, quindi sono felice che la persona in questione sia stata "sottovalutata" in modo da rendere il capitolo una "sorpresa".

Niente... vi auguro una buona domenica e ditemi cosa ne pensate del capitolo♡

𝒀𝒐𝒖𝒓 𝑨𝒏𝒈𝒆𝒍 𝑩𝒖𝒏𝒏𝒚•𝑱𝒆𝒐𝒏 𝑱𝒖𝒏𝒈𝒌𝒐𝒐𝒌•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora