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{Yoora's Pov}

Se prima credevo di star male per il suo segreto svelato, ora non posso fare altro che sentirmi il triplo delle volte peggio.
E' come se mille pesi si fossero depositati sul mio petto e sul mio stomaco, bloccati li senza nessun modo per toglierli. Mi sento catapultata a tre anni fa, quando capii che non l'avrei più rivisto dopo quella volta sul vagone.
Fa tremendamente male, quasi da soffocare.
Non riesco nemmeno più a piangere, a sfogarmi, a muovermi e a parlare, non riesco a fare nulla se non a pensare a quello che è successo poco fa.
Vederlo andare via, con le mani in tasca e il respiro affannato per la troppa rabbia, è come perdere un pezzo di se stessi in un vento freddo e insopportabile.
Aveva promesso di non lasciarmi, succeda quel che succeda, aveva detto di non farlo mai... non può infrangere tutto no?. Si può sistemare tutto vero? deve sistemarsi tutto.
Mi alzo dal letto e scendo in cucina per prepararmi del thè caldo, ho bisogno di calmarmi in qualche modo, anche se in realtà nulla può farlo.
Le mani tremano ancora e le lacrime sembrano tornare, è tutto così difficile.
Potrei provare a chiamarlo, a scrivergli un messaggio, ma dubito in una sua risposta. Voglio sentirlo, voglio spiegargli tutto e sistemare il prima possibile, non posso permettergli di farla finita così.
Sembra essersi dimenticato di tutte le volte che lui mi ha tenuto nascosto qualcosa, di tutti i segreti detti solo poco tempo fa, quando in realtà li nascondeva da molto prima.
Prendo il telefono e vado nei messaggi cercando la nostra chat, ma non appena ci entro, mi blocco sulla tastiera e inizio a tremare ancora di più.

Io
Jungkook

Scrivo il primo messaggio, per poi prendere fiato e fare un lungo e amaro sospiro.

Io
Ho bisogno di
parlarti, davvero.

Non è mai stato così difficile scrivergli un messaggio.
Rimango a guardare lo schermo, sperando che prima o poi mi risponda e che accetti la mia richiesta.
Dopo vari minuti legge i messaggi ma, come immaginavo, non risponde.
Vado a scrivere a Taehyung, sperando che almeno lui mi risponda.

Io
Tae, Jungkook è
a casa?

Io
Se si, digli di
rispondere ai messaggi.

Io
Altrimenti verrò io
li di persona.

Rimango con lo schermo acceso sui nostri messaggi, mentre bevo la tazza di thè ormai fredda.

Taehyung
È appena arrivato,
non sembra essere in
vena di nulla... è
successo qualcosa?

Io
No... tranquillo.
Grazie comunque.

Spengo il telefono e lo allontano da me, nemmeno Taehyung riuscirebbe a farlo parlare.
Non immagino quanto sia arrabbiato e deluso da me, ma d'altronde, ha ragione ad esserlo.
Avrei dovuto dirgli tutto tempo fa, quando ancora non c'erano promesse o dichiarazioni varie. Quando ancora eravamo poco e non c'era la stessa gelosia che c'è ora. Eppure anche lui ha fatto così.
Non so se alzarmi e uscire di casa solo per andare a vedere come sta, con la speranza che mi faccia entrare in casa.
Ma sarebbe rischioso sia per me che per chi è in casa con lui. Dovrei aspettare che si calmi un po', anche se sarà davvero difficile.
Spero gli passi presto, ho bisogno di riaverlo.

{Jungkook's Pov}

<Non mi parlare> chiudo la porta di camera mia, sbattendola violentemente in modo da allontanare Taehyung.
Mi siedo sul letto e porto le mani fra i capelli, rimanendo così per vari minuti. Non riesco a calmarmi, nemmeno un minimo, vorrei solo trovare Minho e ridurlo a pezzi.
Ma la colpa non è solo sua, lo è anche di Yoora e magari anche mia.
Ormai ho la colpa per qualsiasi cosa, non sarebbe una novità se anche in questo caso c'entrassi.
Prendo il telefono e guardo le notifiche. Due messaggi da parte di Yoora, ma non me la sento di rispondere. Non voglio nemmeno in realtà.
Li leggo velocemente fregandomene subito dopo, se vuole parlare può andare da Minho a farlo, da me non otterrà nulla.
Mi sembra tutto così impossibile, irreale.
Chissà da quanto tempo andava avanti la storia e se fossero davvero solo amici.
Sono stato uno stupido a non capirlo subito, fin da quella notte avrei dovuto sospettarlo... invece ho semplicemente reagito con calci e pugni, fregandomene di chi fosse.
Forse è stata proprio quella la mia colpa.
Mi alzo dal letto per andare al piano di sotto, ma vengo fermato da Taehyung.
<Hai visite Jungkook> dice da dietro la porta.
Visite... immagino già che tipo di visite.
Prendo il telefono e lo metto in tasca, poi prendo una pistola dal comodino e la nascondo nel modo migliore possibile, uscendo subito dopo da camera mia.
Vado verso il mio piccolo ufficio e, non appena entro, noto un ragazzo seduto davanti alla mia scrivania.
Mi siedo e incrocio la braccia al petto, aspettando che inizi a parlare.
<Jungkook giusto?> chiede alzando il viso per guardarmi.
Annuisco e gli faccio un cenno con la testa, in modo da farlo continuare.
<Sono qui da parte del capo, ho alcune notizie da darti... brutte notizie>.
Perfetto, la mia giornata va di male in peggio. Voglio vedere quanto ancora può peggiorare.
<Visto il lungo ritardo riguardo il debito, ha deciso di chiederti altri 26.273.504,92 won. Se non li ottieni entro la prossima settimana, sai già cosa succederà alla tua ragazza>.
Lo guardo sorpreso e infastidito allo stesso tempo. No, non può andare peggio di così.
<Non ho abbastanza tempo, e non mi interessa se non cambierà idea. Gli darò quello che gli devo da sempre, basta così> riesco solo a dire.
<Il capo vuole, il capo ottiene. Mi dispiace Jeon, ora devo andare> dopo aver finito di parlare, si alza subito in piedi per andarsene.
Rimango immobile, seguendolo con lo sguardo finché non lo vedo sparire del tutto. Non ho le forze di fermarlo, sarebbe inutile ormai, non può far nulla per salvarmi.
Nessuno può più farlo.
Stringo i pugni e lascio sfogare la mia rabbia, cominciando a liberare la scrivania a forza di calci e i pugni agli oggetti.
Non può complicare tutto così, non ha senso rendere il tutto ancora più difficile.
<J-Jungkook> mi sento richiamare.
Alzo la testa dalla scrivania, trovandomi una figura femminile che non riconosco subito.
<Kiree, che ci fai qui?> mi alzo dalla sedia avvicinandomi a lei con passo svelto.
Spero non sia qui per parlare con me.
<Ti ha mandato Yoora?> chiedo prima che inizi a parlare.
La sua espressione terrorizzata si trasforma in confusa.
<No, sono qui per Jimin> dice.
<Perché avrebbe dovuto mandarmi Yoora?> chiede confusa.
O sta mentendo o non sa nulla.
La guardo negli occhi, non sembra mentire.
<Niente lascia perdere, vai da Jimin> la sorpasso spingendola leggermente, andando verso camera mia pronto a non uscire più fino alla mattina seguente.
Non ho intenzione di dare nessuna spiegazione a nessuno, nemmeno se messo sotto tortura.
Vedrò cosa fare non appena domani mi sveglierò, sperando che sia tutto un inutile e realistico incubo.

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La fine si avvicina di più.
I due/tre prossimi capitoli vi potranno sembrare noiosi, ma serviranno per dare inizio alla fine.

Siete pronti/e?

𝒀𝒐𝒖𝒓 𝑨𝒏𝒈𝒆𝒍 𝑩𝒖𝒏𝒏𝒚•𝑱𝒆𝒐𝒏 𝑱𝒖𝒏𝒈𝒌𝒐𝒐𝒌•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora