{Jungkook's Pov}
Non riesco a chiudere occhio per il male, ma soprattutto, per la paura.
Ho rischiato un'altra volta di morire e di perdere Yoora, ma per fortuna qualcosa ha voluto salvarmi anche questa volta... punendo chi in realtà ha ragione.
Durante l'inseguimento sono riusciti a spararmi, ma non a rimanere vivi fino alla fine. Subito dopo lo svenimento di Yoora ho cominciato a sparare senza problemi, riuscendo a prendere il ragazzo al volante. A farli morire insieme è stata la macchina che sono riuscito a far sbandare, uscendo fuori strada e cadendo giù da un piccolo ponte. Non ho idea di quando e come li troveranno, eravamo fuori città ed eravamo soli, momento perfetto per dare inizio ad un maledetto inseguimento. Ora, il capo, avrà una scusa in più per vendicarsi su di me, ed io sono ormai pronto ad aspettarmi qualsiasi cosa.
Cerco di girarmi su un fianco per guardare Yoora. Lei sembra stare bene, tranne qualche piccolo graffio in viso e sulle braccia, sembra non avere nient'altro.
Le accarezzo delicatamente il viso e sorrido nel vederla finalmente tranquilla, visto che non mi ha voluto lasciare sveglio da solo. Ho dovuto fingere per farla addormentare, altrimenti sarebbe ancora qui a chiedermi come sto e se può fare qualcosa per aiutarmi.
Ha già fatto abbastanza, mi ha ricucito la ferita, aiutato a ripuirli dal sangue ed è resistita a tutto senza maledirmi.
Yoora è forte... lo sta diventando fin troppo.<Sto bene, tu e papà?>.
Apro gli occhi per poi socchiuderli subito per la troppa luce, Yoora è già sveglia e sta parlando con qualcuno.
Allungo le braccia fuori dal letto ma le ritiro subito per il forte dolore, l'abitudine ha reso il male più sopportabile facendomi ricordare di essere ferito, ma sono comunque sensibile a questo male.
<Un attimo mamma> sento dire da Yoora.
Si avvicina a me e si accovaccia all'altezza del mio viso, sorridendo nel vedermi sveglio.
<Non volevo svegliarti, scusami tanto> mi accarezza il viso e sposta i capelli dalla fronte.
<Tranquilla non sei stata tu, finisci di parlare con tua madre> le do un bacio veloce e la guardo allontanarsi mettendosi in fondo alla stanza.
Sembra essere tranquilla e meno preoccupata rispetto a ieri sera e stanotte. Vorrei rimanesse così per un lungo periodo, ma sarà difficile realizzare questo mio piccolo sogno.
Con un braccio e le gambe cerco di mettermi seduto e di appoggiare la schiena alla testata del letto, mentre aspetto che Yoora finisca di parlare al telefono.
Ogni volta che vedo il suo sorriso quando parla con i suoi genitori, provo un senso di rimpianto e nostalgia di quelle due figure importanti più mio fratello.
Vorrei almeno riavere mia madre, l'unica persona che non meritava di morire. Avrei dovuto uccidere mio padre molto prima, ma ero piccolo, un ragazzino innocente e privo di forze. Per ogni minima cosa contavo su mia madre e mi facevo aiutare sempre da lei, non permettondomi di generare le mie forze e di combattere certe situazioni da solo.
Da una parte è stato un bene perderla, la sua mancanza mi ha reso una persona forte e sicura di se stessa... una spece di maschera in realtà, ma che è riuscita a proteggermi da altro.
Non appena Yoora smette di parlare, cerco di scacciare via ogni singolo ricordo, non voglio rovinarle la giornata con i miei maledetti ricordi.
<Vado a preparti la colazione, te la porto qui così non fatichi più tanto> dice.
<No, non c'è bisogno è solo->.
<Ti hanno solo sparato, si. Jungkook ascoltami per una volta> dice ridendo leggermente.
Sbuffo e annuisco sorridendo, ha ragione dopotutto, mi hanno sparato e non preso a pugni.
Non appena scende al piano di sotto inizio a guardarmi attorno e a studiare bene camera sua, cercando di capire meglio cosa piaccia le piaccia. Ha molti libri ed alcuni anche di scuola, astucci, penne e varie scatole di colori. Sembra le piaccia davvero disegnare. Potrei farle un disegno mentre è disotto.
Mi alzo dal letto e mi metto seduto sulla scrivania prendendo una matita, gomma e la prima scatola di colori che mi capita. Per fortuna riesco a muovere metà braccio e la mano, nonostante faccia comunque un leggero dolore.
Inizio a pensare ad una foto che abbiamo fatto insieme a New York, cercando di riprodurla sul foglio. Vorrei tanto tornare li e visitarla al meglio insieme a Yoora e ai ragazzi, senza problemi da lasciare qui e finalmente liberi da ogni cosa.
Chissà se succederà davvero, anche in un giorno lontano, ma basta che succeda davvero.
Mentre allungo il braccio per prendere la gomma sento un dolore improvviso alla ferita, che mi fa cadere la matita dalla mano.
Aspetto che mi passi il dolore per poi abbassarmi e prendere la matita, ma mentre compio questo gesto, noto una scatola nascosta dietro ad un piccolo bidone.
Guardo la porta per accertarmi che Yoora non stia arrivando e afferro la scatola. Ha una decorazione floreale sulla parte superiore con la scritta di un negozio, sposto la polvere dal coperchio e la apro lentamente con la paura di rompere qualcosa.
<Cosa...> sussurro confuso.
Rose di vari colori e un biglietto da parte di un certo Minho. Prendo il pezzo di carta con forza e inizio a leggerlo in modo veloce, accartocciandolo ogni parola di più.Non so se aprirai mai questa scatola, probabilmente la getterai via.
Mi dispiace, non avrei mai dovuto lasciarmi andare in quel modo, mi sento uno schifo.
Baciarti è stato l'errore più grande che avessi mai potuto fare all'inizio della nostra conoscenza, perchè si, siamo agli inizi nonostante ci sia (spero ancora) un buon rapporto fra noi.
Ti chiedo scusa e ti supplico di non lasciarmi così e di perdonare il mio errore, mi pento di tutto e spero tu capisca.
Le rose sono il tuo fiore preferito, classico, elegante e semplice come te.
Spero tu mi possa perdonare in modo da far ritornare tutto come prima.
Ti voglio bene,
Minho.Non ci posso credere... ha veramente tenuto nascosto questo fatto per tutto questo tempo?.
Sapevo stesse nascondendo qualcosa, anzi, così credevo. Avevo cambiato idea dandole fiducia, le ho raccontato il mio segreto più grande, le ho detto tanto di me e del mio passato, ho cercato di far si che tra noi non ci fossero segreti importanti e lei ne mantiene uno tale.
Credevo fosse un rapporto sincero, pieno di sbagli riparabili, ma sincero.
Getto il biglietto a terra e rovescio tutte le rose ormai essiccate, per poi alzarmi dalla sedia, prendere le mie cose a andare verso le scale.
<Jungkook che succede?> chiede salendo al piano di sopra.
Giusto in tempo per vedermi un'ultima volta.
<Scoprilo da sola, anzi, chiedilo a Minho> la sposto dall'entrata di camera sua, ma vengo fermato da una sua mano che cerca di riportarmi dentro.
<Jungkook calmati, non capisco> alza di poco la voce.
Mi fermo e torno in camera sua, posizionandomi proprio dove ho rovesciato la scatola che conteneva le rose ora a terra.
Non appena indico tutto la vedo portare una mano davanti alla bocca sorpresa, avvicinandosi poi lentamente verso la scatola e me.
<Non fingere di essere sorpresa. Le rose, il biglietto, Minho e il vostro bacio... il vostro bacio Yoora> mi mordo il labbro inferiore, non riesco a trattenere la rabbia.
<Dove le hai prese e dov'è il biglietto?> chiede chinandosi a terra.
<Sul serio? nascondi una scatola dove non sai nemmeno cosa ci sia al suo interno? credi sia stupido Yoora?> alzo di poco la voce, non credevo mi credesse così stupido ed ingenuo.
Per quanto tempo avrebbe voluto continuare?.
<Non sapevo nulla, non l'ho mai aperta. Mi ero persino scordata di averla ricevuta. Jungkook ti prego->.
<No, non mi interessa sai? non sono le rose e il biglietto ad avermi fatto reagire così, ma il bacio con Minho>.
Alza lo sguardo verso di me, i suoi occhi sono già lucidi, ma non può credere di farmi compassione con le sue lacrime.
<Era ubriaco, non ha saputo controllare e io difendermi. Quella sera sei stato tu a farlo> dice con voce tremante. Si alza in piedi lentamente e si avvicina a me con il biglietto in mano, per poi leggerlo davanti a me.
Quindi quella sera c'ero anch'io... quella sera in cui entrai in casa sua e mandai via un ragazzo . Era Minho, era lui.
Sento la ferita iniziare a bruciare, nel rovesciare la scatola ho usato il braccio con la spalla ricucita e ora ne risento le conseguenze, ma non posso farlo sapere a Yoora, non voglio essere trattenuto più di tanto.
<Jungkook> sussurra lasciando cadere il biglietto a terra.
<Scusa... ho sempre avuto paura di dirtelo>.
<Non l'hai mai fatto Yoora, per quanto tempo avresti voluto tenermelo nascosto? credevo di potermi fidare di te, credevo non avessi segreti, non da ritenerli solo per te almeno. Questo genere di cose... avresti dovuto dirmelo> la sorpasso calpestando i petali sparsi per un angolo della camera.
<Jungkook> mi afferra di nuovo.
<Lasciami stare!> mi libero dalla sua presa, facendola cadere indietro.
Mi dispiace... mi dispiace così tanto da voler urlarle addosso tutto quello che sto provando.
Tradito... è così che ci si sente. Tradito in un momento difficile, tradito per un lungo periodo.
<Sei ferito, non puoi uscire così, ti farai male> cerca di fermarmi ma non riesce nemmeno più a toccarmi.
<Jungkook>.
Mi giro di scatto verso di lei e le punto il dito contro, non posso stare zitto, non ci riesco.
<La ferita non è niente in confronto al dolore che sto provando dentro. Bucia sai? brucia più di qualsiasi sparo mai preso, più di tutte le cicatrici che possiedo>.
Ed è davvero così... così doloroso da non essere paragonato a nulla.
Rimango a guardarla per qualche secondo di troppo, d'altronde lasciarla fa ancora più male.
Poi la lascio così, con il viso rigato dalle lacrime e lo sguardo privo di speranze.
<Ciao Yoora>.___________________________________
Non odiatemi, vi prego :)
Mancano pochi capitoli alla fine della storia.

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𝒀𝒐𝒖𝒓 𝑨𝒏𝒈𝒆𝒍 𝑩𝒖𝒏𝒏𝒚•𝑱𝒆𝒐𝒏 𝑱𝒖𝒏𝒈𝒌𝒐𝒐𝒌•
FanfictionVERSIONE CARTACEA DISPONIBILE SU AMAZON KDP (LINK IN BIO) ~Sequel di Your Killer Bunny~ Ed è proprio quando pensi che sia tutto fallito, che sia tutto un ricordo, una promessa infranta, che lui torna a salvarti. . . •Vi auguro una buona lettura e s...