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{Yoora's Pov}

Silenzio.
E' quello che sento ormai da settimane.
Il respiro del fuoco proveniente dalla piccola stufa, mischiato al mio, è l'unico rumore che riecheggia in casa.
Mi sembra di essere stata abbandonata da tutti, quando invece, non sono riuscita a tornare la Yoora di una volta... abbandonandomi da sola, prima che me ne accorgessi.
I miei genitori si sono momentaneamente trasferiti a Busan, lasciandomi da sola a casa.
Hanno trovato un lavoro in città, in una azienda abbastanza importante di indumenti femminili e maschili, capace di farci mantenere in buon modo.
Se non fosse stata per la mia improvvisa sparizione, non avrebbero mai avuto un crollo emotivo e, di conseguenza, non avrebbero mai perso il lavoro precedente a questo. Ma ora sono felici e a loro basta avermi qui con loro.
Ricordo quando sono entrata in casa dopo tutto quel tempo, che per i miei genitori sembravano passati anni. Ricordo perfettamente le loro espressioni non appena realizzarono della mia comparizione dopo mesi.
Mia madre abbracciò mio padre sussurrandogli parole che ancora oggi non so. D'altronde non è colpa mia, non ho deciso io di sparire da un momento all'altro, ritrovandomi a conoscere una delle persone che mi annebbia la mente ogni giorno.
Tutt'ora, nonostante i due anni passati, faccio di tutto per incontrarlo. Passo per le varie vie di Seoul quasi ogni giorno, con la speranza di far incrociare il suo sguardo nel mio.
Ma è successo solo una volta.
L'ho visto qualche mese fa in una via abbandonata, in mezzo a due piccoli edifici malfamati. Non mi ha vista... forse non mi ha voluto vedere.
Le sue promesse sono state infrante, facendo così continuare la sua vita.
Ma d'altronde, chi sono io per decidere cosa fargli fare o non fare per sopravvivere?. Non sono nessuno per lui, chissà, magari non lo sono mai stata.
Magari tutto quello che è successo è stato solo un sogno e quello che ho visto qualche mese fa, non era lui.
Da una parte spero sia così, anche se vorrebbe dire che, in realtà, sono malata di una persona che non ho mai visto. Una persona che ho amato e che probabilmente amo, nonostante non l'abbia mai toccata e sentita.
Dall'altra parte, se fosse tutto vero, mi dovrei dare una mossa a cercarlo sul serio e riprendere quello che tanto voglio da questi ultimi anni.
Jeon Jungkook. Il ragazzo che mi ha fatto credere di poter morire da un momento all'altro. Il ragazzo che non mi ha mai voluto far del male. Il ragazzo che non mi ha mai fatto del male. Il ragazzo che mi ha aperto un mondo, a me sconosciuto. Il ragazzo che mi ha protetta... finché non è riuscito più a farlo.
Il ragazzo che si è fissato nella mia testa, come una cartina geografica puntata al muro in una camera. Dove invece di mostrarmi, luoghi, montagne, fiumi e laghi... mi ha mostrato segreti, disastri ed emozioni mai provate.
Quel ragazzo è un mondo mai scoperto.

Accendo la tv in salotto mentre, con una tazza di cioccolata calda in mano, aspetto che arrivi la mia collega di lavoro a prendermi.
Nonostante venga mantenuta dai miei genitori, ho deciso di voler iniziare a lavorare in un piccolo bar in centro città.
Lavoro dalle 18:00 alle 22:00, insieme ad una mia amica ritrovata dopo anni, ovvero, la figlia del gestore bar.
Per fortuna ho trovato lei e suo padre, che mi ha subito offerto lavoro, dandomi un luogo e una paga molto buona.
Il clima è familiare e stando con questa ragazza il tempo passa velocemente, nonostante ci sia un gran lavoro da fare. Essendo poi in centro città, spesso vengono a trovarmi le mie vecchie compagne di classe, ma soprattutto Kiree.
Subito dopo essere tornata a casa, mi ha accolto a braccia aperte la sera stessa, a casa sua, per festeggiare il mio ritorno.
Non ha voluto spiegazioni, ma probabilmente cercherà sempre di scoprire qualcosa su quello che mi è successo.
Sento suonare il campanello, è arrivata Shiun a prendermi.
Appoggio la tazza sul tavolo della cucina e corro fuori, subito dopo aver messo una giacca pesante.
<Yoora!> mi saluta entusiasta, come fa sempre.
<Sei sporca di cioccolata> si mette a ridere, indicandomi dove sono sporca.
La ringrazio dell'avviso e, mentre saliamo in macchina, mi pulisco il viso.
<Mio padre poco prima che partissi mi ha chiamata, anticipandomi la situazione a lavoro> dice, facendosi più seria.
<E come sta andando?> chiedo.
Shiun stringe leggermente il volante e lascia comparire un lieve sorriso sul proprio viso.
<Ci sono dei ragazzi che hanno visto la tua foto appesa sopra la macchina del caffè> inizia a spiegare.
<La polaroid della mia prima sera li?> chiedo.
Shiun annuisce, mordendosi il labbro poco dopo.
<Uno di loro a chiesto di te e se quella ragazza fossi davvero tu. Non so descrivertelo in questo momento, ma non l'abbiamo mai visto li, quello è sicuro> finisce, guardandomi con una punta di divertimento nello sguardo.
Peccato che non sia divertente, non per me almeno.
Conosco solo un gruppetto di ragazzi... e quei ragazzi sono gli unici ad aver socializzato con me.
<Non sapevo avessi così tanti amichetti> sorride dandomi una piccola gomitata.
Mi giro verso di lei, fingendo un sorriso.
<Nemmeno io>.

Avrei dovuto postarlo verso le 17:00, ma non vedevo l'ora di dare inizio a questo sequel

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Avrei dovuto postarlo verso le 17:00, ma non vedevo l'ora di dare inizio a questo sequel.
Questo è il primo vero capitolo. Spero vi sia piaciuto, anche perché ammetto che un po' di ansietta ce l'ho, sul fatto che vi possa piacere o meno la storia.

Avete passato bene la vigilia e il Natale?
Siete riuscite a prendere il biglietto per il "film" dei bts?
Io sarò in quello di Savignano, nel caso ci fosse qualcuno❤

𝒀𝒐𝒖𝒓 𝑨𝒏𝒈𝒆𝒍 𝑩𝒖𝒏𝒏𝒚•𝑱𝒆𝒐𝒏 𝑱𝒖𝒏𝒈𝒌𝒐𝒐𝒌•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora