{Yoora's Pov}
Mancano pochi minuti e il sole comincerà a creare un gioco di colori bellissimo, sto aspettando questo momento da quando sono arrivata qui.
Jungkook ha deciso di riprendere il tramonto, anche perchè da qua sopra, la vista è talmente bella che anche un evento normalissimo può diventare un qualcosa di meraviglioso.
<Emozionata?>.
Mi giro verso Jungkook e annuisco contenta, è palese che io lo sia.
Si appoggia sulla ringhiera in ferro per guardare New York dall'alto, la luce si sta abbassando sempre di più e si inizia già ad intravedere qualche colore sull'arancione e il rosa.
Mi metto nella sua stessa posizione, ma invece di guardare i grattacieli e le piccole persone per strada, guardo il suo viso di profilo. Sembra rilassato, ma allo stesso tempo si vede che non è così. Sta pensando, non so a cosa, non lo immagino nemmeno, ma sta pensando in modo evidente. Forse dovrei lasciarlo stare, ignorare il mondo che lo circonda, quello che lo rende nervoso e impaurito. Ma non voglio lasciarlo sprofondare in basso da solo, voglio aiutarlo... ma sembra impossibile farlo.
Gli prendo una mano e la stringo fra le mie, cercando di riscaldare la sua pelle fredda, ma soprattutto, cercando di trasmettergli quello che sto provando.
Si gira lentamente verso di me e mi sorride leggermente come per dirmi "sto bene". Faccio finta di credergli e ricambio il sorriso.
<Guarda> dice indicando il sole che piano piano scende sempre di più, lasciando che il cielo si pitturi di vari colori.
<E' bellissimo> scatto una foto. Solo una, il resto me lo voglio godere per bene.
Jungkook si avvicina ancora di più a me e appoggia un braccio attorno alle mie spalle, facendomi aderire al suo corpo.
Quando la luce diventa sempre più bassa, mi stringo sempre di più fra le sue braccia, fino a sprofondare nel suo petto.
Il suo cuore batte veloce quanto il mio, ancora non si sono abituati a tutto questo.
<Chi l'avrebbe mai detto?>.
Alzo la testa per guardarlo e lui la abbassa per fare la stessa cosa.
<Cosa?> chiedo curiosa.
<Chi l'avrebbe mai detto che Jeon Jungkook, il ragazzo dal cuore di pietra e dai mille problemi, avrebbe portato la propria ragazza a vedere un tramonto a New York?> sorride alla fine, sorpreso davvero dalle sue parole.
La propria ragazza... quindi è questo che siamo?.
Nessuno lo avrebbe mai detto, la Yoora del passato, prima di conoscerlo sotto un'altro aspetto, lo avrebbe preso a calci pur di scappare da quella dannata casa. Era così arrogante e presuntuoso che nessuno si sarebbe aspettato un cambiamento tale a quello che è ora.
<Sinceramente? io ancora non ci credo a tutto questo e mai ci avrei creduto, se mi fossi fermata al Jungkook di una volta> dico per poi guardare i grattacieli illuminati.
Sento il suo sguardo verso di me, percepisco un piccolo sorriso.
Rimaniamo ancora un pò a guardare New York, per poi prendere le macchine fotografiche e scendere dal ponte per tornare in Hotel.<Secondo te riusciamo a collegare almeno un telefono alla tv?> chiede Jungkook intento a fare quello che ha appena detto.
Rimango in silenzio a guardarlo, mentre sono seduta sul letto a gambe incrociate.
Ogni volta che si concentra su qualcosa inizia a fare delle espressioni buffe e carine, trattenersi dal ridere è davvero difficile.
<Grazie dell'aiuto, almeno un pò di supporto morale per il tuo ragazzo> continua a darmi le spalle, ma percepisco il suo sorrisino provocatorio.
Mentre tornavamo in Hotel, gli ho chiesto cosa fossimo l'uno per l'altra e la sua risposta è stata veloce e chiara. "Fidanzati", ha detto con naturalezza. Sembrava così ovvio per lui, che quando mi ha visto con la bocca leggermente spalancata c'è rimasto quasi male.
<Si!> esclama quando finalmente riesce a collegare il suo telefono alla tv.
Si siede sul bordo del letto e inizia a trovare qualche sito illegale per guardare un film.
Gattono fino ad arrivare a lui, per poi abbracciarlo da dietro, circondandogli il collo con le braccia.
Inizio a dargli fastidio in modo da rallentare i passaggi che sta facendo tramite il telefono. Guarderemo uno dei suoi tanti film horror, ma io non ho per niente voglia di restare sveglia tutta la notte con la paura di essere uccisa o rapita da un momento all'altro.
<Yoora, ti conviene smetterla> dice con tono calmo.
Dopo le sue parole comincio a fare di peggio, iniziando a spingere vari tasti sul suo telefono.
<Ti avevo avvisato> dice dopo essersi stancato.
In meno di un secondo mi ritrovo a pancia in giù, con le mani unite dietro la schiena e i piedi bloccati dalle sue gambe. Stringe i miei polsi con una sola mano e con l'altra digita il film che guarderemo.
<Pesi Jungkook> cerco di dire, ma il suo corpo seduto sul mio, blocca il respiro.
<Un attimo, restisti>.
Poco dopo scende finalmente dalla mia schiena e si siede tranquillo, lasciandomi libera come se niente fosse.
Mi alzo dal letto e mi sistemo i capelli, per poi guardare l'orario sul telefono e iniziare a rispondere ai messaggi.
Potrei uscire dalla stanza e andare a fare una videochiamata con Kiree, sempre che sia sveglia. Guardo l'orario coreano e sorrido nel vedere che è mattina tardi, sarà sicuramente sveglia.
<Vado a chiamare Kiree, non voglio guardare il film> dico infilando un paio di ciabatte.
Jungkook sposta lo sguardo dalla tv e lo punta nel mio, cominciando a scuotere la testa in segno di negazione.
<Non te ne vai da nessuna parte> dice facendomi spazio sul letto.
Alzo gli occhi al cielo e vado verso la porta.
<La mia non era una domanda> dico prima di uscire dalla stanza.
Accendo il telefono e vado a cercare il contatto di Kiree, ma vengo subito bloccata da due forti braccia.
<Jungkook!> urlo non appena mi carica sulla spalla.
<Non siamo gli unici qua dentro, smettila di urlare>.
Mi porta in camera e mi butta sul letto, per poi chiudere a chiave la porta e nascondere le chiavi in tasca.
<Ti odio, dammi le chiavi. Lo sai che ho pau->.
<Puoi stringermi e urlarlmi nell'orecchio se avrai paura, ma non ti faccio uscire>.
Mi metto seduta di fianco a lui, pensando ad un modo per prendergli le chiavi che ha nei jeans.
<Perchè?>.
Mi guarda in modo confuso, non sa nemmeno lui il perchè di questa sua sceneggiata.
<Non lo so, voglio che tu stia qui con me> dice a bassa voce, senza guardarmi.
Sorrido per la tenerezza che sta mostrando in questo momento, non riesco a dirgli di no ora che ha questa espressione da bambino arrabbiato.
Alzo gli occhi al cielo fingendo di essere scocciata, poi mi sistemo ancora di più vicino a lui e cerco di abbracciarlo in modo da rimanere comodi, per poi, lasciargli un veloce bacio sulla guancia.<Yoora... Yoora svegliati> sento sussurrare al mio orecchio.
Sono sotto le coperte e non più abbracciata a Jungkook, probabilmente mi sono addormentata durante il film.
Apro lentamente gli occhi e sorrido non appena vedo il viso di Jungkook vicino al mio. Ricambia il sorriso per poi accarezzarmi le guance.
C'è un'atmosfera strana ma bella allo stesso tempo, la stanza è quasi buia e si sente un leggero rumore della pioggia e dei brevi tuoni.
Mi metto seduta e guardo fuori dalle grandi finestre, sembra piovere davvero.
<Credo che dovremo trovare qualcosa da fare al chiuso> dice Jungkook.
<A quanto pare>.
Accendo il telefono che ho sul comodino e guardo l'ora, è mattina presto.
<Come mai ti sei svegliato così presto?> chiedo a Jungkook.
Lui si alza dal letto e va alle vetrate, guardando fuori con le braccia incrociate.
<Avevo una chiamata da fare> dice a denti stretti.
E' meglio cambiare discorso, sicuramente sarà stata una chiamata di "lavoro" e io non posso includermi dentro a questo genere di cose... a quanto pare.
Mi alzo dal letto e lo raggiungo, abbracciandolo da dietro e sprofondando nel cappuccio della sua felpa nera.
Mi lascio riscaldare dalle sue mani che ora stringono le mie, mentre tutto intorno a noi si fa silenzioso
Ora si sente solo la pioggia finire sulle strade e i piccoli tuoni innocui. Amo questa sensazione di rilassamento, amo la pioggia e il tempo che procura. Quel leggero buio che ti circonda e ti permette di addormentarti, cullandoti con quel leggero suono dell'acqua che scende ad un ritmo tutto suo.
Jungkook si gira verso di me e mi abbraccia ancora di più. Ora, oltre ai suoni esterni, riesco a sentire anche il battito del suo cuore. Non cambia mai, va sempre veloce come la prima volta.
<Se vuoi posso cercare qualche posto carino in cui andare, così non restiamo tutto il giorno qui. New York ci aspetta anche con la pioggia, no?>.
Annuisco, mi va bene qualsiasi cosa, basta che sia insieme a lui.
<Perfetto, ma ora restiamo così finchè non arriva la colazione> dice mettendosi a ridere leggermente.
Alzo il viso per guardarlo e incrocio subito il suo sguardo. Più lo guardo e più capisco quanto tempo sia servito per riaverlo.
Ora che lui è di nuovo qui con me, sembra che quei due/tre anni siano volati in poco tempo. Tutto quel dolore che ho passato è stato gettato in un lato sconosciuto nella mia mente. Ma meglio così, sono stati impressi li dentro per troppo tempo, ora, è momento di cambiare pagina e di ricostruire tutto quello che ho e che abbiamo perso.
<Jungkook> lo chiamo nonostante mi stia già guardando.
<Dimmi piccola>.
<Promettimi di dimenticare tutto quello che è successo durante questi due anni passati, dove nessuno dei due sapeva più dell'altro. Promettimelo, perchè ora voglio ricominciare da zero>.
Porta una mano sotto il mio mento e mi avvicina alle sue labbra.
<Lo prometto. Niente più sensi di colpa e niente più separazioni, solo nuovi scalini da salire>._________________________________
(Dalla foto a inizio capitolo, potete vedere il tramonto e la terrazza in cui sono stati Yoora e Jungkook)Il prossimo capitolo, a parer mio, sarà uno dei più belli che abbia scritto in questa storia.
Succederanno cose e, non appena torneranno in Corea, Jungkook e Yoora vivranno tanti momenti... ma quali momenti?
STAI LEGGENDO
𝒀𝒐𝒖𝒓 𝑨𝒏𝒈𝒆𝒍 𝑩𝒖𝒏𝒏𝒚•𝑱𝒆𝒐𝒏 𝑱𝒖𝒏𝒈𝒌𝒐𝒐𝒌•
FanfictionVERSIONE CARTACEA DISPONIBILE SU AMAZON KDP (LINK IN BIO) ~Sequel di Your Killer Bunny~ Ed è proprio quando pensi che sia tutto fallito, che sia tutto un ricordo, una promessa infranta, che lui torna a salvarti. . . •Vi auguro una buona lettura e s...