{Yoora's Pov}
<Lasciami!> urlo correndo dietro la colonna della stanza.
Mi nascondo dietro ad essa e cerco di non farmi prendere da Jungkook.
Siamo appena tornati in Hotel e non abbiamo smesso di rincorrerci non appena siamo scesi dal taxi. Abbiamo fatto una scommessa riguardo a chi avrebbe portato tutte le valige in areoporto l'indomani e, chi sarebbe arrivato prima in stanza, avrebbe portato solo uno zainetto e lasciato la propria valigia all'altro.
Ho vinto io, ma ci stiamo ancora rincorrendo per non so quale motivo.
<Presa!> esclama Jungkook afferrandomi per la vita.
Mi prende in braccio e mi butta sul letto, per poi sedersi a cavalcioni su di me.
<Scappa se ci riesci> mi afferra i polsi e li porta ai lati della mia testa.
Non ci riuscirei nemmeno se mettessi tutta la forza che ho in corpo, e non voglio nemmeno provarci.
Mi arrendo subito e inizio a sorridere nel vederlo soddisfatto della sua vittoria. Ha gli occhi ancora pieni di luce come li aveva prima, mentre mi porgeva l'anello.
E' in argento, ricoperto di piccoli diamanti bianchi. Fine e semplice, come piace a me. Lo guardo per la centesima volta durante questa sera, è il regalo più bello che io abbia mai ricevuto.
<Ti piace? Perché ci ho messo una mattina intera per cercarlo> dice. riferendosi all'anello.
Lo guardo negli occhi e annuisco, mi sembra ovvio, non vorrei più toglierlo.
Quindi stamattina è uscito prima solo per prendermi l'anello? Ora capisco del suo ritardo.
Porto le mani attorno al suo viso e lo avvicino al mio, regalandogli uno dei tanti baci di questa notte perfetta. Ricambia subito, prima in modo lento poi aumentando sempre di più, togliendomi il respiro ogni pochi secondi.
Le sue mani partono da poco sopra la vita fino a scendere ai fianchi, dove si fermano a stringermi, come se avesse paura di farmi scappare.
Non scappo, non l'ho mai fatto e non lo farò mai. Nemmeno questa notte, non voglio tirarmi indietro.
Si avvicina ancora di più a me, facendo aderire il suo petto al mio, mentre le mie mani scendono su di esso. Riesco a sentire il suo battito cardiaco, va talmente veloce che sembra non voler più fermarsi.
Arrivo ai primi bottoni della camicia e ne slaccio qualcuno, fino a scoprire la sua parte superiore comprese le clavicole. Ha il corpo talmente caldo da scottarsi, a contrasto con le mie mani fredde, riesco a percepire una sensazione strana al tatto.
Mi allontano per prendere respiro, ma vengo inondata da un'altro tipo di calore non appena Jungkook inizia a baciarmi e a mordermi il collo.
Inarco leggermente la testa, mordendomi il labbro inferiore per trattenermi.
E' tutto così strano e piecevole, non sento il bisogno di fermarmi, nessun campanello d'allarme. Non esiste più quel campanello, non deve esistere se lui è la persona adatta. E Jungkook lo è senza dubbio.
Porto una mano fra i suoi capelli e inizio a tirarli leggermente, mentre le sue mani si spostano a inizio maniche del mio vestito, cominciando a farlo scendere lentamente.
Non capisco cosa io stia provando, forse un minimo di imbarazzo, paura di sbagliare qualcosa. Le solite paranoie che si creano in momenti del genere, soprattutto se si tratta della prima volta... e per me è così.
Lascio perdere i vari pensieri e sbottono gli ultimi bottoni della sua camicia bianca, che poco dopo, gli sfilo via e la lascio cadere ad un lato del letto.
Sfioro la sua pelle calda, tracciando con le dita ogni sua cicatrice che ha sul petto.
Si ferma a guardarmi, mentre mi concentro sui suoi segni e lui sulle mie mani.
Chissà cosa nascondono e come le ha procurate, quando e perchè. Chissà se gli bruciano ancora, mentre le sfioro una ad'una, toccando ogni suo ricordo.
Mi afferra un polso e mi blocca, facendomi alzare di poco la testa per incrociare il suo sguardo.
Improvvisamente percepisco solo la sua insicurezza mischiata alla mia.
<Vorrei non averle mai procurate, non ti meriti di vedere questi orribili segni> dice.
<No> lo precedo subito. Sono felice di vederli, anche se so quanto possano avergli fatto male.
<Non saresti Jungkook se non le avessi, ed io voglio che tu le accetti come lo sto facendo io. Nel bene e nel male>.
Rimaniamo un attimo in silenzio, poi la sua mano si allontana dal mio polso e mi lascia di nuovo libera, permettendomi di sfiorare il suo corpo perfetto ai miei occhi.
<Ti amo> sussurra prima di riprendere a baciarmi.
Porta le sue gambe fra le mie, facendomi aderire fra il letto e il suo corpo mezzo spoglio. Fa scivolare ancora di più il mio vestito, fino a lasciarmi in intimo e sorride nel vedermi imbarazzata.
Non mi ha mai visto così, nelle mie perfezioni e imperfezioni. Il suo sguardo brucia sulla mia pelle, ma non sento dolore.
Cerco di coprirmi un minimo ma le sue mani spostano le mie ai lati della testa, continuando a sorridere per darmi coraggio.
<Sei bellissima, non vergognarti per me> sussurra sulle mie labbra.
Libera i miei polsi, in modo che io possa tornare a sentire il suo corpo caldo e pieno di segni. Lascio che le mie mani viaggino sul suo petto fino ad arrivare all'inizio dei suoi pantaloni, che piano piano vengono tolti anche quelli con il suo aiuto.
A differenza sua, io l'ho già visto così, ma ora è tutto diverso. Questa notte è più bello ancora.
Inizio a baciargli le clavicole, lasciandogli dei segni violacei infiniti. Come io mio sento sua, lui deve sentirsi lo stesso per me.
<Yoora> mi richiama.
Mi allontano leggermente per guardarlo, stiamo provando le stesse cose, lo riesco a percepire dal suo sguardo.
<Arrivo subito> si allontana da me e va verso la valigia, tirando fuori da una tasca qualcosa di piccolo che riesce a nascondere nel pugno di una mano.
Sorride imbarazzato non appena incrocia il mio sguardo, ed io capisco di cosa si tratti non appena lo appoggia sul comodino.
Improvvisamente mi viene in mente una sua battuta fatta i primi giorni in casa sua, quando ancora lo detestavo a morte. Quando tirò fuori dal cassetto, davanti ai miei occhi, la protezione che lo avrebbe accompagnato durante una notte in discoteca.
Arrossisco leggermente, sperando che non lo noti, ma a quanto pare non gli sfugge il mio imbarazzo.
Ritorna nella posizione di prima e riprende a baciarmi, afferrandomi i fianchi e alzandomi di poco dal materasso.
Scende lungo le cosce e lascia dei piccoli baci all'interno.
Trattengo un gemito non appena sale con le sue labbra fino all'ombelico, mordendo leggermente una parte a caso della mia pelle lattea.
Alza lo sguardo per guardarmi, sorridendo nel vedermi intenta a trattenermi. La poca luce che c'è in stanza rende ancora più profondo il suo sguardo che sembra non voler allontanarsi dal mio.
Sale baciandomi per tutto il corpo, fino ad arrivare al mio collo e lasciare gli ultimi segni, prima di posizionare le dita fra la mia pelle e l'elastico dei miei slip.
Improvvisamente sento tutta l'ansia repressa percorrermi il corpo, quasi da farmi cominciare a tremare.
Jungkook lo nota e cerca di tranquillizzarmi baciandomi.
<Voglio che sia perfetto Yoora, voglio che tu sia sicura> sussurra.
Lo sono, sono sicura. Devo solo sciogliermi.
<Ti chiedo solo una cosa> inizio a parlare.
Mi guarda deciso e mi incita a continuare.
<Questo->.
<Non sarà nient'altro che amore> risponde alla mia domanda, come se mi avesse letto nel pensiero.
Perfetto.
Ed ora devo solo lasciarmi andare.
Gli faccio segno di proseguire, di essere sicura e di non voler nient'altro che lui e, prima che io me ne renda conto, diventa proprio così. Entra in me con una spinta decisa, facendomi inarcare di scatto la schiena. Mi aggrappo al suo collo, mentre lui inizia a muoversi lentamente in me.
Fa male, tanto male, ma è questione di abitudine, non mi farebbe mai soffrire.
Inzia a baciarmi per farmi sconcentrare dal dolore, finchè non si trasforma in tutt'altro, ed è li che inizia ad aumentare piano piano con le spinte profonde e costanti.
Porto le mani sul suo petto e inizio a torturarmi il labbro per non farmi sentire da lui. Ma Jungkook lo nota e assottiglia un attimo gli occhi scrollando la testa, come per dirmi di non preoccuparmi, di lasciarmi andare.
<Voglio sentirti Yoora, almeno per questa notte> quasi mi scongiura.
Ad ogni sua spinta profonda lascio fuoriuscire un gemito, mentre inizio a graffiargli il petto e la schiena senza paura di fargli male.
Quando comincia ad aumentare ancora di più, riprende a baciarmi e a mordermi il labbro, soffocando ogni nostro gemito. Porto una mano fra i suoi capelli e li tiro dal piacere che aumenta spinta per spinta.
Mi guarda con quei occhi scuri da nascondere le pupille, mentre mi trasmette tutta la passione che ci sta mettendo.
Porta le mani sulla mia vita e avvicina ancora di più il mio corpo al suo, procurandomi un lieve dolore al ventre.
I suoi occhi non si spostano dal mio viso, facendomi sentire sua e protetta dentro una bolla creata da noi.
Continua ad andare sempre più veloce e a fondo. Le sue mani si spostano sulle mie, facendo intrecciare le nostre dita in un movimento rapido.
Inizia a gemere fregandosene di trattenersi, chiamando il mio nome ogni tanto.
<Manca poco, Yoora> sussurra al mio orecchio.
Stringe ancora di più le mie mani nelle sue e, poco dopo, viene insieme a me, buttandosi al mio fianco.
Improvvisamente sento un peso in meno, una paura in meno... mi sento bene. Ora ho la certezza di aver trovato la persona giusta, anzi, di essere stata rapita dalla persona giusta.
C'è a chi viene rubato il cuore, l'anima, la felicità, la tristezza e a me è stato rubato tutto.
Ha rapito ogni cosa di me ed è riuscito a mantenere tutto quello che sono riuscita a dargli.
Guardo le nostre mani ancora unite, segno di un legame più forte del precedente, e sorrido ripensando a quello che è successo poco fa.
Mi giro verso di lui, ha gli occhi chiusi, il respiro affannatto ma un sorriso soddisfatto, contento. Il sorriso migliore che abbia mai visto.
<Hai visto tutto di me, mi chiedo come tu ti sia fidata così tanto a lasciarmi possedere tutta te stessa> dice girandosi verso di me per guardarmi.
Ha il viso e il corpo imperlato dal sudore, ma rimane sempre bello.
<Semplicemente ti sei fidato di me prima che io potessi farlo nei tuoi confronti> rispondo.
E' così, il primo ad essersi fidato tra i due, è stato lui. Fin dai primi giorni, fin da quando ha cominciato a raccontarmi della sua vita.
Lui già aveva creato il futuro senza immaginarlo nemmeno, ed io, giovane ragazza rapita da uno sconosciuto, non ho mai voluto allontanarmi da lui.
Rimaniamo per qualche secondo a guardarci, poi lui si alza dal letto per prendere dei vestiti e andare in bagno a farsi una doccia veloce.
Ne approfitto anch'io per vestirmi con dei pantaloncini e la sua felpa preferita. Ora non sono solo i suoi vestiti ad avere il suo profumo, lo è anche la mia pelle.
Non appena torna, ci mettiamo sotto le coperte e ci scambiamo la buonanotte. Infine ci addormentiamo una fra le braccia dell'altro._________________________________
Finalmente Yoora è riuscita a lasciarsi andare e a fidarsi al 100% di Jungkook.
Per chi si aspettava una smut ben dettagliata, mi dispiace, ma non vi avrei potuto accontentare.
È stato difficile e anche un po' imbarazzante scrivere questo capitolo, ma prima o poi sarebbe dovuto arrivare il momento. Non ho nemmeno messo il +18, perché è stata una descrizione normale, leggera, un po' come mi immagino io ogni prima volta.Spero vi sia piaciuto, fatemi sapere nei commenti e... ciao🙃💜
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𝒀𝒐𝒖𝒓 𝑨𝒏𝒈𝒆𝒍 𝑩𝒖𝒏𝒏𝒚•𝑱𝒆𝒐𝒏 𝑱𝒖𝒏𝒈𝒌𝒐𝒐𝒌•
FanfictionVERSIONE CARTACEA DISPONIBILE SU AMAZON KDP (LINK IN BIO) ~Sequel di Your Killer Bunny~ Ed è proprio quando pensi che sia tutto fallito, che sia tutto un ricordo, una promessa infranta, che lui torna a salvarti. . . •Vi auguro una buona lettura e s...