{Yoora's Pov}
Abbiamo passato due giorni tra vari spazi chiusi e piscina dell'hotel, questo perché ha piovuto senza smettere più di un'ora.
Ci siamo diveriti comunque e non abbiamo perso tempo a non fare nulla, a parte rilassarci nelle vasche idromassaggio.
Abbiamo parlato molto, davvero molto e abbiamo scoperto cose di noi mai saltate fuori.
Ho chiesto a Jungkook delle canzoni che canta e del fatto che sembrano uscite dalla sua testa, dal suo cuore, dalla sua anima. È così, I need u e The truth untold, sono state scritte da lui durante i periodi più bui passati in mia assenza.
"È come se le avessi dedicate a te", sono state le sue parole dopo aver risposto alla mia domanda.
Inutile dire di aver provato le stesse cose e di essere stata colpita dai due testi.
Non mi ha detto altro, ma sono sicura che ne nasconda altre di canzoni come quelle.
Jungkook è un mondo d'arte da scoprire, su questo non c'è dubbio.
Comincio a giocare con le posate sul tavolo, aspettando che arrivi il mio ordine.
Jungkook non è con me, questa mattina si è svegliato presto ed è uscito senza dirmi nulla, ha lasciato solo un bigliettino con scritto di non preoccuparmi e che sarebbe tornato subito. Peccato che sia ormai pomeriggio e che di lui non ci sia nessuna traccia.
Ho provato a chiamarlo al telefono, ma non ha risposto. Nemmeno ai messaggi.
Dire che sono preoccupata sarebbe stupido e scontato, ormai ha 22 anni e sa cavarsela da solo, il suo senso dell'orientamento non è male e saprebbe difendersi in caso di bisogno. Ma ho comunque paura che gli sia successo qualcosa.
Vedo il camerire da lontano con i miei piatti in mano, ho preso qualcosa in più nel caso Jungkook tornasse in tempo, ma sembra che il tempo non passi mai.
Sento una notifica provenire dal telefono, magari è lui che si è deciso a rispondere. Ma quando accendo lo schermo trovo dei messaggi da parte di Minho.Minho
Mi manchi,
quando torni?Minho
Abbiamo da fare
l'inaugurazione della
mia galleria d'arte.Minho
Sto aspettando solo
quel giorno.
Lo voglio passare nei
migliori dei modi e tu
sei l'unica a rendere reale
tutto ciò.Mi ero dimenticata della sua galleria d'arte, sta aspettando solo quel momento per passarlo con me e insieme alle altre persone invitate e non.
Sarà un giorno importante per lui, alla fine è quello il suo vero lavoro, Minho è portato per questo genere di cose e sono sicura che se la caverà.
Digito un messaggio veloce senza calcolare più di troppo le sue parole sdolcinate nei miei confronti, per poi cominciare a mangiare.
Torno a pensare a Jungkook, mentre il tempo scorre l'entamente e comincio a sentirmi l'unica persona qui dentro.
Guardo tutte le persone che mi circondano, ogni tavolo accomoda uno stato diverso. Sento varie lingue parlare una sopra l'altra, facendomi immaginare un discorso per ogni tavolo.
Osservo i movimenti delle mani, il modo in cui masticano, come guardano gli altri e come sono composti sulla sedia. Ognuno di loro ha una cultura immaginabile dietro ad ogni gesto che compiono.
Quando riporto lo sguardo sul mio piatto, sento una mano poggiarsi sulla mia spalla e subito dopo un bacio schioccare sulle mie labbra.
<Scusa> si siede a tavola e inizia a mangiare subito dopo essersi tolto il cappotto.
Jungkook.
Ha i capelli mossi e uno sguardo luminoso, in questo momento è più bello del solito.
L'ansia e la paura svaniscono non appena sorride al mio sguardo nel suo. Sta bene e questo è l'importante.
<Dove sei stato?> gli chiedo cercando di creare un tono leggermente arrabbiato. Devo comunque dimostrargli la mia preoccupazione nei suoi confronti.
Rimane un attimo in silenzio, come se stesse pensando a qualcosa.
<Sono andato ad informarmi su dove andare per oggi. Fuori è tornato il buon tempo e mi sembra giusto sfruttarlo per questo ultimo giorno e mezzo che ci rimane>.
Ultimo giorno e mezzo. Domani pomeriggio partiremo per la Corea e non voglio andarmene da qui. Questa settimana è passata troppo veloce, mi sembra di essere appena scesa da un taxi ed entrata in Hotel per pranzare, invece, è l'ultima sera che passeremo qui.
<Yoora, va tutto bene?> chiede Jungkook alzandomi il viso con un dito.
Non mi ero accorta di essermi rattrsistita davanti a lui.
<Si, è solo che->.
<Non vuoi andartene, vero?> chiede come si mi avesse letto nella mente.
Annuisco e sorrido leggermente, un sorriso quasi impercettibile. Non voglio che diventi anche lui di cattivo umore.
Sposta la sedia più vicino alla mia, si siede e mi abbraccia lasciandomi del leggeri baci sul viso.
<Voglio che questo giorno sia il migliore della tua vita, fino a stanotte>.
Lo guardo negli occhi e sorrido, ogni giorno è migliore se lui è con me.
<Ti amo> quasi sussurro, devo ancora farci l'abitudine e lui più di me.
Ma questa volta, sembra essere lui quello più sicuro, perchè ricambia le mie stesse parole in modo fin troppo sincero per sembrare forzato.
<Ora andiamo in camera, dobbiamo prepararci per questa fantastica giornata>.Non ho idea di cosa stia succedendo e di dove mi stia portando Jungkook. Ha solo detto che faremo molte cose oggi e una di queste sta per accadere.
Abbiamo appena preso un'ascensore per arrivare all'ultimo piano in un grattacielo qualunque di Manhattan.
<Jungkook> lo chiamo per tentare di nuovo e togliermi il dubbio.
<No, non ti dico cosa succederà. Stai tranqulla, non è niente di che> dice.
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo arresa, quando si mette in testa una cosa è quella.
Arrivati all'ultimo piano, usciamo dall'ascensore e facciamo una breve rampa di scale per arrivare fuori.
<Eccoci qua, giusto in tempo> dice Jungkook posizionandosi ai lati di una grande pedana esagonale.
Provo pensare a cosa servi, finchè non sento un vento improvviso e un rumore fastidioso provenire dall'alto. Alzo la testa di scatto e vedo quello che mai avrei pensato di vedere.
<Non ci posso credere> dico sorpresa e scioccata allo stesso tempo.
<Credici> Jungkook porta un braccio sulla mia spalla e mi allontana leggermente dalla pedana.
Un elicottero nero e rosso si ferma nel punto di atterraggio e, poco dopo, un ragazzo in divisa viene verso di noi.
<Jeon?> chiede togliendosi gli occhiali.
<Si sono io, e lei è con me> spiega Jungkook.
Guardo ancora l'elicottero che ci porterà a bordo, ancora incredula su quello che sta per succedere.
<Bene, non perdiamo tempo. Abbiamo l'isola di Manhattan da osservare dall'alto> dice il ragazzo sorridendo.
Ci fa salire e accomodare ai nostri posti, dandoci qualche dritta nel caso dovesse andare storto qualcosa.
Non appena sale nel posto del pilota, guardo Jungkook spaventata e cerco un pò di conforto. Sentire le varie manovre che dovremmo fare nel caso dovesse succedere qualcosa, non è molto d'aiuto.
Prende una mia mano e la stringe fra le sue, lasciandomi un veloce bacio sulle labbra prima che l'elicottero parti.
<Andrà tutto bene>.
In poco tempo siamo ad un'altezza sufficiente per vedere Manhattan dall'alto, avremo la vista a 180 gradi dell'isola.
Guardo fuori dal finestrino e intanto sorrido nel vedere questa grande meraviglia.
Jungkook ha ancora la mia mano fra le sue, e la stringe di più ogni volta che l'elicottero fa una leggera curva.
<E' meraviglioso> cerco di farmi sentire da Jungkook.
Annuisce e sorride, sembra aver capito cosa io abbia detto. Probabilmente stiamo provando le stesse emozioni.
Mi godo la bellissima vista per altri 30 minuti, finchè non torniamo nel grattacielo di prima e atterriamo senza problemi.
<Com'è stato?> mi chiede Jungkook, togliendosi le cuffie.
<Non ho parole> rispondo felice.
Non ho davvero parole, non mi sarei mai aspettata una sorpresa del genere.
Vedere una delle mie città preferite dall'alto, sotto una prospettiva totalmente diversa da come potrei vederla normalmente. Se la vista dal terrazzo di qualche giorno fa era meravigliosa, quella di oggi lo è stata il triplo.
Scendiamo dall'elicottero e ringraziamo il ragazzo che ci ha portato in cielo durante questa breve gita fra le nuvole.
Non appena siamo io e Jungkook da soli, inizio a saltellare come una bambina, ancora presa dalla felicità e dall' euphoria che ho in corpo.
<Grazie grazie grazie> continuio a ripetere, saltando addosso a Jungkook.
<Yoora> mi richiama mettendosi a ridere insieme a me.
Questo è quello che voglio, vederlo felice e spensierato.
Chissà se ha lanciato i suoi problemi da quell'altezza, non dando a loro nemmeno un paracadute. Chissà se, per almeno oggi, non ha pensieri oltre a quelli positivi.
Usciamo dal grattacielo e facciamo un breve giro per la città, perchè fra un'ora ci aspetta qualcos'altro da fare.
Ed anche questa volta, sarà una sorpresa.________________________________
Finalmente sono arrivata a postare questo capitolo, dico questo perché il prossimo (il 44) sarà il più bello che io abbia scritto fin'ora. Quindi spero gli diate tanto amore (wow mi sento una dei bangtan) e supportiate tutti prossimi capitoli come avete sempre fatto.
STAI LEGGENDO
𝒀𝒐𝒖𝒓 𝑨𝒏𝒈𝒆𝒍 𝑩𝒖𝒏𝒏𝒚•𝑱𝒆𝒐𝒏 𝑱𝒖𝒏𝒈𝒌𝒐𝒐𝒌•
FanfictionVERSIONE CARTACEA DISPONIBILE SU AMAZON KDP (LINK IN BIO) ~Sequel di Your Killer Bunny~ Ed è proprio quando pensi che sia tutto fallito, che sia tutto un ricordo, una promessa infranta, che lui torna a salvarti. . . •Vi auguro una buona lettura e s...