Selezioni di Quidditch

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Il giorno dopo, Haejung ed i suoi amici lasciarono la Sala Grande insieme, avviandosi verso il campo di Quidditch.

«Guarderete tutte le selezioni?» Chiese Taeil, entrando nel campo.

Le selezioni delle quattro squadre si sarebbero tenute in quel pomeriggio e Serpeverde sarebbe stata la terza casata a giocare.

Haejung annuì e scrollò le spalle «Sì, tanto non abbiamo nient'altro da fare.» poi si girò guardando gli altri per vedere cosa avrebbero fatto e anche loro annuirono, dandole retta.

Johnny, Taeil e Taeyong si avviarono verso i loro spogliatoi mentre il resto del gruppo andava a sedersi nelle tribune di Serpeverde.

«Ah speriamo prendano giocatori bravi quest'anno» sospirò Jaehyun, ricordando al gruppo come l'anno scorso si fossero fatti scappare la coppa a causa di un giocatore per niente bravo.

Fortunatamente, si ritirò.

«Non capisco questo accanimento, alla fine è solo una partita all'interno di una scuola, non è un vero torneo» disse Mark e Jaehyun si girò velocemente verso il più basso, spaventandolo per l'occhiata di fuoco che gli lanciò.

«Cosa stai dicendo?» Chiese Jaehyun: poco importava se non fosse un reale torneo con giocatori professionisti, vincere la coppa era più importante di qualsiasi altra cosa.
Avrebbero addirittura pagato, pur di averla.

«Mark ma quest'estate cosa ti ha fatto?» Chiese Haejung, seduta proprio dietro al basso tra Minhee e Sicheng.
Aveva notato che dopo le vacanze Mark sembrasse strano, quasi gentile avrebbe osato dire.

Lui scosse la testa e non rispose, concentrandosi piuttosto sull'entrata in campo della prima squadra: i grifondoro.

Dall'altoparlante della tribuna principale, ovvero quella dove sedevano i professori e il cronista, si eresse la voce ampliata di un grifondoro, lo stesso di ogni anno da quando Haejung ne aveva memoria: Wang Jackson.

«Eccoci alle prime selezioni di quest'anno! Buon pomeriggio a tutti amanti del Quidditch!- aspettò che la folla, ed Haejung si stupì fossero venuti in così tanti a guardare delle selezioni, finisse di battere le mani- Iniziamo subito con i Grifondoro: in porta il nostro amato leader Oliver Baston, come cacciatori Na Jaemin e Lee Jeno. Cercano disperatamente: un cercatore, due battitori e un cacciatore.»

Haejung assottigliò lo sguardo e contò quanti ragazzi volessero fare i provini. Erano sette, sicuramente tutti del terzo anno.
Non era permesso giocare a quello sport prima del terzo anno.

Baston si posizionò in porta a cavallo della sua scopa, Jaemin e Jeno presero il volo e si posizionarono ai lati della porta.
Poi, uno per uno, i nuovi giocatori tirarono e batterono le palle volanti che gli arrivarono, mostrando di essere degni di entrare in squadra.

Gli unici isolati dal resto del gruppo furono un maschio ed una femmina, intenti a recuperare il boccino d'oro.

Haejung seguì attentamente la partita, nonostante fossero la squadra avversaria e la casata più odiata da lei, era comunque di Quidditch che si trattava.

«Vai Nana, sei bellissimo!» urlò una voce qualche panca dietro Haejung.

La ragazza non dovette neanche girarsi, capì subito a chi la voce appartenesse: Kim Eunbi.

Non capì però a chi si riferisse e pensò stesse cercando di rimorchiare uno dei nuovi.

«Quella zoccoletta di Eunbi adesso va dietro ai più piccoli?» Chiese a Minhee, una domanda retorica ed indifferente, alla quale l'amica rispose con un cenno di spalle.

Little piece of magic || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora