Lacrime

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Jaemin uscì da casa di Hagrid mezz'ora dopo. Doveva portargli una lettera da parte di Silente ma si fermò per chiacchierare.

Tornò correndo nella Sala Comune: col guardiacaccia non me aveva fatto parola, sapendo che non avrebbe spettegolato sugli affari degli altri, ma era intenzionato a dirlo ad i suoi amici.

Aprì la porta della sua stanza facendola sbattere contro il muro e Renjun saltò dal letto.

«Jeno e Chenle?» chiese sbrigativo Jaemin, spostando lo sguardo tra i tre presenti.

«In stanza loro?» rispose Donghyuck incerto, e Jaemin uscì sbattendo di nuovo la porta.

Bussò tre stanze più in là e, senza aspettare alcun permesso, entrò.
Chenle era sul letto a leggere un libro criminale mentre Jeno uscì in quel momento dal bagno.

Jaemin chiuse la porta dietro di sé ed i due lo guardarono.
«Devo dirvi una cosa» accennò ad un sorriso ma si spense il secondo dopo: neanche lui sapeva come sentirsi a riguardo.

I due annuirono e Jeno posò l'asciugamano, usato per frizionarsi i capelli, su una poltrona libera con una calma quasi invidiabile.

Jaemin sbatté ritmicamente il piede per terra mentre guardava Chenle posare il libro nel suo armadio e Jeno girovagare per la stanza a petto nudo.

Si girò e prese una maglietta bianca poggiata sul letto, lanciandola a Jeno e colpendolo sul petto «Muoviti!»

Lui prese la maglia poi gliela rilanciò «è il pigiama»

«Ma chissene frega, devi andare in una stanza di uomini mica a rimorchiare. Mettitela e sbrigati» avanzò verso l'amico e gliela mise nelle mani, poi tornò davanti alla porta e Chenle lo affiancò.

Jaemin entrò nella propria stanza, poi si spostò di lato per permettere a Chenle e Jeno di passare.
Si sedette su una poltrona e li guardò sistemarsi nei letti.

«Allora, sono stato da Hagrid e immaginate chi ho incontrato?»

«Aragog resuscitato!» rispose esaltato Chenle e Jisung fece una faccia schifata.

«Nono! Il drago della Norvegia» Donghyuck schioccò le dita ma Jaemin scosse la testa.

«Non ci crederete mai, ma quando sono entrato in casa sua c'era Haejung»

Gli amici rimasero stupiti da tale rivelazione, mai in cinque anni qualcuno si era avvicinato alla catapecchia del guardiacaccia, figurarsi una serpeverde entrarci.

Jeno si riprese dallo shock iniziale e guardò Jaemin «Magari sta tramando qualcosa?»

«Hagrid le stava dando consigli sull'amore. Vi giuro che ho sentito bene, in più-» fu bloccato dalla risata di Chenle e Donghyuck parve ancor più sconcertato «Avrei creduto il contrario»

«Haejung che chiede aiuto?» domandò Jisung, per lui quella era stata la cosa più scioccante.

«Ma Hagrid che ne sa dell'amore? Certo che mi fa pena, per una volta che si fa consigliare e saranno pure sbagliati» constatò Donghyuck e Chenle riprese a ridere.

«Quando è uscita, piangeva» continuò Jaemin, e Jeno scrollò le spalle «ah ecco, il tipo l'ha rifiutata»

«Ma sei senza cuore!» Jisung gli tirò un cuscino in faccia e Jeno sbuffò «Ma che avete oggi, mi avete confuso con un bersaglio?»

«Perché piangeva?» domandò curioso Chenle e Jaemin lo guardò scettico «Ma che ne so. È corsa via, penso non volesse farsi vedere»

«Certo, ha ragione, è un trauma piangere. Mio dio che schifo, poi» la prese in giro Donghyuck, sapendo come la pensassero quei serpeverde sul piangere.

Little piece of magic || na jaeminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora